Anthony Davis chiude con New Orleans e chiede la cessione: futuro ai Lakers?
Pubblicato 28/01/2019 alle 14:32 GMT+1
Anthony Davis mette i New Orleans Pelicans al muro: non firmerà un’eventuale estensione alla scadenza del contratto (2020) e chiede di essere ceduto al più presto in una squadra in grado di lottare per il titolo. I Los Angeles Lakers partono in pole-position tra le destinazioni più ambite.
Ora c’è l’ultimatum ufficiale: Anthony Davis e i New Orleans Pelicans non potranno più continuare a coesistere nel prossimo futuro. Attraverso il proprio agente, Rich Paul, Davis ha annunciato che non intende firmare un’eventuale estensione contrattuale che la franchigia della Louisiana potrà offrirgli alla scadenza dell’accordo in essere (giugno 2020) e preme per essere ceduto il prima possibile a una contender.
Davis, perno dei Pelicans dal 2012, quando fu scelto con la prima chiamata assoluta al draft, ha raggiunto i playoff soltanto in due occasioni, l’ultima nella scorsa stagione quando si ritrovò sconfitto per 4-1 dai Golden State Warriors in semifinale di Conference. Quest’anno sta facendo segnare i suoi massimi in carriera in punti (29.3), rimbalzi (13.3) e assist (4.4), ma i suoi Pelicans languono al terzultimo posto della Western Conference con un record di 22-28, ancora una volta frenati da un supporting-cast non all'altezza della sua superstar.
Le ultime settimane sono state segnate da voci più o meno continue di un forte interessamento reciproco tra il Monociglio e i Los Angeles Lakers di LeBron James, che lo vorrebbe al suo fianco come spalla per costruire una nuova dinastia in gialloviola. I Lakers potrebbero imbastire una trade comprendente i contratti in scadenza di Rajon Rondo (9 milioni) e Kentavious Caldwell-Pope (12 mln), ma dovrebbero contemporaneamente rinunciare a parte degli asset futuri, aggiungendo uno (o più d'uno) tra Brandon Ingram, Kyle Kuzma e Lonzo Ball.
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