Italbasket, chi sarà l'erede di Gianmarco Pozzecco sulla panchina azzurra? Luca Banchi in pole davanti a Peppe Poeta, ma c'è anche un'idea Ataman
Aggiornato 09/09/2025 alle 09:10 GMT+2
BASKET - Chi raccoglierà l'eredità di Gianmarco Pozzecco dopo l'addio alla Nazionale ufficializzato dopo il ko con la Slovenia? Luca Banchi resta in pole position mentre salgono le quotazioni di Peppe Poeta, ma Petrucci tiene la porta socchiusa anche per Ergin Ataman. Fuori dalla corsa Sergio Scariolo e Walter De Raffaele.
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Video credit: Eurosport
Chi per il post Gianmarco Pozzecco? Chetate le acque dopo la sconfitta contro Luka Doncic e la prematura eliminazione agli ottavi di finale agli Europei, si apre il tempo delle riflessioni e della programmazione. Fra poco più di due mesi, il 27 novembre, l'Italbasket sarà di nuovo in campo per affrontare l'Islanda (ancora!), match d'apertura del cammino di qualificazione verso i Mondiali del 2027. Non sarà semplice. Gli slot a disposizione per le squadre di area FIBA sono 12. Gli Azzurri dovranno chiudere fra le prime tre del girone iniziale (con Islanda, Gran Bretagna e la sempre temibile Lituania) e incrociare poi, nella seconda fase, le prime tre del gruppo che comprende Serbia, Turchia, Bosnia Erzegovina e una quarta squadra in arrivo dalle pre-qualificazioni (Slovacchia, Svizzera o Ucraina). Le prime tre del secondo girone staccano il pass per i Mondiali, ma i rapporti mai ricuciti tra FIBA ed Eurolega vedranno accavallarsi i calendari nelle due finestre di novembre 2025 e febbraio 2026.
Luca Banchi, l'uomo in pole position per la panchina azzurra
Il successore del Poz deve ancora essere designato, scelto tra una pletora di contendenti. Chi lo farà? Non Gianni Petrucci, che si è già allontanato a suo tempo dalla questione. Ma Gigi Datome, responsabile della gestione delle nazionali maschile, in coordinamento con Salvatore Trainotti. Gli ultimi rumors, riportati dal Corriere dello Sport, confermano le primissime impressioni emerse dopo la sconfitta con la Slovenia, arrivata a stretto giro di posta di quella della Lettonia nel derby baltico con la Lituania. Come il Poz, anche Luca Banchi ha visto calare l'ultimo sipario sulla sua esperienza nell'Est Europa e, per pedigree, carisma e risultati, resta il candidato principe per raccogliere l'eredità azzurra. Ma non è l'unico.
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Luca Banchi alla guida della Lettonia durante Eurobasket 2025
Credit Foto Getty Images
L'idea Ergin Ataman, un sogno di difficile realizzazione
Petrucci non nasconde una passione particolare per Ergin Ataman, legato però a Panathinaikos e Turchia. "Non è simpatico, ma è uno che vince", lo descrive il numero uno della FIP. Sulla prima parte della frase si può discutere. Ataman parla senza lingua tra i denti, e la linea tra onestà intellettuale e antipatia è spesso molto sottile. Sulla seconda, invece, c'è poco da dire. Ataman è uno che vince o che, quantomeno, ci va spesso molto vicino. Ma, appunto, gestisce già due progetti tecnici di altissimo spessore. E, anche a fronte di un passato trascorso in Italia e della conoscenza della lingua, perché dovrebbe abbracciare quello azzurro? La Turchia, in questo momento storico, dà garanzie maggiori.
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Coach Ergin Ataman sulla panchina della Turchia durante Eurobasket 2025
Credit Foto Getty Images
L'ipotesi Peppe Poeta, erede naturale di Pozzecco
Ma, all'esterno delle mura e dei discorsi del Palazzo, Pozzecco, in realtà, avrebbe già indicato, in maniera esplicita, l'uomo a cui vorrebbe lasciare la propria eredità. Peppe Poeta. Ha lavorato con lui sin dai primi giorni nell'estate del 2022. Lo ha accompagnato all'inizio dell'avventura agli Europei, salvo poi rientrare a Milano per i nuovi obblighi contrattuali. Ha contribuito in maniera sostanziale alla creazione del gruppo, allo sviluppo dei giovani, e a fornire alla squadra una nuova impronta verso il futuro. L'idea del Poz è tutto fuorché campata per aria, anche perché confermata dai risultati raccolti sul campo. Dopo la scuola di altissimo spessore tra Nazionale e Olimpia Milano, Poeta ha portato Brescia al miglior risultato della storia al suo debutto da head-coach, impressionando talmente tanto da spingere Ettore Messina a richiamarlo alla base per eleggerlo a suo candidato principe per la successione. È un endorsement clamoroso, il migliore possibile in questo momento storico in Italia. Ed ecco che l'idea di un passaggio di consegne tra Pozzecco e Poeta starebbe iniziando a stuzzicare anche le idee della FIP, ergendolo a grande alternativa alla nomina di Banchi.
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