Il Real per Rubio

Ricky Rubio: il destino del teenager spagnolo rischia di diventare il tormentone cestistico dell'estate. Dopo aver esplicitamente bollato come poco attraente la Minnesota che l'ha scelto con la quinta chiamata assoluta al draft, Rubio sta seriamente valutando la possibilità di accantonare momentaneamente il sogno NBA per restare a maturare nella Vecchia Europa o premere affinché la dirigenza dei T-wolves operi una trade per spedirlo verso una destinazione a lui più gradita.

Tim Shea, ex-scout europeo dei Knicks e ora consulente per l'agenzia statunitense che gestisce gli interessi di Rubio – la Winners Factory – ha presagito per il talento spagnolo due possibilità: 1) una trade fra Minnesota e New York che manderebbe Rubio nella Grande Mela agli ordini di coach Mike D'Antoni, meta decisamente gradita al giocatore (e soprattutto ai genitori), oppure 2) un ritorno dello stesso Rubio nella Vecchia Europa, dove una squadra turca (non meglio precisata) ma soprattutto il Real Madrid starebbero avanzando delle offerte economiche più consistenti anche per addolcire quel buyout astronomico chiesto dal Badalona (6 milioni di euro) per la rescissione del contratto. Rubio sarebbe un grandissimo colpo per la costruzione del nuovo Real Madrid "galactico" di Florentino Perez (ricordiamo, a riguardo, che il Real è una polisportiva), già cominciata con la scelta di Ettore Messina come head-coach e gli acquisti di Novica Velickovic e Darius Lavrinovic.

MA NEW YORK SEGUE ANCHE JASON KIDD – Quest'estate il Giasone sarà free-agent, ma sebbene Dallas abbia la possibilità di avanzare una proposta economicamente soddisfacente, i Mavs saranno probabilmente costretti a battere la concorrenza dei Knicks, che vedono in lui il playmaker adatto per giocare la run-and-gun di D'Antoni e una pedina interessante per cominciare a costruire quel supporting-cast di livello che dovrebbe fungere da "esca" per l'assalto a Lebron James nell'estate del 2010. Tra le altre squadre interessate a Kidd, ci sono Portland, Cleveland, Boston e, in misura minore, anche i Los Angeles Lakers.

HACKETT SI "CONSOLA" CON TREVISO – Escluso dal draft NBA, Daniel Hackett giocherà in Italia nella prossima stagione, vestendo la casacca bianco-verde della Benetton Treviso, società con la quale aveva trovato un pre-accordo prima della notte delle scelte. "E' andata così – commenta un Hackett visibilmente abbattuto – sono deluso, perché ritenevo che almeno al secondo giro una squadra avrebbe potuto prendermi. Ma al tempo stesso mi rendo conto che sta per iniziare la mia carriera professionistica e sono ben felice di essere arrivato a questo punto. La Benetton è un club che vuole in squadra tanti giovani, e non può che far bene al basket italiano: ho la consapevolezza di giocare in una grande società e di avere intorno a me gente che mi aiuterà a migliorare".