Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

L'Olimpia Milano sprofonda a Vitoria, ko 88-73 e play-in ancora più lontano

Daniele Fantini

Aggiornato 14/03/2024 alle 23:16 GMT+1

BASKET, EUROLEGA - L'EA7 Emporio Armani Milano incassa un'altra sconfitta esterna cadendo per 88-73 sul parquet del Baskonia Vitoria. L'Olimpia scivola a -14 all'intervallo lungo, rientra fino al -6 al ritorno dagli spogliatoi, ma subisce un parzialone devastante e decisivo di 19-3 a cavallo dei due periodi finali. Il record peggiora a 12-17 e il play-in si allontana nuovamente.

Shavon Shields marcato da Codi Miller-McIntyre, Euroleague 2023-24

Credit Foto Ciamillo-Castoria

Perdere si può. Specialmente nell'Eurolega logorante dei tempi moderni. Ma c'è modo e modo di farlo. C'è quello accettabile, perché realmente dovuto alla qualità dell'avversario. E c'è quello inclassificabile, perché sfociato dal piattume generale di una squadra che ha poco o nulla da proporre sul campo. Sul piano fisico, energetico, di mentalità, tattica e guida tecnica. L'Olimpia che affoga nell'ennesima e tragica sconfitta esterna ricalca il secondo tipo. Anzi, va forse oltre. Perché l'immagine proposta nel tracollo a cavallo dei due quarti finali, quando sprofonda a -23 sotto un maxi-break di 19-3, è quella di una squadra al completo sbando.
Milano lascia sul legno della Fernando Buesa Arena forse l'ultimo appiglio per restare aggrappata alla volata play-in. Intendiamoci. La matematica, complici le sconfitte di Valencia e Partizan, è ancora lontana dall'infliggere la condanna inappellabile. Ma il buon senso, unito al calendario che la vedrà affrontare quattro squadre da Top 10 nelle ultime cinque gare più la trasferta di Kaunas, suggerisce che la bandiera bianca è sul punto di essere alzata. O, quantomeno, il linguaggio del corpo degli attori protagonisti sembra indicare chiaramente che la resa incondizionata è ormai questione di una manciata di giorni. Forse già dal doppio turno infernale della prossima settimana, con trasferta a Monaco e impegno casalingo contro il lanciatissimo Fenerbahçe.
picture

Nicolò Melli protesta per un fallo antisportivo fischiato nella partita tra Baskonia Vitoria Gasteiz e EA7 Emporio Armani Milano, Euroleague 2023-24

Credit Foto Getty Images

L'Armani implode esternando l'intero range di problemi, difficoltà e disfunzionalità già emerse in stagione. Specialmente lontano da casa, dove il record di 2-12 batte soltanto l'irrisorio 1-13 dell'Alba Berlino, fanalino di coda della classifica. Le assenze, da Pippo Ricci ad Alex Poythress, passando per gli ormai ex Rodney McGruder e Billy Baron, contano il giusto. Anzi, il nulla. Perché l'Olimpia ha la sua rotazione degli uomini-chiave intatta. Ma, al 14 marzo, continua a navigare nelle acque tempesose dell'incomprensibilità assoluta. Da una difesa, tradizionale roccaforte della squadra, che concede 48 punti nel solo primo tempo, infilandosi nella falsariga negativa dei 47 incassati domenica a Bologna. A un attacco che, dopo aver vissuto un primo quarto di congelamento esasperato (e controproducente) del ritmo e di ricerca estenuante dei post-up, si rifugia in una pioggia interminabile di tiri dall'arco. Vitale, quando entrano. Soprattutto in casa. Mortifera, invece, quando i ferri si rivelano duri e nemici. Specialmente in trasferta. L'11/36 (31%), superiore per numero di tentativi al 14/33 da due (42%), è un dato drogato in positivo soltanto nel finale. Quando, con il risultato ormai fuori discussione, Nikola Mirotic e Devon Hall aggiustano i tabellini personali. Ma non il senso di una partita che Milano insegue in maniera confusionaria sin dalla palla a due. Capendoci sempre poco o nulla.
picture

