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Pietro Arese, finalmente la medaglia! Bronzo nei 1500 metri, Jakob Ingebrigtsen dominante
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Pubblicato 12/06/2024 alle 22:37 GMT+2
EUROPEI - Pietro Arese scaccia il tabù dei piazzamenti e corona il sogno di conquistare una grande medaglia individuale a livello continentale. Il piemontese festeggia uno splendido bronzo nei 1500 metri agli Europei di Roma, regalandosi una serata magica (3'33"34). Vittoria per il norvegese Jakob Ingebrigtsen (3'31"95, record dei campionati), secondo posto per il belga Vermeulen (3'33"30).
Pietro Arese, medaglia di bronzo nei 1500 metri - Europei Roma 2024
Credit Foto Getty Images
Pietro Arese scaccia il tabù dei piazzamenti e corona il sogno di conquistare una grande medaglia individuale a livello continentale. Il piemontese festeggia uno splendido bronzo nei 1500 metri agli Europei di Roma, regalandosi una serata magica. Di fronte al pubblico dello Stadio Olimpico, due settimane dopo il nuovo record italiano siglato a Oslo (3'32"13), il 24enne disputa una gara accorta spalle del fenomenale norvegese Jakob Ingebrigtsen. Sul rettilineo conclusivo recupera un paio di posizioni e si porta al secondo posto, subendo però la rimonta del belga Jochem Vermeulen.
È quindi bronzo per l'azzurro (3'33"34), alle spalle proprio di Vermeulen (3'33"30, personale) e di Ingebrigtsen (3'31"95, record dei campionati). Per il Campione Olimpico della distanza si tratta della terza doppietta continentale 1500-5000 della carriera: qualcosa di monumentale.
Le parole di Arese alla Rai
"Quello che voglio dire è che insomma, dopo tanti sacrifici e tanti 4° posti, quest'anno invece è l'anno del sì, non più del quasi. Ci ho messo veramente anima, corpo, cuore, gambe. Sapevo che era alla mia portata e di potermi giocare le mie carte. Sono quasi rammaricato per il mancato argento e non pensavo che l'avrei mai detto".
"Un mattoncino alla volta, sapevo di stare bene e di poter fare tanto. Resto però sempre umile, pensare di non essere il più forte ti dà la motivazione per dare sempre tutto. Rivedendomi, la mia faccia non mi piace molto ma dà l'idea di quanto io abbia faticato per raggiungere questo obiettivo. Ci metto sempre tanta determinazione ogni giorno, sia durante l'allenamento che nel resto della mia routine. Questa medaglia la dedico ai miei genitori, che sono venuti qui, non si perdono una gara e sono sempre stati con me, soprattutto nei momenti brutti. Mio papà mi dice sempre di divertirmi quando scendo in pista, mentre mia mamma cerca sempre di tranquillizzarmi anche se poi è più agitata di me. Devo tantissimo anche a Silvano, il mio allenatore, che ormai sa benissimo come trattarmi nel pre e nel post gara".
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Video credit: Eurosport
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