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NBA 2023-24 - Celtics e Bucks davanti a tutti, attenzione agli Heat. La preview della Eastern Conference

Davide Fumagalli

Aggiornato 20/10/2023 alle 10:51 GMT+2

BASKET, NBA - Andiamo ad analizzare la Eastern Conference con i Bucks di Antetokounmpo e Lillard, e i Celtics di Tatum e Brown, in pole position. Dietro di loro resistono i 76ers dell'MVP Embiid ma con l'incognita Harden, e i soliti "rognosi" Heat di Jimmy Butler. Si attendono conferme da Knicks e Cavaliers, la risalita degli Hawks, mentre intrigano i Pacers e i Magic della coppia Banchero-Wagner.

NBA Eastern Conference 23/24

Credit Foto Eurosport

Nella notte tra martedì 24 e mercoledì 25 ottobre si alza il sipario sulla regular season NBA 2023-24, una maratona di 82 partite che quest'anno avrà anche la novità del torneo dentro la stagione. Nella Eastern Conference davanti a tutti partono i Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo e Damian Lillard, e i nuovi Boston Celtics con Holiday e Porzingis al fianco di Tatum e Brown. Dietro la situazione è fluida, coi 76ers dell'MVP Embiid alle prese col caso Harden e i Miami Heat di Jimmy Butler pronti a sorprendere ancora. Occhi aperti su Cavs, Knicks e Hawks, vogliosi di inserirsi ai vertici, mentre possono esplodere i Pacers di Haliburton e i Magic di Paolo Banchero.

Da titolo

  • 1. Milwaukee Bucks
Campioni nel 2021, nelle ultime due stagioni sono stati colpiti da infortuni nei momenti topici e sono usciti anzitempo nei playoff, ma il roster resta da titolo, senza dubbio. L'arrivo di Damian Lillard li rende nettamente più forti in attacco, l'accoppiata con Giannis fa sognare, pur cedendo qualcosa in difesa dove tanto sarà sulle spalle dell'ombrello Brook Lopez. Le incognite sono un roster non lunghissimo, Adrian Griffin alla prima esperienza da capo allenatore e la salute di Khris Middleton, vero barometro.
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  • 2. Boston Celtics
Ceduto il leader dello spogliatoio Smart e due scontenti come Brogdon e Williams prendendo indietro Porzingis e Jrue Holiday, i Boston Celtics hanno ora la squadra ideale per il sistema "5 fuori" di coach Mazzulla. Decisivo sarà un salto a livello di leadership delle superstar Jayson Tatum e Jaylen Brown per puntare al titolo. Il roster non è lunghissimo e dipendono dalla salute di Horford e Porzingis, ma per qualità valgono le Finals.

Lotta Playoffs

  • 3. Philadelphia 76ers
Nonostante tutto, è difficile non vedere i 76ers a ridosso di Bucks e Celtics. La presenza dell'MVP Joel Embiid basta e avanza, c'è un talento cristallino come Maxey e un buon supporting cast fatto da veterani a cui hanno aggiunto Beverley, Danny Green e Oubre. L'arrivo di coach Nick Nurse porta aria fresca e novità tattiche, però resta la grana James Harden. Il Barba vuole andare via ma con lui sarebbero molto pericolosi.
  • 4. Miami Heat
Non sono riusciti a prendere nessuno tra Beal, Lillard e Holiday, e hanno perso Vincent e Struss, ma restano comunque una minaccia per la presenza di coach Spoelstra, della coppia Butler-Adebayo e di un sistema che funziona da anni. C'è attesa per la voglia di riscatto di Tyler Herro, inserito in tutti i possibili scambi e per l'esplosione dei giovani Jovic e Jacquez. Dubbi però ce ne sono, a partire dalla tenuta di Lowry e di Love.
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  • 5. New York Knicks
In un Est con tanti dubbi, i Knicks hanno dalla loro tante certezze. Il gioco di Thibodeau non è "sexy", ma per la regular season è una garanzia: Brunson è ormai un All Star, la crescita di Grimes è ottima, così come l'aggiunta di DiVincenzo dopo quella di Hart. Da capire la convivenza tra Randle e Barrett, la tenuta fisica del centro Robinson e il reale valore della guardia Quickley, altalenante.
  • 6. Cleveland Cavaliers
Dopo il quarto posto dello scorso anno, non sarà facile confermarsi. Donovan Mitchell è una superstar, ok, idem Darius Garland, e la franchigia si è mossa bene coprendo le lacune con Struss e Niang. I dubbi sono legati alla crescita di Evan Mobley, potenziale crack che l'anno scorso ha deluso, alla mancanza di veterani, alla salute di Garland e alle capacità di coach Bickerstaff, lo scorso anno disastroso ai playoff.