Shavon Shields lotta con Matt Costello su una palla vagante nella partita tra Baskonia Vitoria-Gasteiz e EA7 Emporio Armani Milano, Euroleague 2023-24

Credit Foto Getty Images

Vitoria, che ha ormai messo al sicuro la sua qualificazione al play-in, vince con le sue armi. Senza intralci. Giocando quella pallacanestro offensiva ed energica con cui ha cambiato marcia con l'ennesima reincarnazione di Dusko Ivanovic sulla panchina. Codi Miller-McIntyre (6 punti, 5 assist, 5 rimbalzi) è ormai un generale affidabilissimo. È lui, assieme ai roll di Maik Kotsar (6), a scavare d'impulso in una difesa fragilissima sulla prima linea e impalpabile in aiuto. Poi, quando finalmente Milano fa quadrato attorno al verniciato, ritrovando compattezza sul finire del primo periodo, ecco scatenarsi quel mix particolarissimo di tiratori e atleti di energia e rottura che rende il Baskonia squadra semi-inintelligibile. Markus Howard spara che è un piacere. Ne segna 26 in meno di 25 minuti. In ogni modo possibile. Chima Moneke, forse il giocatore più elettrizzante e assurdo dell'intero torneo, paga dividendi in ogni azione (19+6 rimbalzi per 27 di valutazione). Matt Costello punisce ogni pigro drop difensivo (9 con 3/4 da tre). Vanja Marinkovic (13) pennella da giocatore all-around. Tadas Sedekerskis (9+7 rimbalzi) dà equilibrio, compattezza, solidità e fisico. Tutto quello che manca a un'Olimpia da tracciato piatto.
picture

Coach Dusko Ivanovic si coccola Markus Howard, autore di 26 punti nella partita vinta dal Baskonia Vitoria-Gasteiz contro l'EA7 Emporio Armani Milano, Euroleague 2023-24

Credit Foto Getty Images

Shabazz Napier, ai limiti dell'irritante per atteggiamento e scelte, toglie ritmo all'attacco e lascia sguarnita la trincea sul perimetro. I suoi 12 punti, costruiti quasi interamente con una fiammata personalissima in avvio di terzo periodo, portano un modestissimo 3/12 al tiro. Nik Melli e Kyle Hines (0/6) soffrono in un'area sguarnita. Ammassando giocate inconcepibili per mollezza fisica ed errori tattici. Shavon Shields (17) tiene la barca in linea di galleggiamento finché ha benzina nel motore. Ma lo fa a modo suo, impilando isolamenti e forzature (7/15 dal campo). E attorno a lui c'è poco o nulla. Johannes Voigtmann ha impatto zero. Devon Hall, frustrato dai canestri presi in faccia da Howard, non va molto oltre la magra prova del tedesco. Nikola Mirotic chiude da top-scorer con 21, ma saremmo falsi se non sottolineassimo l'inutilità di gran parte del bottino, raccolta con un pessimo linguaggio del corpo nel garbage-time del quarto periodo. Il resto della squadra, ridotto a una serie sparsa di camei, non sposta una virgola. Confusione tattica, malagestione del gruppo e malumore dei giocatori sono ormai stampati a caratteri cubitali.

Baskonia Vitoria Gasteiz - EA7 Emporio Armani Milano 88-73

  • Vitoria: Howard 26, Sedekerskis 9, Marinkovic 13, Miller-McIntyre 6, Kotsar 6; Raieste, Diez, Costello 9, Theodore, Moneke 19. N.e.: Querejeta, Chiozza. All.: Ivanovic.
  • Milano: Melli 5, Napier 12, Hall 9, Shields 17, Mirotic 21; Lo 2, Tonut 1, Flaccadori, Caruso 2, Hines, Voigtmann 4. N.e.: Bortolani. All.: Messina.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità