Dall'impresa di Jannik Sinner agli Australian Open, da Tomba a Pantani: i 10 momenti iconici dello sport italiano

Ci sono imprese sportive che rimangono nel cuore. Momenti iconici che diventano tali per pathos, partecipazione collettiva, sentimento di appartenenza. Noi italiani siamo fortunati perchè negli ultimi 50 anni abbiamo avuto modo di vivere emozioni indimenticabili in tantissime discipline, dal calcio all'atletica, dallo sci ai motori. Abbiamo selezionato dieci diapositive, quelle che secondo noi rappresentano lo sport al livello più alto, tanto da diventare leggenda. Qual è secondo voi la più iconica?

È l'ultima in ordine cronologico, quella più fresca. Dopo aver battuto il n° 1 del mondo, Novak Djokovic, in semifinale, il 22enne altoatesino incolla milioni di italiani davanti alla tv per la finale degli Australian Open 2024 dove rimonta due set di svantaggio contro Daniil Medvedev e trionfa al quinto con un diritto vincente. La reazione al match point è iconica: l'allievo del tandem Vagnozzi-Cahill si lascia andare a terra, chiude gli occhi per qualche istante. L'Italia torna a trionfare in uno Slam 48 anni dopo il Roland Garros vinto nel 1976 da Adriano Panatta

Solo due mesi prima Sinner ha battuto il tennista più forte di tutti i tempi, Novak Djokovi a Malaga, in Coppa Davis. Italia-Serbia si decide nei tre match point consecutivi annullati dal Rosso di San Candido nel singolare (nessuno ci era mai riuscito prima contro il 24 volte campione Slam). Sinner chiude poi i conti nel doppio, sempre contro il Djoker, al fianco di Sonego, per poi mettere il sigillo sulla seconda Insalatiera della nostra Storia contro l'Australia dopo quella alzata da Adriano Panatta & Co a Santiago del Cile nel 1976.

Il 27 febbraio 1988 la finale del Festival di Sanremo (vinta da Massimo Ranieri con "Perdere l'amore") si ferma per lasciar spazio a un giovane ma già fenomenale sciatore italiano: Alberto Tomba, che con una rimonta straordinaria conquista il secondo oro alle Olimpiadi di Calgary. Tomba vince magistralmente lo Slalom Speciale e quando taglia il traguardo il Teatro Ariston gli regala una storica ovazione.

È il 27 luglio del 1998, piove che Dio la manda. Marco Pantani si alza sui pedali all’improvviso, a 47 chilometri dal traguardo della tappa Grenoble-Les Deux Alpes: c’è tutta l’Italia a spingerlo oltre il muro rappresentato dal Kaiser, Jan Ullrich. Tra salita, tanta discesa, ancora salita è il giorno della Storia, Pantani vince tappe e quel Tour de France. La Grande Boucle torna a parlare italiano, 33 anni dopo l’impresa di Felice Gimondi.

Corre l’anno 2008. Teatro del duello Laguna Seca. Casey Stoner guida con l’1 stampato sul cupolino della sua Ducati, dopo aver compiuto l’impresa l’anno prima e aver vinto il titolo piloti con la Casa di Borgo Panigale. L'epilogo lo conosciamo tutti: la gara passa alla Storia per lo straordinario sorpasso realizzato dal Dottore al quarto giro. L'italiano supera Stoner poco prima del famigerato Cavatappi, andando leggermente largo e fuori pista, ma riuscendo a controllare la sua Yamaha e a conservare il comando.

Alle Olimpiadi di Pechino 2008 Federica Pellegrini batte il record del mondo conquistando l’oro olimpico nei 200 stile libero in 1:54.82. Quel giorno, il 13 agosto 2008 il nostro nuoto diventa definitivamente qualcosa di nuovo, entrando in una dimensione che non aveva mai esplorato. Pellegrini era finita quinta nella finale dei 400 stile libero dopo aver stabilito il record del mondo nelle batterie.

Il 1° agosto 2021 Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi conquistano due ori olimpici, tra le 14:33 e le 14:53, rispettivamente nei 100 metri e nel salto in alto. A fine gara il centometrista riceve l'abbraccio di Gimbo, che entra subito nella leggenda. Tamberi trionfa nel salto in alto a pari merito con il qatariota Barshim: i due raggiungono la misura di 2.37 e decidono di fermarsi per dividersi la vittoria. Un oro che sa di rivincita per l'atleta di Civitanova Marche, che si era visto costretto a saltare le Olimpiadi di Rio per un infortunio alla caviglia. Jacobs, invece, sorprende tutti, stravincendo la finale dei 100 metri, la disciplina simbolo dei Giochi Olimpici. 9.80 il tempo che vale il successo. Mai un italiano era neanche arrivato in finale, Jacobs in un colpo solo scrive due volte la storia.

Marco Tardelli e Fabio Grosso sono diventati le icone dagli ultimi due Mondiali vinti dalla Nazionale di calcio, nel 1982 e nel 2006. Il primo dopo il gol del 2-0 nella finale contro la Germania Ovest in Spagna: al 70’ Scirea serve Tardelli che insacca alla sinistra di Schumacher. Il boato della folla, l’urlo di Tardelli sono impressi nella memoria storica del Paese così come la corsa sfrenata di Fabio Grosso dopo il rigore decisivo segnato in finale contro la Francia nella Coppa del Mondo 2006 in Germania.

L’evento più seguito delle Olimpiadi 2004 di Atene nelle case degli italiani, con la voce di Franco Lauro che entra attraverso gli schermi delle televisioni: la semifinale di basket tra la Nazionale italiana maschile di pallacanestro e la Lituania. Quella dei 100 punti a 91, quella che porta gli azzurri alla finale contro l’Argentina, alla medaglia d’argento e a chiudere davanti al Dream Team statunitense.

28 Luglio 2012. E’ il primo giorno di gare dell’edizione londinese dei Giochi Olimpici e all’ExCel Exhibition Centre si disputa il fioretto individuale femminile, una competizione in cui l’Italia ha scritto spesso pagine bellissime. Le Italiane in gara sono tre: Valentina Vezzali, testa di serie numero 2, Elisa Di Francisca numero 3 e Arianna Errigo numero 4. Finiranno tutte e tre sul doppio: Di Francisca superando in finale Arianna Errigo (12-11) mentre nella lotta per il bronzo Valentna Vezzali batte all'over time la coreana Hee Hyun Nam (13-12).