24 ore di Le Mans 2022, classifica: Toyota domina la Le Mans per la quinta volta consecutiva! Bruni vince nella GTE Pro
Aggiornato 13/06/2022 alle 01:07 GMT+2
WEC - Per la quinta volta consecutiva Toyota vince la 24 di Le Mans. Doppietta della casa giapponese nelle hypercar. Trionfa la vettura #8 con Buemi, Hartley e Hirakawa, davanti alla gemella #7 con Lopez, Kobayashi e Conway. Nella LMP2 vince la Jota con Kubica e il nostro Colombo. Porsche con Gianmaria Bruni batte la Ferrari nella categoria GTE Pro, Aston Martin trionfa nella GTE Am.
E sono cinque! Toyota conquista l'edizione numero 90 della 24 ore di Le Mans per la quinta volta di fila. Dominio incontrastato della squadra nipponica, una doppietta non così scontata dopo quanto ammirato nei primi due appuntamenti del mondiale WEC 2022 e quanto visto nelle libere qui sul circuito Bugatti, con Glickenhaus e Alpine molto veloci. Invece le due auto giapponesi confermano lo strapotere in questa categoria da ormai cinque anni a questa parte ed entrano nella leggenda. Con questo trionfo la casa giapponese sale al settimo posto in solitaria nella classifica delle case più vincenti, dopo i mostri sacri quali Porsche, Audi, Ferrari, Jaguar, Bentley e Ford. Sono lontani ormai i tempi della maledizione Toyota nella gara endurance per eccellenza.
La Toyota #8 batte la #7
Nella categoria hypercar non c'è storia. Le Toyota partono a fionda e se ne vanno. Le due vetture rimangono vicine per lunghe fasi, sorpassandosi e controsorpassandosi grazie a soste più o meno lunghe. La Toyota #7 arriva a guadagnare anche 30 secondi sulla rivale, ma all'alba ecco il colpo di scena: lungo di José Maria Lopez, sosta ai box non prevista e avaria alla batteria del motore anteriore. Così la Toyota numero #8 si ritrova in testa con praticamente un giro di vantaggio. Il resto della corsa è ordinaria amministrazione. Alla fine la vettura #8 vince con 2 minuti di vantaggio sulla gemella. Trionfano quindi Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa. Primo successo per il giapponese, terzo per Hartley e quarto per Buemi, che entra nelle leggende di questa disciplina. Battuti Mike Conway, Kamui Kobayashi e José Maria Lopez, vincitori lo scorso anno.
Disastro Alpine, Glickenhaus chiude il podio
Aveva sorpreso la vettura francese nelle libere e nell'hyperpole, ma in gara la Alpine fatica sin dai primi giri, per poi soccombere tra problemi tecnici e anche un'uscita a muro. Lapierre, Negrao e Vaxiviere chiudono con oltre 19 giri di ritardo dalla vincitrice, diventando la prima delusione di questa gara. Ne approfitta la Glickenhaus che coglie l'obiettivo di inizio gara conquistando il podio con Briscoe, Westbrook e Mailleux, con però cinque giri di ritardo. La seconda Glickenhaus alla fine riesce ad arrivare al quarto posto nella overall, ma Pla, Dumas e Derani devono sudare sette camicie per rimontare sulla Jota LMP2 dopo diversi problemi avvenuti in serata e in nottata.
Jota vince sulla Prema
A parte le prime fasi di gara con la Prema davanti, la Jota numero #38 stravince senza grossi problemi. Grande corsa, ma soprattutto costante, di Gonzalez, Felix da Costa e Stevens, che trionfano davanti alla Prema di Robert Kubica, Louis Deletraz e il nostro Lorenzo Colombo. Il team italiano in fin dei conti delude, dato che era favorito per la corsa, ma invece chiude secondo con un distacco di circa due minuti e venti. Giornata di festa per la Jota che chiude anche il podio con il team formato da Rasmussen, Jones e Aberdein. Altra grande delusione di questa gara sono le vetture del team WRT che, dopo aver conquistato la prima fila nella hyperpole, si ritrovano nelle retrovie dopo poche ore, mentre Robin Frijns schianta la sua Oreca a muro nella mattinata di domenica. Chiude decimo Ogier con il team di Richard Mille Racing insieme a Milesi e Wadoux.
Gara da dimenticare per la Corvette, Porsche batte Ferrari
Succede di tutto nella categoria GTE Pro. Anche qui, dopo la hyperpole le Corvette dovevano dominare, invece accade l'incredibile: le vetture americane erano davanti con buon vantaggio sul resto della concorrenza nelle prime ore, fino a quando la vettura #64 rimane ferma ai box per molto tempo per un problema al fondo della vettura. Poco dopo la gemella subisce una foratura alla posteriore sinistra che causa la rottura della sospensione con mezzo giro da percorrere per andare ai box. Così la Porsche va in testa, ma per poco: la #92 finisce nella ghiaia alla Mulsanne, poi torna in pista ma la sua gomma anteriore destra esplode, mettendo out il mezzo.
Per cui la Corvette #64 ne riapprofitta per tornare ancora davanti. Ma in mattinata lo scellerato Perrodo con la LMP2, in fase di doppiaggio letteralmente butta a muro la vettura mentre era in testa in solitaria. La Ferrari #51 del team AF Corse si ritrova in testa davanti alla Porsche #91 rimasta. Ne esce fuori un bel duello tra la Ferrari di Pier Guidi che si difende alla grande sulla Porsche di Makowiecki, ma la vettura tedesca è più veloce, in mattinata torna davanti e va meritatamente a vincere con il nostro Gianmaria Bruni, Lietz e il suddetto Makowiecki. Seconda e terza le due Ferrari #51 e #52 del team AF Corse con a bordo sulla #51 Alessandro Pier Guidi, James Calado e Daniel Serra, sulla #52 Miguel Molina, Antonio Fuoco e Davide Rigon.
Vince la Aston Martin nella GTE Am
Tra Ferrari e Porsche, il terzo gode con la Aston Martin del team TF Sport. Ad inizio corsa la Porsche de team Wheathertech Racing si porta in testa con oltre 30 secondi di vantaggio sulla Aston Martin, ma nella notte il team inglese rimonta, sfruttando anche diversi problemi sulla 911 guidata da Julien Andlaure, Thomas Merrile e Cooper Macneil. Dalla mattinata in poi l'Aston di TF Sport controlla la corsa e va a vincere con Marco Sorensen, Henrique Chaves e Ben Keating. La Porsche di Wheathertech Racing chiude seconda, terzo posto per l'altra Aston Martin guidata da Dalla Lana, Pittard e Thiim.
Si chiude un'era. Ora arrivano Ferrari e Peugeot
Dopo tanti problemi, Toyota chiude questi anni in maniera trionfale con un poker di vittorie consecutive negli ultimi cinque anni. Dall'anno prossimo però la musica cambia: dal 2023 la casa giapponese dovrà affontare, oltre alla solita Glickenhaus, anche Peugeot che debutterà già quest'anno nel WEC, ma soprattutto Ferrari. La Scuderia di Maranello ha mostrato il teaser della vettura, pronta ad entrare nel WEC il prossimo anno con la sua Hypercar. Dopo quindi alcune annate buie del mondiale endurance, arrivano player interessanti. Sarà veramente bello vedere di nuovo il Cavallino rampante a Le Mans dopo quasi 50 anni.
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