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Mondiali di Portland al via: l'Italia si affida a Tamberi e Trost

Paolo Pegoraro

Aggiornato 18/03/2016 alle 09:26 GMT+1

Prendono il via i mondiali di atletica leggera indoor a Portland: l'Italia schiera solo cinque atleti, ma i nostri altisti hanno ambizioni da podio. Non mancheranno i campioni nell'Oregon: tra gli altri Asafa Powell, Mutaz Barshim, Dafne Schippers, Genzebe Dibaba e Renaud Lavillenie

Alessia Trost - Salto in Alto

Credit Foto Imago

La stagione dell'atletica leggera entra nel vivo con i mondiali indoor di Portland. Silenziate – almeno provvisoriamente – le incessanti polemiche su doping e corruzione finalmente la parola passa alla pista. Dal 17 al 19 marzo (diretta esclusiva sui nostri canali Eurosport e www.eurosportplayer.it) andrà in scena il meglio dell’atletica leggera in sala. Nonostante i fari siano comprensibilmente puntati sulle ormai imminenti Olimpiadi di Rio, nella cittadina statunitense dell’Oregon (lo stato del Track & Field per eccellenza) ci saranno pochissime defezioni: mancheranno solo sei dei leader mondiali stagionali. I motivi d’interesse sono dunque molteplici, a cominciare dalle finali del salto con l’asta maschile e femminile in programma per questa notte (03:05 ora italiana). Partenza con il botto e nemmeno un attimo di respiro sino ai titoli di coda all'Oregon Convention Centre per la sedicesima edizione dei campionati mondiali di atletica leggera indoor.

T&T, nell’alto l’Italia è una superpotenza

Bando ad atti di modestia o a qualsivoglia pre-tattica, nel salto in alto incutiamo timore. Possiamo vantare il leader stagionale mondiale nel concorso maschile, quel cavallo pazzo dal talento purissimo che risponde al nome di Gianmarco Tamberi (2,38 stampato al meeting di Hustopece con disarmante naturalezza per il nuovo record italiano), mentre la nostra reginetta delle altiste Alessia Trost può fregiarsi della sesta misura stagionale (1,95 nella vittoriosa gara di Madrid; battuta anche una big come Ruth Beitia). Ai nostri due alfieri serve l’acuto in una gara prestigiosa per alimentare l’autostima e presentarsi a Rio 2016 con una carica agonistica senza precedenti.
La concorrenza, al solito, è agguerrita: gli altisti Barshim, Protsenko e Kynard non hanno bisogno di presentazioni, al pari delle “colleghe” Licwinko, Beitia e Palsyte. Al netto delle nostre due punte, la spedizione azzurra è ridotta all’osso: Marco Fassinotti proverà a rimanere in scia di Tamberi nel salto in alto, la duecentista outdoor Gloria Hooper è a Eugene per affinare le sue doti da partente e il nostro capitano Chiara Rosa difenderà i colori azzurri nel getto del peso. Ecco i nostri cinque eroi, non uno di più.

Lavillenie, Schippers, Eaton, Dibaba: quanti big!

Sarà una parata di stelle nella City of Roses di Portland: Lavillenie proverà a ritoccare il record del mondo scritto da lui stesso (quel fantasmagorico 6,16 di Donetsk davanti agli occhi di Bubka), Dafne Schippers vuole assurgere a regina assoluta della velocità indoor, il veterano Asafa Powell – la più fulgida speranza dell’isola caraibica in assenza di Usain Bolt – cova la pazza idea di conquistare il primo oro in sala per la Giamaica nella discplina dei 60 metri piani maschili; “Superman” Eaton gioca in casa e non pare avere rivali credibili, mentre la super star Genzebe Dibaba si concentrerà sui 300 metri. Detto di Barshim, grande attesa anche per ammirare la regina del peso Valerie Adams.Senza troppi giri di parole, un appuntamento imperdibile per ogni appassionato di atletica leggera.
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