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Eurolega: Valencia sbanca Kaunas, Pana ok, suicidio CSKA

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 23/10/2020 alle 00:25 GMT+2

Il Round 5 di Eurolega si apre con la prima sconfitta stagionale dello Zalgiris Kaunas che cade 94-82 contro Valencia, capace di ribaltare il match con 11 triple nella ripresa. Ad Atene, il Panathinaikos supera 82-68 il Fenerbahce con 28 punti dell'ex milanese Nedovic. Il CSKA Mosca cade in overtime a Belgrado 86-84 sprecando un margine di 14 lunghezze nel terzo periodo.

Vanja Marinkovic, Zalgiris Kaunas-Valencia

Credit Foto Getty Images

Zalgiris Kaunas - Valencia Basket 82-94

A cura di Davide Fumagalli. Dopo quattro vittorie in fila arriva la prima sconfitta per lo Zalgiris Kaunas che crolla 94-82 sotto i colpi di Valencia, protagonsta di un clamoroso secondo tempo di fronte agli oltre 5mila spettatori della Zalgirio Arena. La squadra di Jaume Ponsarnau, al terzo successo in quattro partite (una in meno dei lituani), bissa il colpaccio della passata stagione e conquista la sesta vittoria totale in otto confronti con lo Zalgiris. Un risultato maturato nella ripresa dove Valencia rimonta il -8 dei primi 20' e annichilisce i padroni di casa con difesa asfisiante e una pioggia di triple, 11 sulle 14 complessive nella serata: brillano Marinkovic e Dubljevic, 16 punti, Kalinic e Prepelic ne aggiungono 13 e 12 rispettivamente. Per Kaunas 12 punti a testa di Grigonis e Rubit, e 11 ciascuno di Hayes e Lauvergne.
La partita promette spettacolo e non tradisce, le due squadre segnano da fuori con alte percentuali, lo Zalgiris infila le prime quattro bombe e Valencia risponde con Labeyrie e Marinkovic per il vantaggio 16-14. Kaunas però è ispirata, trova altre due bombe col talento Jokubaitis e poi è Milaknis, sempre dall'arco, a realizzare per il 27-22 del 10' (7 su 9 da tre per i lituani). Nel secondo periodo la squadra di Schiller tiene la testa avanti, Williams schiaccia il -4 Valencia, ma lo Zalgiris non perde la bussola, trova il +10 con Rubit (43-33) e poi all'intervallo conduce 45-37.
Nella ripresa è tutta un'altra partita: Valencia strnge le maglie in difesa, aumenta la fisicità e altera il movimento di palla dello Zalgiris, viceversa in attacco alza il ritmo, costruisce ottimi tiri da tre e li manda a bersaglio. In un amen con quattro bombe tra Kalinic, Marinkovic e Dubljevic gli spagnoli si trovano avanti 51-49, poi si mette al lavoro Prepelic che infila 8 punti praticamente filati e dà il +10 a Valencia sul 65-55 (57-67 al 30'). Nell'ultimo quarto lo Zalgiris prova a restare a contatto ma gli spagnoli non si fermano, anche San Emeterio e Vives si iscrivono alla festa, e arriva il +16 stampato da Williams con la schiacciata al volo (80-64). Lì Kaunas ha un ultimo sussulto con le triple di Lekavicius e Milaknis per il -10, ma Valencia non trema, risponde con la tripla di Vives, e poi è ancora Prepelic dall'arco a sigillare il risultato sul 94-82.
Nel prossimo turno, Round 6, Valencia avrà una sfida molto impegnativa a Mosca col CSKA, mentre lo Zalgiris Kaunas sarà di scena a Lione contro l'Asvel, pandemia permettendo (entrambe giovedì 29 ottobre alle 18).
  • Zalgiris Kaunas: Walkup 3, Blazevic ne, Lekavicius 9, Hayes 11, Jankunas 2, Lukosiounas ne, Milaknis 8, Rubit 12, Jokubaitis 8, Vasturia 6, Grigonis 12, Lauvergne 11. All. Schiller.
  • Valencia: Marinkovic 16, Prepelic 13, Pradilla ne, Labeyrie 12, Van Rossom 5, Tobey 2, Kalinic 14, Dubljevic 16, Vives 7, San Emeterio 3, Williams 6, Hermansson ne. All. Ponsarnau.
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Panathinaikos OPAP - Fenerbahçe Beko Istanbul 82-68

