Klay Thompson lascia i Golden State Warriors: fine di un'era. E Paul George? 76ers e Magic in pole. La free agency

BASKET, NBA - Poco dopo la mezzanotte italiana di domenica scatta il mercato dei free agent, due sono i nomi caldi al momento. Klay Thompson, che lascerà i Golden State Warriors dopo 13 stagioni e 4 titoli vinti al fianco di Stephen Curry, e Paul George, che è uscito dal contratto coi Los Angeles Clippers ed è in cima ai desideri di Philadelphia 76ers e Orlando Magic.

Klay Thompson al tiro contro Paul George, NBA 2023-24

Credit Foto Getty Images

Il mercato NBA dei free agent è pronto ad entrare nel vivo visto che, dalla mezzanotte e un minuto di domenica in Italia (le 18.01 negli Stati Uniti), le franchigie potranno iniziare a prendere accordi coi giocatori "svincolati". Se ad esempio LeBron James è sicuro che rifirmerĂ  coi Los Angeles Lakers - da capire solo con che modalitĂ  -, la curiositĂ  è vedere dove si accaseranno Klay Thompson e Paul George, i nomi probabilmente piĂ¹ grossi sul tavolo, visto che lasceranno Golden State Warriors e Los Angeles Clippers rispettivamente.

Thompson-Warriors, finisce un'era

Si pensava che Klay Thompson avrebbe chiuso la carriera al fianco di Draymond Green e del "gemello" Stephen Curry con i Golden State Warriors, la franchigia che lo ha scelto, con cui ha giocato 13 stagioni e con cui ha vinto 4 titoli NBA. Invece, dopo un anno di trattative per il rinnovo, le parti sono arrivate alla rottura: Klay ha incassato nell'ultima stagione 43 milioni di dollari, la fine di un accordo di 5 anni siglato nell'estate 2019 al massimo salariale per 190 complessivi.
Le due stagioni perse per due brutti infortuni, un rendimento mai piĂ¹ al top e una situazione salariale complessa dei Warriors ha reso complesse le trattative da subito, e si è concluso con un nulla di fatto, con Klay definito "offeso" per non aver ricevuto quello che secondo lui avrebbe meritato, un rinnovo di 3 anni tra gli 80 e i 90 milioni complessivi.
Ora sarĂ  sul mercato, Lakers e Dallas Mavericks sono molto interessate ad un tiratore come Thompson, ma non possono offrirgli piĂ¹ della MLE da 13 milioni. Altra squadra che segue da tempo Klay sono gli Orlando Magic: hanno tanto spazio salariale ma hanno fatto capire di non volersi legare a lungo termine con un giocatore di 34 anni e quegli infortuni in passato, quindi si parla di un biennale da 50 milioni complessivi. Forse, gli unici per cui potrebbe decidere di accettare uno stipendio a ribasso, sono i Lakers di LeBron, la squadra per cui giocĂ² papĂ  Mychal e di cui è stato tifoso da bambino.

George-Clippers, non ha funzionato

Paul George era arrivato nell'estate 2019 da free agent assieme a Kawhi Leonard, i nuovi Clippers del potente proprietario Steve Ballmer sembravano destinati ad essere costantemente una contender per il titolo, ma i gravi infortuni che hanno colpito le due star ha impedito sempre di andare oltre il secondo turno dei playoff. E ora George sarebbe pronto a lasciare e a cambiare, nonostante lui sia di Los Angeles e abbia detto di volersi ritirare da Clipper: frasi di circostanza purtroppo, dato che PG avrebbe preso male il mancato rinnovo al massimo salariale da 221 milioni per 4 anni.
La franchigia di Ballmer ha trattato al ribasso, anche perché deve pure rifirmare James Harden, e così George ha deciso di uscire dal contratto e con ogni probabilità non tornerà. Tra l'altro sfuma anche l'ipotesi di sign&trade che avrebbe permesso a lui di andare ai Golden State Warriors, ad esempio, e ai Clippers di ottenere delle interessanti contropartite tecniche (si parlava appunto di Wiggins, Kuminga, Moody e Chris Paul dai Dubs).
A questo punto George puĂ² parlare con altre franchigie che possono offrirgli al massimo 212 milioni per 4 anni: in pole position ci sono i Philadelphia 76ers di Embiid e gli Orlando Magic di Paolo Banchero, due franchigie che hanno tanto spazio salariale e che possono dargli una vetrina importante fin da subito.
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Video credit: Eurosport


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