Dame Sarr al Nike Hoop Summit senza permesso, il coach del Barcellona lo critica: "Una grande delusione"
Pubblicato 07/04/2025 alle 13:21 GMT+2
BASKET, LIGA ENDESA - Proseguono le frizioni tra il Barcellona e Dame Sarr, volato a Portland per disputare il Nike Hoop Summit senza il permesso del club. Joan Penarroya, tecnico blaugrana, lo ha criticato in diretta TV dopo la partita persa in volata contro il Real Madrid: "Preferire un torneo giovanile piuttosto che giocare il Clasico o per i playoff di Eurolega mi lascia molto confuso...".
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Video credit: Eurosport
Battuto in volata dal Real Madrid nel Clasico, il Barcellona è rimasto inchiodato al quinto posto in classifica nel campionato spagnolo con un record di 15-11. La sconfitta è maturata senza Dame Sarr, che nell'ultimo mese aveva ricevuto molto spazio, tanto da confezionare quattro gare consecutive in doppia cifra in ACB e griffare il suo career-high in Eurolega contro Milano. L'azzurro è volato negli States, a Portland, dove sta rappresentando l'Italia in occasione del prestigioso Nike Hoop Summit, il torneo riservato ai migliori talenti americani e internazionali.
Il Barcellona, che aveva concesso inizialmente il proprio benestare, è poi tornato sui propri passi, considerandolo ormai un elemento troppo importante per le rotazioni di coach Peñarroya. Sarr, come noto, ha lasciato la Spagna senza permesso, tanto che il club si è riservato di agire addirittura per vie legali. E, dopo aver saltato la sfida con il Real Madrid, sarà assente anche nell'ultima partita di Eurolega contro la Virtus, cruciale per la qualificazione diretta ai playoff, e nella prossima gara di campionato contro Granada. Il dispiacere per la situazione si evince chiaramente dalle parole del tecnico blaugrana, raccolte al termine del Clasico.
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Dame Sarr al tiro contro Nico Mannion nella partita tra EA7 Emporio Armani Milano e FC Barcellona, Eurolega 2024-25
Credit Foto Getty Images
"È una delusione molto grande per la società e per tutte le persone che stanno lavorando con lui da quando ha 15 anni. È vero che, al giorno d'oggi, è molto difficile lavorare con i giovani per tutte le opportunità che vengono offerte dai college americani. Ma queste sono cose che accadono in estate. Pensare che, durante la stagione, un ragazzo vada a giocare un torneo giovanile anziché un Barcellona-Real Madrid, a prescindere dall'impegno che hai preso con la tua squadra, è qualcosa che mi lascia un po' confuso. Preferire un torneo giovanile, per quanto prestigioso che sia, piuttosto che affrontare un Clasico o giocare per i play-in o playoff di Eurolega, e per i playoff di ACB... beh, bisogna adattarsi ai nuovi tempi".
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