Da Play-In

  • 7. Atlanta Hawks
Gli Hawks sono la squadra più intrigante ad Est, possono implodere se Trae Young non trova la sintonia con coach Snyder, ma possono anche finire nelle prime 4 visto il roster a disposizione. Young ha un caratteraccio ma è un talento raro, una superstar, ci sono due lunghi ottimi come Capela e Okongwu, in generale un gruppo ben mixato con giovani di talento e veterani validi come Mills e Matthews. "Dark Horse" a Est.
  • 8. Indiana Pacers
Lo scorso anno erano al Play-In fino all'infortunio di Tyrese Haliburton, poi hanno perso terreno. L'ex Kings ha le stimmate dell'uomo franchigia, Rick Carlisle è una garanzia in panchina e il roster è lungo e con tanto talento, con Mathurin, Nesmith e le aggiunte di Toppin, Bruce Brown e del rookie Jarace Walker. Da capire il futuro del tiratore Hield, sul mercato, ma sono da Play-In sicuro.
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  • 9. Chicago Bulls
I gravi infortuni di Lonzo Ball hanno tarpato le ali ai Chicago Bulls che comunque hanno una base solida e due stelle assolute come DeRozan e LaVine, più un All Star come Vucevic, roba che non li fa scendere sotto la soglia Play-In, ma nemmeno andare troppo in alto. Hanno rafforzato il reparto difensivo aggiungendo Craig e Carter al demonio Caruso, ma l'incognita è capire dove vuole andare la storica franchigia di Michael Jordan.
  • 10. Brooklyn Nets
Accontonato definitivamente il progetto con Durant, Irving e Harden, a Brooklyn si punta sul talento giovane di Johnson, Claxton e soprattutto di Mikal Bridges, "durantesco" dall'arrivo ai Nets dai Suns. La squadra ha tanti giocatori utili e interessanti, ma manca una stella di riferimento, che non è Dinwiddie ma potrebbe essere Ben Simmons, se ha superato i guai psico-fisici e torna l'All Star dei tempi di Philadelphia
  • 11. Orlando Magic
Una delle squadre più intriganti perchè hanno due potenziali superstar in Franz Wagner e Paolo Banchero. Il roster non è lunghissimo, soprattutto tra i lunghi dove il riferimento è Wendell Carter, mentre c'è eccessiva abbondanza fra le guardie: il rookie Anthony Black intriga, Markelle Fultz pare rinato. L'obiettivo è fare un piccolo salto e agguantare il Play-In.
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  • 12. Toronto Raptors
La magia in Canada sembra essere svanita, così come il tocco fatato del dirigente Masai Ujiri. Finita l'era Nurse la squadra è affidata al debuttante Rajakovic, preferito a Sergio Scariolo, e le chiavi sono in mano a Dennis Schroeder, campione del mondo con la Germania. Scottie Barnes è il talento del futuro ma deve esplodere del tutto, le stelle sono Siakam e Anunobuy, ma vanno in scadenza di contratto. Non bene...

Sarà per l'anno prossimo...

  • 13. Detroit Pistons
A Motor City hanno investito una vagonata di soldi per convincere Monty Williams a creare una cultura vincente, come fatto a Phoenix. Il talento giovane non manca, dagli esterni Ivey e Ausar Thompson ai lunghi come Duren e Wiseman. Ci sono anche buoni veterani come Bojan Bogdanovic, Burks e Joe Harris, ma tutto dipende dalla salute di Cade Cunningham, potenziale superstar ma finora frenato dai guai fisici.
  • 14. Washington Wizards
Con l'addio di Beal e di Porzingis, può iniziare la ricostruzione. Il roster però non è male, l'ex Warriors Jordan Poole può mettere numeri imponenti, idem Kuzma, ci sono veterani come Danilo Gallinari e giocatori utili come Avdija, Shamet e Tyus Jones. Riflettori sul francesino Bilal Coulibaly, ex compagno di Wemby ai Mets di Parigi. Vincere partite non sarà però la priorità nella Capitale.
  • 15. Charlotte Hornets
Il talento non manca, a partire da LaMelo Ball, elettrizzante come pochi, ma anche di Brandon Miller, n.2 assoluto all'ultimo Draft, però la storia perdente degli Hornets non aiuta. Coach Clifford non è adatto ai giovani, Miles Bridges coi suoi casini extra campo è una distrazione: meglio pensare al Draft 2024.
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