Gare a porte chiuse? La Virtus chiede lo stop del campionato

Domenica si è giocata l'ultima giornata con pubblico contingentato sugli spalti. Stando alle direttive del nuovo Dpcm, il campionato di Serie A di basket dovrà proseguire, almeno fino al 24 novembre, a porte chiuse. Secondo quanto riporta l'edizione odierna del Resto del Carlino, a firma Massimo Selleri, la prospettiva di un mese (o più) senza pubblico spingerà la Virtus Bologna a chiedere lo stop del campionato nel vertice straordinario della LegaBasket in programma per giovedì 30 ottobre: il danno economico derivante dall'assenza degli spettatori sarebbe troppo pesante da assorbire per molte società che si aspettavano, in realtà, un graduale aumento della capienza degli impianti nel corso della stagione.

La Virtus ha venduto 1.400 abbonamenti a inizio campionato e, sempre secondo il Resto del Carlino, potrebbe trovare un alleato nella Fortitudo Bologna: la Effe non intenderebbe disputare il derby del 22 novembre a porte chiuse e sarebbe già decisa a chiedere alla Lega il rinvio della gara.

L'eventuale sospensione del campionato sarebbe a tempo indefinito e legata all'andamento della situazione sanitaria del Paese (domenica si è verificato il primo rinvio della stagione a causa dei numerosi casi di positività riscontrati nel roster di Cantù). Se così fosse, dovrebbe cambiare anche la formula del torneo stesso, che non potrebbe più sopportare 30 giornate concentrate in un periodo di tempo più ridotto.

Resta invariato, al momento, il calendario di Eurocup, dove la Virtus occupa il primo posto nel Gruppo C. La squadra di Sasha Djordjevic è partita in mattinata per Anversa per affrontare l'ultima gara d'andata della fase a gironi, ma dovrà comunque disputare le prossime partite interne a porte chiuse.