Michael Jordan punge Golden State: “73 vittorie? Non contano un c...”

Nel 1995-96, i Chicago Bulls di Michael Jordan vinsero l’anello dopo aver chiuso la regular-season con un bottino di 72 vittorie e 10 sole sconfitte. Nella scorsa stagione, i Golden State Warriors batterono quel record che sembrava destinato a durare in eterno, con una stagione strepitosa da 73-9. Ma nonostante un vantaggio di 3-1 nelle Finals contro i Cleveland Cavaliers, i campioni della Western Conference subirono un’altrettanto epica rimonta perdendo poi il titolo in 7 gare. I paragoni tra i Bulls del ’95-’96 e gli Warriors della scorsa stagione si sono sprecati nel corso dei mesi: ma che cosa ne pensa il principale diretto interessato, Michael Jordan?

Secondo quanto confessato da Joe Lacob, presidente di Golden State, parlando alla stazione radio 95.7 FM The Game, MJ (proprietario dei Charlotte Hornets) avrebbe aperto una parentesi durante una cena tra presidenti in occasione della stipula dell’accordo collettivo.

Nel prosieguo del programma, il proprietario degli Warriors ha poi espresso la sua vera opinione, diametralmente opposta a quella confessata da Jordan: “Credo che sia stato uno degli anni più magici che si possano avere nella storia di qualsiasi sport”.