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Finaly playoff

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Pubblicato 12/06/2008 alle 23:00 GMT+2

La Montepaschi Siena chiude la serie contro la Lottomatica Roma vincendo gara-5 92-81 e bissa il successo della scorsa stagione conquistando il terzo titolo della storia

Siena si ripete: due scudetti consecutivi, il terzo nelle ultime 5 stagioni. La squadra di Pianigiani chiude in gara-5, davanti al proprio pubblico che l'ha calorosamente sostenuta attraverso tante battaglie in campionato e in Eurolega: Siena vince con la chiave che l'ha contraddistinta lungo tutta la stagione, la forza del gruppo . Non a caso sono 6 i giocatori che chiudono in doppia cifra la partita più importante dell'anno, alternandosi nei diversi momenti della partita, in attacco e in difesa: 17 di Thornton, 16 di McIntyre, 15 di Lavrinovic, 14 di Kaukenas (forse il dato più impressionante per un giocatore che ha giocato due serie di playoff fantastiche rientrando da un tremendo infortunio), 11 di Sato (conditi da 8 rimbalzi), 10 di Stonerook, compresa la tripla che, di fatto, ha chiuso i giochi con il +10 a 2 minuti dalla sirena.
A Roma non è bastato un grandissimo David Hawkins, presente in ogni zona del campo e in qualunque azione che possa essere ricordata su un tabellino statistico: 15 punti, 7 rimbalzi, 8 palle recuperate per il giocatore che, con ogni probabilità, si è ufficialmente candidato a leader della prossima stagione per la nuova rivincita ai bi-campioni.
Ma la Lottomatica ci ha provato, ancora, lottando come ha fatto nelle quattro precedenti partite, non arretrando di un centimetro nemmeno quando Siena cercava l'allungo nei primi tre periodi. È rimasta costantemente attaccata alla gara, con l'energia di Hawkins, l'esperienza di De La Fuente, il coraggio di Gabini e qualche sprazzo di pura tecnica di Lorbek e Ukic, ma sin dai primi minuti si è capito che non si sarebbe giocata una partita per fiorettisti. Rimbalzi offensivi (15 senesi contro i 6 romani, un dato invertito rispetto al trend delle due partite precedenti), palle recuperate (19 a 16), tiri liberi guadagnati (27 a 11, un altro dato che farà discutere come successo nelle prime due gare giocate al PalaMensSana, ma frutto della maggiore aggressività biancoverde nell'area avversaria): così si vince una finale scudetto. E i salti di Sato, i blocchi di Stonerook, le braccia lunghe di Eze, la malizia tutta lituana di Lavrinovic e Kaukenas, il tutto orchestrato dalla scienza di McIntyre (eletto MVP delle finali a fine partita), sono stati i fattori-chiave sui quali Pianigiani ha costruito il bis.
Nel primo quarto Repesa schiera a sorpresa Jaaber (eroe di gara-4) e Crosariol, per aumentare il tonnellaggio sotto i tabelloni e allungare le rotazioni: la mossa sembra funzionare, con il play a mettere pressione su McIntyre e il centrone ex-Benetton a deviare le conclusioni avversarie e a trovare due canestri nel traffico. Roma parte con un favoloso 11/11 da due, e resta meritatamente in gara fino alla schiacciata del 29-31 di Ukic in contropiede. Thornton suona la sveglia con una tripla pazzesca dai sette metri allo scadere dei 24" (34-34), e il suo richiamo viene seguito da Ress e McIntyre (47-39), con Kaukenas a bucare a ripetizione la difesa giallorossa in penetrazione. All'intervallo Siena guida 49-40.
Nei primi minuti della ripresa Hawkins si erge ad assoluto protagonista difensivo e offensivo lanciando la rimonta romana fino al 54-51. Siena ha problemi di falli nel reparto lunghi e Pianigiani è costretto a schierare un quintetto piccolo con Sato da 4 e Lavrinovic da centro. Il centrafricano regge a meraviglia sotto canestro e la Montepaschi può sfruttare la maggiore mobilità del quintetto per innescare a ripetizione Kaukenas: la mano del lituano non trema mai e sono suoi i 7 punti consecutivi che riaprono la strada senese (67-59), ma le pennellate di Ukic e i piazzati di De La Fuente tengono Roma in partita anche quando Hawkins si prende qualche minuto di pausa obbligata per rifiatare (77-72 al 36').
Lavrinovic e Lorbek si scambiano canestri dal post-basso, ma la firma sulla partita la mette Stonerook con una tripla dai sette metri a palla ferma sulla testa di Hawkins (84-74): lo stesso Hawkins forza malamente caricando a testa bassa e ne paga le conseguenze con la tripla in transizione di Lavrinovic (87-74 ). Il PalaMensSana esplode e intona la Verbena, la prossima rivincita inizia a settembre.
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