Paolini-Gauff, la preview della finale: a Roma Jasmine è tornata quella dell'anno scorso

TENNIS, ROMA WTA 1000 - Jasmine Paolini sfida Coco Gauff nella sua seconda finale '1000' della carriera. Dall'avversaria in finale alle sensazioni di questa settimana, ci sono concrete ragioni per approcciarsi in maniera ottimistica all'ultimo atto del torneo di singolare femminile. Scopriamo quali.

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Video credit: Eurosport

Innanzitutto c'è la notizia. Passata forse in sordina nella sua semplicità, ma tutt'altro che da sottovalutare nell'analisi delle cose: Jasmine Paolini una finale - a qualsiasi livello - non la giocava dallo scorso Wimbledon. Poco meno di un anno. Un anno ricco di emozioni e gloria, ma anche un anno - questo, il 2025 - che si è portato appresso tante pressioni. Perché se scalare è difficile confermarsi lo è ancora di più. Se chiedete direttamente ai protagonisti, ve lo confermeranno più o meno tutti. Discorso questo, per altro, valido per quasi tutte le arti di questo mondo conosciuto. Non fa eccezione, appunto, una disciplina sportiva che all'arte strizza l'occhio parecchio. 
Ecco perché la bellissima corsa romana di Jasmine Paolini fino alla finale del singolare femminile è già di per se una notizia. Non tanto - o meglio, non solo - per le statistiche e il fatto che nell'era Open a questo punto del torneo ci fossero arrivare solo due italiane. Quanto - e soprattutto - perché in questa settimana Jasmine è tornata a giocare il tennis che l'aveva resa protagonista nella passata stagione di due finali Slam in back-to-back.
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Jasmine Paolini, Wimbledon 2024

Credit Foto Getty Images

È soprattutto questa la notizia alla vigilia dell'ultimo atto degli Internazionali d'Italia: Jasmine Paolini ha ritrovato la dimensione della passata stagione. E lo ha fatto, inaspettatamente, nel torneo più complicato. Quello dove non era mai andata in carriera oltre gli ottavi di finali; quello che, anche nell'anno di grazia 2024, l'aveva vista uscite pronti-via contro l'egiziana Maya Sherif, sotterrata dalle pressioni di chi stava scalando - e avrebbe continuato a farlo nei mesi successivi - la classifica WTA.
Queste due settimane romane hanno invece rimesso in campo una Paolini che è tornata a giocare i punti esattamente come faceva lo scorso anno, quando avevi la sensazione che la partita, con Jas, non fosse mai finita. Ne sanno qualcosa Diana Shnaider e Payton Stearns, così come Jelena Ostapenko del resto. Partite in cui Paolini è stata a lungo sotto, ma in cui anche i quei momenti la toscana è apparsa come una giocatrice paradossalmente 'in controllo'; fossero questi punti, nervi ed emozioni. Precisa e concentrata in campo, il cammino fino alla finale di Jas è stato quello di una giocatrice a cui 'è difficile vincere un set'. Caratteristica non comune in quelle montagne russe che sono spesso il circuito femminile; sensazioni che spesso avevamo visto nel fortunato 2024 della toscana.
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Jasmine Paolini durante gli Internazionali di Roma 2025

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Insomma, dal lato di Jasmine, l'approdo alla finale arriva attraverso partite che probabilmente tre settimane fa avrebbe perso - Shnaider e Stearns in particolare - e che la lasciano invece, per l'ultimo atto di sabato, in quella ritrovata serenità del recente passato.
Poi c'è l'avversaria. E tutto sommato, anche lì, non è andata male. Non fraintendiamoci: Coco Gauff non sarà certo una passeggiata. Ma tra lei e la cinese Zheng, per quanto visto nel torneo, è forse un bene aver evitato l'asiatica. Come Jasmine infatti, a Roma Zheng aveva improvvisamente ritrovato quel livello di tennis che a lungo era andata cercando in questi fallimentari primi 5 mesi e mezzo del 2025. I precedenti, poi, raccontavano di un testa a testa impietoso: 4-0 Zheng e l'ancor più sgradevole sensazione che in tutte quelle partite Paolini non fosse mai stata la giocatrice in controllo delle operazioni. Nel bene e nel male.
Va meglio, da questo punto di vista, appunto, con Coco Gauff. Perché l'americana resta una tennista dall'atletismo fuori dal comune, ma 'una partita' contro la Gauff, Paolini, è spesso riuscita a configurarla come tale. Recentissimo è il successo sulla terra rossa indoor di Stoccarda. Ma soprattutto Gauff rimane una giocatrice che anche in questa settimana positiva a Roma, continua ad avere dei limiti tecnici. Costanti ed evidenti soprattutto quelli sul lato del dritto. Così come quelli sulla seconda di servizio, dove Paolini potrà certamente provare a giocare aggressiva in risposta.
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Jasmine Paolini esulta nella vittoria contro Coco Gauff nei quarti di finale del WTA di Stoccarda 2025, il precedente più recente Paolini-Gauff prima della finale di Roma

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Certo, al di là di tutto questo, Gauff si configura ovviamente come un ostacolo durissimo. Con più esperienza di Paolini e più tornei vinti a questo livello e non solo; e nonostante una carta d'identità che reciti '2004' all'anno di nascita, 'dettaglio' che con l'americana tendiamo troppo spesso a dimenticare. La Gauff però ha giocato molto bene con Andreeva; e nonostante un match con qualche problma di troppo sulla seconda di servizio, è venuta a capo anche di Zheng.
Insomma, non sarà certo una passeggiata l'ultimo atto del Foro Italico per Jasmine Paolini, ma del margine per sperare c'è eccome. Dal rendimento con la seconda di servizio della propria avversaria alla ricerca della diagonale dritto su dritto, Paolini può costruire lì una trama tattica in grado di mettere in difficoltà la Gauff. Il resto lo faranno cuore e sensazioni. Ma da questo punto di vista, come italiani, siamo tranquilli: Roma ci ha restiuito la miglior versione possibile di Jasmine. E questo, a prescindere dall'esito finale, è già una grande notizia.

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