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Basket, Serie A: Brescia rimonta Pesaro e fa 12 vittorie in fila! Successi anche per Venezia e Cremona

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Aggiornato 28/03/2022 alle 11:50 GMT+2

BASKET, SERIE A - Napoli spezza una lunga striscia negativa superando Brindisi 79-69, Venezia si rilancia in zona playoff piegando Tortona 69-61. Successo prezioso anche di Cremona che batte 74-67 Treviso e aggancia la Fortitudo Bologna, ko 85-79 a Sassari. Colpo esterno di Brescia che passa 88-83 a Pesaro in rimonta e fa 12 vittorie in fila. Nel posticipo Trento piega Trieste 75-74.

John Petrucelli a segno nella gara tra Pesaro e Brescia, Serie A 2021-22

Credit Foto Ciamillo-Castoria

GeVi Napoli – Happy Casa Brindisi 79-69

Di Davide Fumagalli. Dopo cinque sconfitte di fila, e dieci nelle ultime undici gare, rompe l'incantesimo la Gevi Napoli che batte 79-69 la Happy Casa Brindisi nella 24esima giornata di Serie A e torna a sorridere davanti al pubblico del PalaBarbuto. Primo successo per il nuovo allenatore Maurizio Buscaglia che permette alla formazione partenopea di salire a 18 punti e restare lontana dalla zona retrocessione dove ci sono Fortitudo Bologna e Cremona. Un brutto stop invece per la formazione di Frank Vitucci che, priva di Alessandro Gentile, è costretta a rincorrere per tutta la ripresa e nel finale riesce almeno a difendere il +14 dell'andata: la Happy Casa resta ferma a 22 punti, comunque in zona playoff, anche se i segnali non sono incoraggianti. Non basta agli ospiti la gara da 18 punti di D'Angelo Harrison e quella da 14 con 7 rimbalzi di Nick Perkins: pesano il 36% al tiro dal campo e l'11 su 19 ai liberi. Per Napoli i trascinatori sono Parks e Rich, 22 e 20 punti, più la doppia doppia da 11 e 10 rimbalzi di McDuffie, mentre va sottolineata la gara di Andrea Zerini, 11 punti e 9 rimbalzi in 25'.
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Zerini ruba palla e poi segna sull'invito di Parks

La partita del PalaBarbuto vede una buona partenza di Brindisi, con le giocata di D'Angelo Harrison e di Redivo gli ospiti toccano il +6 sul 22-16, poi alla prima pausa il tabellone dice 22-18. Nel secondo quarto però Napoli risponde, le seconde linee della Happy Casa faticano contro l'atletismo dei padroni di casa ed è Jordan Parks a suonare la carica, poirtando i suoi fino al +4 sul 31-27. Da lì inizia un botta e risposta, Brindisi si affida alle bombe di Clark e Redivo, ma l'ultimo squillo del primo tempo è di Zerini che dà il 39-38 ai suoi con cui si torna negli spogliatoi.
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Jordan Parks show con la schiacciata in campo aperto

Nella ripresa il solo Harrison prova a tenere in piedi Brindisi, viceversa Napoli sembra avere più benzina, anche per la grande spinta del pubblico. Velicka e Rich firmano il +6, poi Zerini e Parks costruiscono una bella azione di contropiede per il +9, e ancora Parks dall'arco mette la bomba del 59-48. La Gevi prova la fuga, Marini insacca la tripla del +14 e al 30' è 64-51. L'ultimo periodo è di fatto in mano ai padroni di casa, Brindisi riesce ad avvicinarsi al massimo a -10 col solito Harrison, ma la Gevi risponde con un break di 7-0 firmato da Rich, Lombardi e Vitali, vola a +17 (79-62) e chiude il discorso a 2' dal termine. A quel punto Napoli spegne il motore e la Happy Casa ne approfitta per limitare i danni fino al -10, soprattutto riesce a salvare il +14 dell'andata.
  • Napoli: Zerini 11, McDuffie 11, Vitali L. 2, Velicka 2, Parks 22, Marini 6, Uglietti, Lombardi 4, Rich 20, Totè ne. All. Buscaglia.
  • Brindisi: Harrison 18, Perkins 14, Redivo 10, Udom 8, Gaspardo 8, Clark 4, Visconti 3, De Zeeuw 2, Adrian 1, Zanelli 1, Antonaci ne, De Donno ne. All. Vitucci.
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Highlights: Napoli-Brindisi 79-69

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Umana Reyer Venezia – Bertram Derthona Tortona 69-61

Di Daniele Fantini. Le due settimane tremende sono alle spalle. Dopo quattro ko esterni consecutivi tra Eurocup e campionato, la Reyer ritrova il calore del Taliercio e riprende la risalita in classifica in uno scontro diretto dal retrogusto playoff: ora c'è una sola vittoria a separare Venezia e Tortona, all'interno di uno scacchiere che resta sempre molto serrato dalla terza posizione in giù.
La partenza a rilento, imbrigliata dalla zona 2-3 con quintettone fisico schierata da coach Marco Ramondino, sembra riportare ai fantasmi di Lubiana. Invece, la Reyer trova energia dalla panchina e, dopo un primo tempo a punteggio bassissimo (28-26), piazza un parzialone di 28-13 nel terzo periodo per lanciarsi sul +17. Tortona rientra fino al -3 con una fiammata di JP Macura, devastante nell'ultimo quarto, ma un paio di tiri liberi, il rientro di Mitchell Watt e tre forzature dello stesso JP, ormai trasformatosi in "one-man band", permettono a Venezia di riallungare le mani sulla partita nel finale.
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L'arte di sbucare dal nulla: tap-in di Andrea De Nicolao

