Il Chacho spegne il Partizan Belgrado: Real Madrid e AS Monaco alle Final Four

BASKET, EUROLEGA - Sergio Rodriguez guida il Real Madrid a un'epica vittoria in rimonta dal -18 in gara-5 contro il Partizan Belgrado: avremo il Clasico contro il Barcellona alle Final Four. Biglietto per Kaunas staccato anche dall'AS Monaco, che torna a far valere il fattore campo piegando il Maccabi: in arrivo la semifinale con l'Olympiacos.

Sergio Rodriguez al tiro in gara-5 dei playoff tra Real Madrid e Partizan Belgrado, Euroleague 2022-23

Credit Foto Getty Images

Sergio Rodriguez ha atteso questa partita per mesi. Con la pazienza e la freddezza del fuoriclasse assoluto. Nascosto sotto la sabbia delle rotazioni di coach Chus Mateo, sempre poco generoso sul minutaggio nei suoi confronti. Ma con il Real Madrid precipitato a -18 nelle fasi iniziali del primo quarto, anche il delfino di Pablo Laso è costretto a gettare la maschera. Dentro il Chacho. Cavalcatissimo per l'intera ripresa. Una ripresa dominata in lungo e in largo.
Il box-score recita 19+6 assist in poco più di 19 minuti. Ma è quasi riduttivo nel trascrivere su carta una delle partite più clamorose della carriera dell'ex-Olimpia Milano. Perché, all'alba dei 37 anni, firma in quasi-solitaria una rimonta che rimarrà nell'almanacco del gioco. Sprizzando fantasia, creatività e classe purissima a ogni palleggio, Rodriguez affetta a ripetizione la difesa del Partizan, rompendo in continuazione la prima linea per generare una mole offensiva dirompente. E il Real dai volti stanchi, impauriti e tramortiti di metà terzo periodo, si trasforma, in un attimo, in un fiume in piena. Capace di ribaltare contro ogni pronostico una partita virtualmente segnata.
Il Chacho può contare su due spalle di vecchissima data. Perché, come in gara-3, con la grande rimonta imbastita dal -16, sono ancora una volta i super-veterani blancos a rianimare la squadra sfilacciata di Chus Mateo. Sergio Llull, invisibile per l'intera serie, spara 8 punti quasi consecutivi che valgono sorpasso e allungo nel finale. E Rudy Fernandez, giocando su una spalla lussata, regala perle continue di purissima conoscenza del gioco. Non per produzione (0 punti in 20 minuti), ma per letture difensive e voglia famelica di lanciarsi su ogni rimbalzo e palla vagante. Le tre star della Vecchia Guardia spagnola hanno un palmarès da sogno. E nonostante l'età tenda ormai verso quota 40, sono animati da un fuoco sacro interiore destinato a restare sempre acceso.
Il Partizan non riesce nell'impresa di diventare la prima squadra a vincere una gara-5 in trasferta (0/18 nella storia dell'Eurolega). Conscio di aver gettato una chance irripetibile. Ma anche consapevole di trovarsi soltanto all'inizio di un nuovo corso, imparagonabile con l'esperienza e il vissuto degli avversari. Superiori, in maniera chiara ed evidente, a livello mentale e caratteriale.
I bianconeri sognano sulle triple di Kevin Punter, tornato con il volto delle grandissime occasioni dopo i due turni saltati per squalifica (28 punti, 7/13 dall'arco). Si godono le accelerazioni di Dante Exum (16) e qualche lampo di puro dominio fisico di Mathias Lessort (13). Caricano rapidamente di falli Walter Tavares costringendo il Real Madrid a rifugiarsi per lunghissimi tratti a zona, bucata con facilità sorprendente dall'arco, anche quando Mateo si gioca la stranissima carta della rombo-e-uno, con un difensore faccia-a-faccia su Punter. Ma, quando il Chacho rianima squadra e ambiente, tornato feroce come in gara-2, il crollo arriva. Rapido, inesorabile, fatale.
L'abbandono della zona toglie i punti di riferimento raccolti dal Partizan nei due quarti centrali. Tavares, encomiabile per la gestione dei falli, torna a occupare il verniciato, schermando il canestro. E la totale spremitura degli esterni, con Rodriguez, Llull e Fernandez totalmente calati in ruoli non loro, cancella le iniziative di Punter ed Exum. L'attacco del Partizan si riduce a un intero quarto periodo di azioni stentate. E la rimonta arriva, implacabile.
Il Real è la prima squadra nella storia dell'Eurolega a ribaltare una situazione iniziale di 0-2. E ora si prepara a un altro miracolo nel Clasico contro il Barcellona in semifinale. Da affrontare, ancora una volta, senza un vero 4 di ruolo. Guerschon Yabusele (squalificato) e Gabriel Deck (infortunato) guarderanno in borghese dalla tribuna.

Real Madrid - Partizan Belgrado 98-94

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Nell'altra gara-5 di serata, l'AS Monaco centra la prima qualificazione della sua storia alle Final Four di Eurolega tornando a far valere il fattore-campo contro il Maccabi Tel Aviv. Mike James accende la Salle Gaston Medecin con un primo tempo straordinario da 21 punti per il 53-49 all'intervallo lungo. Nella ripresa non segnerà più, ma riceverà man forte da Jordan Loyd (21) e Chima Moneke (10), autori delle giocate decisive per firmare l'allungo nel finale.
Per il Maccabi non serve l'ennesima prestazione strepitosa di Wade Baldwin, MVP mancato con 27 punti, 6 rimbalzi e 7 assist, e i 12 a testa per Lorenzo Brown e Jarrell Martin. La formazione del Principato, protagonista di una regular-season trascorsa stabilmente nella Top 4 della classifica, affronterà l'Olympiacos, a sua volta reduce dal trionfo in gara-5 nella serie contro il Fenerbahçe.

AS Monaco - Maccabi Playtika Tel Aviv 97-86

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