Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Italia eliminata ai quarti, il Team USA non fa sconti e vince 100-63

Daniele Fantini

Aggiornato 05/09/2023 alle 17:02 GMT+2

BASKET, MONDIALI - Il Team USA mostra il volto migliore nella netta vittoria per 100-63 sull'Italia nei quarti di finale. Gli Azzurri restano a contatto per i primi minuti ma pagano i pesantissimi parziali incassati a cavallo dei due periodi centrali. L'Italia giocherà comunque altre due partite di classificazione, dove potrà andare a caccia del quinto posto finale nella kermesse iridata.

Grazie Gigi! Datome in 60”: la carriera e i migliori aneddoti

L'effetto sorpresa con cui l'Italia tramortì il Team USA diciannove anni fa, nell'amichevole di Colonia, non è al fianco degli Azzurri nella partita più difficile della storia recente. Le difficoltà patite con il Montenegro, unite al ko da 110 punti subiti contro la Lituania, hanno resettato il mindset della squadra di coach Steve Kerr. Entrata in campo nella prima vera partita do-or-die dei Mondiali con un approccio, un atteggiamento e un disegno tattico degni dello staff tecnico e del roster più qualitativi della competizione. E, senza auto-limitazioni, il Team USA non si può battere.
L'Italia incassa una lezione amara, perfettamente espressa dal -37 finale. Ma compie un altro grosso passo in avanti nel processo di crescita e consolidamento di un gruppo che ha sempre raccolto risultati importanti nelle ultime grandi competizioni disputate. Dalla vittoria al Preolimpico di Belgrado, alla semifinale sfiorata alle Olimpiadi di Tokyo, all'eliminazione ai quarti agli Europei. Gli Azzurri escono a testa alta, forti dell'ennesima impresa sulla Serbia e della stoica risposta corale arrivata dopo il ko con la Repubblica Dominicana, poi rimediato con una seconda fase giocata da grande squadra. E ora, consapevoli della propria qualità, potranno andare a caccia del quinto posto finale con le due partite di classificazione in programma tra giovedì e sabato. Sarebbe un traguardo straordinario, inferiore soltanto alla quarta piazza conquistata 45 anni fa, sempre nelle Filippine, miglior risultato di sempre dell'Italia ai Mondiali.
La partita, in sé, dura soltanto una decina di minuti. Giusto il tempo perché Tyrese Haliburton (18+5 assist), subentrato a un appannato Jalen Brunson, spazzi via i tremori a stelle e strisce con una serie di giocate di purezza cristallina. Gli States, sopraffatti a rimbalzo contro la Lituania, controllano il ritmo e i tabelloni (51-33), impostando la gara sui binari preferiti. L'atletismo diffuso permette a Steve Kerr di alzare la difesa sui 28 metri, rubando all'Italia secondi preziosi per l'ingresso nei giochi. L'attacco azzurro stenta e fatica. Conferma di non possedere armi per ferire vicino a canestro, dove gli States sono più vulnerabili, anche per i rapidissimi problemi di falli di Jaren Jackson Jr. E il sistema di coach Pozzecco, non supportato dall'efficacia del tiro da fuori (soltanto 7/38 alla fine, 18%), si spegne malamente in un secondo periodo da soli 10 punti segnati.
Dopo qualche azione di sbandamento iniziale, il Team USA non concede più nulla. E trova armi importanti dalla panchina. Austin Reaves (12) ribadisce il suo status di giocatore di culto per il pubblico di Manila. Paolo Banchero (8+4) gioca una partita solidissima nonostante le premesse complicate. E, anche senza gli scintillii di Anthony Edwards (soltanto 3 punti con 1/6 al tiro), gli States corrono, costruiscono e colpiscono attingendo all'intera faretra offensiva. L'esplicito 24-46 dell'intervallo lungo pone la parola "fine" con enorme anticipo.
Il colpo di grazia cala a inizio ripresa. Quando gli States bloccano sul nascere il timidissimo tentativo di reazione azzurra con il passaggio alla difesa a zona. Mikal Bridges si infiamma come una saetta nel buio. E, con tre triple consecutive, toglie a Pozzecco l'ultimo rifugio. Finirà come top-scorer a quota 24, giocando una parte importante nel 17/36 dall'arco con cui gli States torchiano la difesa azzurra. La partita è segnata. Le squadre si allungano. Ma il Team USA continua a onorare avversario e incontro, flirtando con i 40 punti di margine fino alla sirena.
Simone Fontecchio regge a lungo l'attacco azzurro sulle spalle, finché il quinto fallo speso in soli 24 minuti lo costringe a un ritorno molto anticipato in panchina. Il suo box-score dirà 18 punti con 6/13 al tiro. Non ci sono gli eroismi della vittoria sulla Serbia, ma una partita concreta e solida, degna di un giocatore che si sta scavando con grande merito la propria nicchia in NBA. Così come encomiabile è la serata di Nik Melli (5+9 rimbalzi), straordinario baluardo a centro-area. Abbandonerà il timone soltanto per un colpo al volto che avrebbe tramortito un cinghiale. Bene anche Stefano Tonut (11), capace di esprimersi con forza mentale e fisica per bucare in penetrazione le amnesie difensive avversarie.
Ma il -37 finale è già nell'archivio dei ricordi. Lo sguardo è ora fisso su giovedì 7 settembre. Quando l'Italia incrocerà la perdente tra Germania e Lettonia nel primo passo verso la caccia al quinto posto. Non varrà la qualificazione diretta a Parigi 2024, ma sarà un obiettivo da cercare comunque. Semplicemente perché questa squadra se lo merita per tutto ciò che ha fatto finora.

Italia - Team USA 63-100

  • Italia: Fontecchio 18, Polonara 1, Spissu 8, Tonut 11, Melli 5; Diouf 4, Datome 3, Pajola, Ricci 5, Procida 4, Severini 4, Spagnolo. All.: Pozzecco.
  • USA: Bridges 24, Brunson 9, Edwards 3, Hart 5, Jackson Jr. 2; Banchero 8, Haliburton 18, Ingram 8, Johnson, Kessler 4, Portis 7, Reaves 12. All.: Kerr.
picture

Grazie Gigi! Datome in 60”: la carriera e i migliori aneddoti

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Match collegati
Pubblicità
Pubblicità