Westbrook ai Clippers, Love a Miami e Beverley ai Bulls: gli ultimi movimenti di mercato

In attesa della ripresa della regular season per l'ultimo quarto di stagione dopo la pausa per l'All Star Game di Salt Lake City, in NBA ci sono movimenti importanti a livello di mercato. Chiuso quello degli scambi il 9 febbraio, prosegue quello riguardante i giocatori liberi o che si sono svincolati dalla rispettive franchigie attraverso buyout e si accasano altrove in vista magari di giocare i playoff. Dopo Terrence Ross ai Phoenix Suns, Reggie Jackson ai Denver Nuggets, Dewayne Dedmon ai Philadelphia 76ers e Danny Green ai Cleveland Cavaliers, gli ultimi ad aver trovato una nuova casa sono Russell Westbrook, Kevin Love e Patrick Beverley.

Che Westbrook non sarebbe rimasto agli Utah Jazz dopo lo scambio dei Lakers era palese, come era altrettanto chiaro che i Clippers erano i favoriti per ingaggiarlo. Così è successo perchè l'ex MVP NBA ritrova il grande amico Paul George (erano assieme ai Thunder), perchè resta a Los Angeles, la sua casa, dopo l'esperienza in gialloviola (non dovrà nemmeno traslocare) e perchè i rossoblu di LA erano a caccia di una guardia dopo aver rinunciato a John Wall e Reggie Jackson. I giovani Hyland e Mann non potevano bastare, soprattutto guardando ai playoff, e Russ porta esperienza, carisma, fisicità e atletismo, pur con tutti i limiti al tiro (sotto il 30% da tre) e gli eccessi di personalità che da sempre lo contraddistinguono. Westbrook ha preferito i Clippers rispetto a Bulls, Wizards e Heat, e dovrebbe avere da subito un ruolo da titolare: c'è curiosità per vederlo da ex nel derby coi Lakers del prossimo 5 aprile.

Un po' a sorpresa è invece arrivato l'addio di Kevin Love ai Cleveland Cavaliers, lui che era l'ultimo reduce della squadra che vinse il titolo NBA nel 2016 dopo essere sbarcato in Ohio nell'estate 2014, quella del ritorno di LeBron James e con Kyrie Irving già in casa. Il lungo tiratore, che quest'anno stava viaggiando ai minimi in carriera per punti (8.5) e rimbalzi (6.8) anche per via di un problema al pollice della mano, si è accordato con i Miami Heat ed è già al lavoro in vista della ripresa della regular season. A 34 anni, gli ultimi segnati da parecchi infortuni e anche da delicate questioni di salute mentale, ha comunque ancora qualche cartuccia da sparare ed è un tipo di giocatore che nello scacchiere di coach Erik Spoelstra non c'era. A South Beach arriva anche il lungo Cody Zeller per dare man forte e qualche minuto di riposo al titolare Bam Adebayo.

Trova una nuova casa anche Patrick Beverley che, dopo essere stato scambiato dai Lakers agli Orlando Magic ed essere stato poi rilasciato, ha firmato per i Chicago Bulls, la squadra della sua città natale e per cui tifava fin da bambino, lui che è stato poi studente a livello di liceo a John Marshall High School. Il roccioso esterno difensore, classe 1988, ha preferito i Bulls ai Golden State Warriors, motivando così: "A Golden State ci sono già molte guardie, coi Bulls posso dare una mano nella corsa ai playoff, l'Est mi sembra un po' più debole. E poi torno a casa, sono eccitato, potrò portare a scuola i miei bambini e andare a prenderli, e portare sul petto il nome della mia città". Un rinforzo importante per i Bulls che, al momento 11esimi e quindi fuori anche dal Play-In, non potranno contare sull'infortunato Lonzo Ball, fuori da inizio stagione e dichiarato assente anche per il resto della regular season a causa di un problema al ginocchio.