L'Olimpia Milano supera lo spauracchio Alba Berlino 100-68, bella vittoria con un terzo quarto da 31-10

BASKET, EUROLEGA - L'EA7 Emporio Armani Milano infila il terzo successo consecutivo superando l'Alba Berlino per 100-68 grazie a un parzialone di 31-10 nel terzo periodo. Nikola Mirotic è il top-scorer con 21 punti, seguono Zach LeDay con 18 e Shavon Shields con 16. L'Olimpia migliora il record a 12-9 e si riporta a margine della zona playoff.

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Video credit: Eurosport

UNIPOL FORUM, ASSAGO (MI) - Quarta partita consecutiva a quota 100 (o oltre). +32 di scarto finale dopo il season-high di +33 toccato la settimana scorsa contro il Maccabi. Terza vittoria consecutiva in Europa, record migliorato a 12-9 e zona play-off di nuovo a un solo passo di distanza, come lo era stata prima del doppio ko interno in volata contro Bayern e Olympiacos. Ma, soprattutto, la soddisfazione di aver finalmente distrutto lo spauracchio più grande nell'epoca dell'Eurolega moderna: quell'Alba Berlino arrivata al Forum in vantaggio nei precedenti (5-6) e in grado di battere l'Olimpia nel match d'andata, in un surreale finale in overtime con un roster al limite dell'impresentabile per la lista chilometrica di assenze.
I fantasmi che accompagnano costantemente la formazione di coach Gonzalez scompaiono, in maniera netta, rapida e improvvisa, sotto un parziale monstre di 31-10 in un terzo periodo giocato al limite della perfezione. È la frustata che fa saltare il banco ed esplodere quel sottile filo d'equilibrio su cui l'Olimpia danza pericolosamente per la prima metà di gara, incapace di affondare la lama per far sua una partita in cui ha vantaggi tecnici e tattici in ogni ruolo. Giocando la sua pallacanestro rapida e di sistema, l'Alba resta sempre lì, incollata, tamponando i due mini-allunghi biancorossi costruiti alla metà dei primi due periodi, e si presenta ancora a contatto, sul -4, al rientro dagli spogliatoi. È la situazione, sulla carta, peggiore possibile. Un avversario arrivato al Forum senza nulla da perdere, messosi in ritmo con un buon primo tempo offensivo da 43 punti che espone le difficoltà a centro-area di un'Olimpia priva di un vero back-up per Freddie Gillespie, e che, tradizionalmente, ha sempre tenuto Milano sul filo di lana giocando partite della vita.
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Shavon Shields in penetrazione nella partita tra EA7 Emporio Armani Milano e Alba Berlino, Euroleague 2024-25

Credit Foto Getty Images

Invece, quando le premesse sembrano condurre a un'ennesima ripresa di sofferenza, Shavon Shields sale in cattedra come ai tempi migliori. Spara 14 dei suoi 16 punti nel solo terzo quarto, colpendo a raffica da ogni posizione. E, quando Milano inizia seriamente a flirtare con la doppia cifra di vantaggio, la maschera di cera dell'Alba si scioglie lasciando scoperta la nuda verità. Quella di una squadra da 3-17 in classifica, assolutamente non-attrezzata per la competizione.
Cinica come non mai, l'Armani si infila rapidamente nelle pieghe della partita giocando un basket offensivo di qualità altissima. Nulla di nuovo, se paragonato agli ultimi due mesi di trasformazione del sistema nella metacampo offensiva. Si esalta Zach LeDay (18 con 4/6 dall'arco), diabolico con le sue triple in pop-up centrale per dare al break dimensioni mostruose. Impazza Nikola Mirotic, acclamato come una leggenda dal pubblico del Forum quando ritocca il suo game-high (21 punti) sparando tre bombe consecutive per chetare sul nascere il flebile tentativo di reazione ospite nelle prime fasi del quarto periodo. Veleggia Leandro Bolmaro (11+8 assist), mai visto così efficace nell'attaccare il ferro, spingendo su gambe che sembrano avere molle guizzanti sotto i piedi.
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Coach Ettore Messina esulta con Zach LeDay nella partita tra EA7 Emporio Armani Milano e Alba Berlino, Euroleague 2024-25

Credit Foto Getty Images

L'Olimpia chiude vendemmiando dall'arco (14/30, 46%) e trovando spazi in area a ripetizione (21/27 da due, 77%). La difesa dell'Alba, vero, ha grandi ed evidentissime colpe. Ma la fluidità di gioco, anche in una serata di minutaggio limitato per Nico Mannion (meno di 17' in campo per problemi di falli), è una bellezza per gli occhi. Spaziature, movimento di palla, armonia e alchimia tra i giocatori, e, soprattutto, fiducia nelle proprie qualità sono a un livello lontano anni luce dalla squadra rugginosa delle prime settimane di stagione. La tendenza, ormai cementata, ha di fronte a sé l'ennesimo banco di prova in una stagione dove ogni partita ha importanza capitale in una classifica sempre strettissima. Battere giovedì il Partizan Belgrado, a sua volta reduce da un fragoroso +31 sul campo dell'Asvel, varrebbe la spunta sulla casellina della "missione compiuta". E darebbe all'ultimo terzo di stagione un vero sapore di caccia a un posto playoff.

EA7 Emporio Armani Milano-Alba Berlino 100-68

Milano: Mannion 3, Bolmaro 11, Shields 16, Mirotic 21, Gillespie 9; Bortolani 3, Tonut 2, Brooks 12, LeDay 18, Ricci 4, Flaccadori, Caruso 1. All.: Messina.
Berlino: Procida 9, Schneider 6, Thomas 8, Hermannsson 4, McCormack 11; Wetzell 13, McDowell-White 8, Samar 6, Rapieque 3. N.e.: Olinde, Spagnolo. All.: Gonzalez.
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