A cura di Marco Arcari. Torna al successo europeo il Panathinaikos, dopo 2 ko consecutivi in EuroLega. Tra le mura amiche di O.A.K.A. matura infatti una gran vittoria contro il Fenerbahce. Marcus Foster inizia la sfida calamitando praticamente quasi tutti i tiri della squadra padrona di casa, ma sbagliando qualche contropiede di troppo. La difesa del Panathinaikos è veramente asfissiante, con alternanza di zona, box-and-one e uomo, e capace di concedere solamente 5 punti (e 2/7 su azione) in metà quarto agli ospiti (7-5). Nemanja Nedovic, partito dalla panchina, piazza 5 punti consecutivi, ed è un altro ex-Milano, Keifer Sykes, a lanciare il Pana sul massimo vantaggio (15-7) e a costringere coach Kokoskov al timeout. Ahmet Duverioglu sembra risvegliare l’attacco ospite, ma Nedovic chiude il quarto segnando in faccia a Vesely la bomba che brucia la sirena e lancia ulteriormente i Greens di Atene (22-13).
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Incredibile buzzer di Nemanja Nedovic contro il Fenerbahce

Duverioglu continua a essere l’unico punto di riferimento offensivo del Fenerbahce, mentre Nando De Colo si sblocca solamente al 13’ di gioco (27-20). Dall’altra parte, Zach Auguste ricicla letteralmente dalla spazzatura tanti degli errori al tiro dei compagni, e tiene pressoché invariate le distanze. Coach Kokoskov si lamenta molto per le decisioni arbitrali e viene espulso, per somma di falli tecnici, al 16’ di gioco. Il suo Fenerbahce continua comunque a faticare molto nell’attaccare il ferro avversario, ma viene graziato dagli errori dei padroni di casa da oltre l’arco dei 6.75. Lorenzo Brown tenta allora di caricarsi la squadra sulle spalle, piazzando i canestri che permettono agli ospiti di chiudere quantomeno in rimonta il 1° tempo (37-30).
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Tremendo alley-oop tra Bochoridis e Papagiannis

Rimonta che si concretizza in apertura di ripresa. Il Fenerbahce rientra sul parquet con un piglio decisamente diverso e riesce a rientrare fino alla provvisoria parità (43-43) al 24’ di gioco. Fondamentali, per agguantare la parità, le giocate di Duverioglu, il quale è uno dei soli due terminali offensivi dal sicuro rendimento (l’altro è Brown). Il Panathinaikos risponde con due parziali (il secondo propiziato da due bombe di Sykes) e ritrova un buon vantaggio (54-45) a 2’ dalla fine del 3° quarto. Dyshawn Pierre, dopo aver indossato molto bene i panni del rifinitore, decide di mettersi in proprio e, coadiuvato magnificamente dalle triple di Melih Mahmutoglu, tiene a contatto gli ospiti (62-56 a fine 3° quarto). Il duello a distanza tra Nedovic e Brown caratterizza l’inizio dell’ultima frazione. Nonostante il Pana trovi solamente 8 punti (peraltro tutti dello stesso Nedovic) dal 30’ al 35’ di gioco, gli ospiti non riescono minimamente ad approfittarne (70-62). Nedovic continua a essere inarrestabile, specie dalla distanza, arrivando a 7/12 da 3 e chiudendo sostanzialmente la sfida quando ancora mancano 3’ alla sirena. MVP assoluto ovviamente lo stesso Nedovic (28 punti e 3 assist), ma ottima prova anche di Georgios Papagiannis (8 e 7 rimbalzi) e 11 per Sykes. Al Fenerbahce non bastano Brown (17) e Duverioglu (15).
  • Panathinaikos: Papagiannis 8, Bochoridis 5, Auguste 9, Kaselakis, Kalaitzakis n.e., Foster 6, Nedovic 28, Sykes 11, White 7, Mitoglu, Bentil 2, Sant-Roos 6. All. Vovoras.
  • Fenerbahce: Hamilton n.e., Brown 17, Mahmutoglu 6, Biberovic n.e., De Colo 5, Pierre 5, Barthel 2, Vesely 6, Eddie 6, Muhammed, Duverioglu 15, Ulanovas 6. All. Kokoskov.
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Highlights: Panathinaikos-Fenerbahce 82-68

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Stella Rossa mts Belgrado-CSKA Mosca 86-84 OT

Di Daniele Fantini. La grande sfida tra i due migliori marcatori di Eurolega certifica il sorpasso piazzato da Jordan Loyd ai danni di Mike James in questo inizio di stagione: la superstar della Stella Rossa Belgrado aggiorna il suo career-high scrivendo 31 punti (9 dei quali consecutivi nel quarto periodo) in una serata in cui è anima e corpo della propria squadra, fondamentale nel ribaltare il -14 (35-49) sotto cui i serbi sembravano destinati a sprofondare nelle fasi iniziali del terzo periodo.
Loyd riceve un solido sostegno da Torrian Walden (12), sfuggente in penetrazione fin quando non si vede costretto ad accomodarsi in panchina per raggiunto limite di falli, ma, soprattutto, dal coriaceo Marko Jagodic-Kuridza (11+6 rimbalzi), vero e proprio tarlo per la difesa del CSKA con le sue azioni in post-up spalle a canestro, e da Emanuel Terry (10), capace di bagnare il proprio debutto in Eurolega con un due inchiodate consecutive per dare una violentissima scossa emotiva alla partita nei primissimi secondi del prolungamento. Meno appariscente ma altrettanto decisiva la fiammata unica e improvvisa di Dejan Davidovac, che piazza i suoi 5 punti in una manciata di secondi per confezionare il sorpasso a un minuto dalla sirena dei regolamentari.
Al CSKA, alla seconda sconfitta consecutiva dopo quella casalinga contro l'Alba Berlino, non basta un Daniel Hackett in formato stellare, a sua volta autore della miglior prestazione della carriera con 29 punti (3/4 da due, 6/8 da tre) per 39 di valutazione (con annessa ottima difesa sul pallone), cifre che aggiornano i record realizzati lo scorso 26 dicembre contro l'Olimpia Milano. La squadra di coach Itoudis paga un misterioso crollo sopraggiunto proprio nel momento migliore (dal +14 al +5 di fine terzo periodo, con soli 2 punti realizzati in oltre sette minuti) e la progressiva sparizione di tutti i protagonisti che l'avevano portata a esprimere una bella pallacanestro, fluida e corale, per due quarti abbondanti di gioco.
Will Clyburn (18 punti, 13 dei quali nel primo tempo) torna a soffrire la fisicità della difesa avversaria, Toko Shengelia e Darrun Hilliard devono fare i conti con problemi di falli che portano a una rivoluzione nelle gerarchie e rotazioni, mentre Mike James, molto diligente nella prima parte di gara, finisce con l'incanalarsi su binari deleteri: chiuderà con 9 punti, 8 assist ma anche 4 palle perse e 2/9 al tiro, sbagliando molte scelte che innescano la rimonta della Stella Rossa nel terzo periodo e, soprattutto, le conclusioni sulla sirena dei regolamentari e dell'overtime, accontentandosi di prendere due brutte spingardate dall'arco dal palleggio con la difesa addosso.
  • Stella Rossa: Loyd 31, Hall 6, Jagodic-Kuridza 11, Simonovic, Kuzmic; Rochestie 2, Walden 12, Davidovac 5, Lazic 2, Reath 7, Terry 10. N.e.: Dobric. All.: Obradovic.
  • CSKA Mosca: Hackett 29, Hilliard 2, Clyburn 18, Kurbanov 5, Milutinov 2; Khomenko, James 9, Ukhov 2, Antonov, Voigtmann 9, Shengelia 8. N.e.: Umrikhin. All.: Itoudis.
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Ecco il remix di "I Feel Devotion", lo spot per la stagione 2020-21

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