NBA Playoff, 5 curiosità della notte che vi siete persi. Doncic avvicina Jordan, strepitoso Siakam, sorpresa McDaniels

Conclusa la lunga maratona da 82 partite della regular season, la NBA entra nella sua fase più calda e decisiva con i playoffs. Il sipario si alza sabato 20 aprile: tutte le serie sono al meglio delle 7 partite, dal primo turno alle Finals, che prenderanno il via giovedì 6 giugno e incoroneranno la squadra campione 2023-24. La squadra che parte favorita sono i Boston Celtics, miglior record assoluto NBA, dominatori della regular season (64-18 il loro bilancio, 37-4 in casa): a meno di sorprese, saranno loro ad uscire da un Est dove i Bucks non hanno mai convinto mentre Knicks e tutte le altre non sembrano attrezzate. I pericoli arrivano da un Ovest "selvaggio" coi giovani Thunder, i Twolves, i Clippers e i Mavericks, oltre ai Denver Nuggets campioni in carica, che possono allo stesso modo centrare le Finals.

Ecco quindi qui riassunti i 5 momenti più stuzzicanti e particolari della notte di playoff.

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Dopo i 33 punti di gara 1, non sufficienti per vincere, Luka Doncic ne piazza altri 32 con 6 rimbalzi e 9 assist, e firma la vittoria dei Mavericks in gara 2 sul campo dei Clippers con anche 5 triple, compresa quella che chiude i conti. Impressionanti i suoi numeri in carriera, nei playoffs, in sole 30 partite: ha più gare da 30 punti del 98.6% dei giocatori nella storia NBA, e ha una media di 32.5, secondo solo a Sua Maestà Michael Jordan (33.4) e davanti anche a LeBron James (27.6 nelle prime 30 gare di PO). Inoltre, sommando punti, rimbalzi e assist, Luka scrive 49.7 di media, l'unico nella storia sopra quota 47 assieme al leggendario Wilt Chamberlain, primo con 51.2.

Dopo i 36 punti di gara 1, Pascal Siakam fa il bis con 37 in gara 2 per la vittoria dei Pacers a Milwaukee, con anche 10 rimbalzi, 6 assist, 0 perse e 16 su 23 al tiro. E' il top scorer di tutti i playoffs con 36.5 di media ed è il primo ad aprire una post season con due prove da 35+10, roba che non si vedeva da Wilt Chamberlain nel 1967! In maglia Indiana, l'unico altro ad aver fatto due gare in fila da almeno 35 è stato Reggie Miller, forse il simbolo della franchigia. Storico!

Il protagonista assoluto in gara 2 per Minnesota è senza dubbio Jaden McDaniels. Conosciuto quasi esclusivamente come super difensore, il prodotto di Washington si è confermato e infatti i giocatori dei Suns stanno tirando sotto il 29% dal campo quando sono marcati da lui, un'autentica sarcinesca in una squadra che ha già Rudy Gobert. Però la scorsa notte è stato anche il top scorer dei suoi con 25 punti, il migliore di tutta la partita (e di là ci sono Durant, Booker e Beal...), con anche 8 rimbalzi, tirando 10 su 17 dal campo con un +24 di plus minus. Straordinario e sorprendente.

La faccia e il sorriso di Anthony Edwards sono un po' la sintesi della serie tra Minnesota e Phoenix, e il 2-0 dei Timberwolves. Dopo una terrificante stoppata a Bradley Beal, ANT si gasa, dà il "5" a tutti i compagni e con un bel sorriso lo dà anche all'arbitro Zach Zarba, pronto a consegnargli il pallone per la rimessa, che ricambia dando vita ad un'insolita scenetta.

Sembravano favoriti alla vigilia visto il 3-0 in regular season, invece i Phoenix Suns perdono anche gara 2 e sono sotto 0-2 contro i Timberwolves. Ora avranno due partite in casa ma la cabala non li assiste: infatti non sono mai riusciti a ribaltare uno 0-2 nei playoff in 14 serie precedenti. Non bene, anche perchè è possibile che mancherà l'esterno tiratore Grayson Allen, uscito anzitempo per una distorsione alla caviglia destra, procurata atterrando sul piede di Conley. Butta male.

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