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L'Olimpia Milano sbatte contro il muro dell'Anadolu Efes Istanbul 89-69: playoff appesi a un filo

Daniele Fantini

Aggiornato 28/03/2023 alle 21:47 GMT+2

BASKET, EUROLEGA - L'EA7 Emporio Armani Milano cade nella trasferta di Istanbul, cruciale per mantenere vive le speranze di qualificazione ai playoff, inchinandosi per 89-69 ai campioni in carica dell'Anadolu Efes, tornato scintillante come nei tempi migliori. L'Olimpia sarà di nuovo in campo già giovedì contro il Maccabi Tel Aviv, ultimissimo treno per la post-season.

Vasilije Micic contro Shabazz Napier nella partita tra Anadolu Efes Istanbul e EA7 Emporio Armani Milano, Euroleague 2022-23

Credit Foto Getty Images

Istanbul può regalare un sogno. Ma non due consecutivi, per di più a una sola settimana di distanza. Le speranze-playoff dell'Olimpia, divampate con la vittoria sul Fenerbahçe di martedì scorso, si sgretolano contro la muraglia dell'Efes in una terribile battaglia senza quartiere tra le due grandi deluse di questa stagione. Ora Milano avrà bisogno di un incredibile intreccio di fattori esterni, unito alla necessità di vincere le tre gare rimaste in calendario (@Maccabi, Barcellona e @Virtus), per acciuffare l'ottava piazza. La matematica lascia qualche numero decimale. Il buon senso, invece, fa calare il sipario.
Il pesante -20 finale riassume una partita che l'Efes controlla e poi domina indossando il vestito delle grandissime occasioni. Tornando la vera squadra bi-campione d'Europa dopo mesi trascorsi a zigzagare tra picchi e abissi nel mare della mediocrità. La vittoria comincia nella metacampo difensiva. Dove coach Ergin Ataman prepara un game-plan meraviglioso per annichilire Shabazz Napier e Billy Baron, i due grandi terminali perimetrali che hanno rilanciato l'Olimpia nelle ultime settimane. E con Shavon Shields in condizioni di forma psico-fisica ancora precarie, a Milano torna a mancare un interprete di spessore che possa fare la differenza con la palla tra le mani.
Napier, l'uomo più hot del momento, viene cancellato da una lunga staffetta di marcature faccia-a-faccia unite a raddoppi e show difensivi gestiti con timing e spacing perfetti. Milano vivacchia per la prima metà del primo quarto sull'exploit dall'arco di Johannes Voigtmann (12 punti con 4/6 dall'arco), ma poi perde gradualmente contatto franando sotto una quantità dannosa di palle perse (17).
L'Efes, moribondo da tempo, riscopre una carica energetica insospettabile. Azzanna la partita con intensità, ritmo e fisicità. Il metro arbitrale la favorisce. E il vantaggio a rimbalzo (32-24 con ben 12 offensivi) contribuisce a scavare un break pesante già alla metà del secondo quarto per il 47-32 dell'intervallo lungo. Shane Larkin (18+5 assist) entra dalla panchina con la stessa fame di quando dominava l'Eurolega in lungo e in largo da MVP mancato prima dello stop per la pandemia. Will Clyburn non sbaglia un colpo (16 con 4/6 da tre) e sfodera lezioni straordinarie di letture difensive (5 recuperi e 2 stoppate). Rodrigue Beaubois (12) sprizza scintille su entrambi i lati del campo. Elijah Bryant (12) azzanna velenosamente i portatori di palla in una meravigliosa partita all-around. E Vasilije Micic (15), nonostante problemi ormai cronici alle ginocchia, esplode dopo un primo tempo sonnolento con una serie di giocate maestose a cavallo dei due quarti finali.
L'Olimpia incassa colpo su colpo senza trovare uno spartito tattico adeguato e forze fisiche e mentali per reagire. L'unico aspetto funzionante sono le percentuali dall'arco (11/22). Ma i turnover, le difficoltà enormi nell'arrivare al ferro e l'incapacità di trovare respiro in lunetta ridimensionano un attacco che aveva mostrato enormi segni di miglioramento con l'arrivo di Napier. Sul lato opposto, la difesa va in affanno. Non tanto per mancanze individuali o di sistema, ma per puro merito di un Efes in grado di giocare brani di vera pallacanestro paradisiaca, con un movimento di palla e uomini da antologia.
La forbice si allarga fino al +23 con cui i campioni d'Europa prendono definitivamente in mano l'inerzia nelle battute conclusive del terzo periodo. L'Olimpia abbozza una mini-reazione con un contro-break di puri nervi di 0-8 per il -15, ma una tripla inventata di Micic scaccia i timori di un Efes vittima di drammatici crolli improvvisi per l'intera stagione. E permette di traghettare in porto una vittoria che rilancia invece gli uomini di Ataman in piena corsa per l'ottava piazza.
Milano, ora 12esima con un record di 14-17, sarà in campo giovedì sera (ore 20.05) in trasferta contro il Maccabi Tel Aviv. Come detto, servirà vincere su un parquet violato soltanto per due volte in stagione e sperare nei risultati negativi delle dirette concorrenti playoff: Zalgiris, Baskonia, Efes e Valencia.

Anadolu Efes Istanbul - EA7 Emporio Armani Milano 89-69

  • Efes: Beaubois 12, Bryant 12, Clyburn 16, Pleiss 8, Micic 15; Larkin 18, Gazi, Arna, M'Baye 2, Zizic 6. N.e.: Arna, Singleton. All.: Ataman.
  • Milano: Tonut 2, Melli 5, Napier 6, Shields 5, Voigtmann 12; Davies 9, Thomas, Luwawu-Cabarrot 19, Mitrou-Long 2, Baron 3, Ricci, Hines 6. All.: Messina.
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