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James Harden torna a parlare: "Volevo ritirarmi da 76ers ma il front office ha altri piani. E' un matrimonio fallito"

Davide Fumagalli

Pubblicato 14/10/2023 alle 14:00 GMT+2

BASKET, NBA - James Harden torna a parlare della sua situazione da separato in casa a Philadelphia. Sempre in attesa di un possibile scambio, il Barba ha dichiarato: "Situazione recuperabile? No. Non si tratta nemmeno di questa situazione, ma della vita. Ho perso fiducia nel front office... Il mio obiettivo era quello di ritirarmi da Sixer".

James Harden, Philadelphia 76ers

Credit Foto Getty Images

In attesa di capire se si concretizzerà o meno un possibile scambio che lo porterà ai Los Angeles Clippers, James Harden ha parlato per la prima volta con la stampa dove aver disertato il media day coi Philadelphia 76ers. Inevitabilmente la prima domanda è se si fosse in qualche modo riparata la relazione col general manager Daryl Morey che lui stesso durante l'estate ha definito "bugiardo": "No. Non si tratta nemmeno di questa situazione nello specifico. E' una cosa che riguarda la nostra vita: come succede in un matrimonio, quando perdi la fiducia nell'altra persona".
Il mio obiettivo era quello di ritirarmi da Sixer ma il front office non aveva questo nei suoi piani futuri
Harden non menziona mai il nome di Morey che, secondo lui, non ha rispettato dei patti, delle promesse, che gli erano stati fatti. "Io e il front office abbiamo avuto un ottimo rapporto per un decennio, restando sempre in comunicazione uno con l'altro, ma una volta persa la fiducia non c'è più stata alcuna comunicazione", le parole del Barba che è esploso ed è diventato una superstar e un MVP NBA proprio con Morey agli Houston Rockets e poi ha ottenuto di riunirsi con lui ai 76ers.
Il Barba aggiunge inoltre che la sua richiesta di trade è dovuta proprio alla frattura con Morey, visto che in teoria i suoi piani erano diversi: "Il mio obiettivo era quello di ritirarmi da Sixer ma il front office non aveva questo nei suoi piani futuri. È letteralmente fuori dal mio controllo. È qualcosa che non volevo accadesse... Ma devo prendere una decisione per la mia famiglia. Capisco che questo è un business. Se oggi sono qui, mi impegnerò al massimo e farò le cose necessarie come professionista, come ho fatto per 15 anni".
E' una cosa che riguarda la nostra vita: come succede in un matrimonio, quando perdi la fiducia nell'altra persona
Nel frattempo però James Harden sta lavorando sodo in allenamento, è tirato a lucido e sta smentendo tutti quelli che pensavano che avrebbe fatto il piantagrane in squadre durante il training camp. "È stato davvero bravo in allenamento. So che sta lavorando duramente quasi ogni sera, e anche gli allenamenti notturni sono molto intensi. E stiamo andando avanti giorno per giorno", le parole del nuovo coach Nick Nurse, arrivato in estate da Toronto al posto di Doc Rivers.
Anche Harden ha parlato molto bene del nuovo corso a Philadelphia, pur sapendo che il suo futuro potrebbe essere altrove: "Mi piace l'impianto di gioco proposto da Nurse, ci sono più spaziature, ci sono più possibilità di mettersi in luce per tutti ed è davvero imprevedibile". Poi, una sorta di frecciata a Rivers: "Nurse è in grado di cambiare al volo gli schemi e se per qualche possesso le cose non funzionano, lui riesce a individuare gli aggiustamenti che servono". La chiosa ancora sulla sua situazione: "Controllo solo ciò che posso controllare e prendo la vita alla giornata, di certo la mia intenzione è di continuare a giocare a basket".
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