Jeff Brooks suona la carica con la sua miglior prestazione stagionale, in nettissima controtendenza con l'appassimento delle ultime partite. L'ex-Olimpia piazza 16 punti (season-high pareggiato) con 4 rimbalzi e 7/10 al tiro, mostrando una fiducia nei propri mezzi sorprendente per un giocatore che sembrava invischiato in un vortice molto negativo. Julyan Stone (8) gli fa da grande spalla dalla panchina, cambiando l'aspetto emotivo della squadra nel secondo periodo e sparando due bombe consecutive spacca-gambe per coronare il break da +17. Ma il vero asse portante che scardina la difesa bianconera al rientro degli spogliatoi si fonda su Jordan Theodore (8 punti, 10 assist) e Mitchell Watt (12+7 rimbalzi). Le loro giocate a due, orchestrate con tempi e spazi perfetti contro un Tyler Cain in difficoltà, aprono varchi continui in cui può infilarsi anche Stefano Tonut, in doppia cifra (10) nonostante un colpo duro subìto al capo in avvio.
Tortona, priva di un equilibratore importante dalla panchina come Ariel Filloy, vede spezzata una mini-striscia di due gare consecutive, affossata da tre periodi di enorme sofferenza contro l'ottima organizzazione della difesa orogranata (soltanto 39 punti all'ultimo riposo). Con qualche sprazzo classico di 3-2 match-up, la Reyer copre ogni spazio togliendo punti di riferimento, annebbiando rapidamente Tyler Cain, e tenendo sotto controllo per lungo tempo JP Macura, utilizzato come guastatore della panchina. L'esplosione di JP, balzato a quota 22 finali con un exploit da campione nel quarto periodo, non trova secondi violini pronti ad accompagnarlo. Chris Wright si perde in un pomeriggio di basso livello (2/16 al tiro), Mike Daum sembra risentire ancora delle difficoltà per la maschera al volto (soltanto 7 punti in 24 minuti) e Jamar Sanders si fa notare soltanto per un paio di piazzati dal perimetro.
  • Venezia: Theodore 8, Tonut 10, Sanders 2, Mazzola 2, Watt 12; Stone 8, Bramos 5, Daye 1, De Nicolao 5, Brooks 16. N.e.: Cerella, Morena. All.: De Raffaele.
  • Tortona: Wright 6, Sanders 5, Severini 6, Daum 7, Cain 6; Cannon 3, Tavernelli 2, Mascolo 4, Macura 22. N.e.: Mortellaro, Rota. All.: Ramondino.
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Highlights: Reyer Venezia-Tortona 69-61

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Banco di Sardegna Sassari – Fortitudo Kigili Bologna 85-79

Di Marco Arcari. Dopo due k.o. di fila, la Dinamo di coach Piero Bucchi riassapora il dolce gusto della vittoria e lo fa rimontando una Fortitudo che getta il cuore oltre l’ostacolo, ma non riesce a tenere costante il rendimento per tutti e 40 i minuti di partita. L’Aquila, seppur priva di Robin Benzing, Gabriele Procida e Stefano Mancinelli – ma con l’esordio stagionale, finalmente, di Matteo Fantinelli! – lotta alla pari per tre quarti, sorretta dal grande lavoro dei lunghi e da ottime percentuali al tiro. Geoffrey Groselle e Vassilis Charalampopoulos partono infatti benissimo, col greco che realizza 12 punti nel 1° quarto e trascina la Effe al +8 (19-27). La risposta del Banco di Sardegna non si fa però attendere, con Filip Kruslin assoluto protagonista: il tiratore infila infatti 14 punti nel periodo successivo, facendo malissimo alla difesa ospite da oltre l’arco dei 6.75, e soltanto le giocate di Pietro Aradori, unite a quelle ormai costanti dei lunghi, permettono alla squadra di coach Martino di chiudere in vantaggio anche il 1° tempo (47-54).
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Diop-Bendzius: ecco le schiacciate per la rimonta di Sassari

Il 3° quarto è però quello della svolta. La Kigili inanella una serie incredibile di palle perse (a fine gara saranno 18, contro una media stagionale a gara di 10), mentre l’intensità difensiva dei padroni di casa aumenta in maniera esponenziale. Miro Bilan, apparso fino a quel punto un corpo estraneo nel sistema sassarese, comincia a fare la differenza con ottimi giochi a due con gli esterni, ma è l’intensità di Ousmane Diop e del solito Kruslin a trascinare la Dinamo fino alla rimonta e al sorpasso in chiusura di frazione (68-67). Nonostante le difficoltà a rimbalzo, i padroni di casa riescono ad allungare grazie ai pick&roll in cui Stefano Gentile è perfetto quale handler e passatore, mentre Bilan è terminale offensivo di riferimento. Aradori s’inventa giocate meravigliose per tenere vive le speranze di successo, ma nei possessi finali alla Fortitudo manca la lucidità necessaria per punire le disattenzioni difensive degli avversari. Dalla lunetta è ancora la coppia Bilan-Gentile a firmare i liberi che sigillano la vittoria biancoblù e rilanciano le quotazioni di Sassari in ottica Playoff. Doppia-doppia da 16 punti e 12 rimbalzi per Bilan, 19 punti per Kruslin.
  • Sassari: Bilan 16, Logan 9, Robinson 12, Kruslin 19, Gandini n.e., Devecchi, Treier, Chessa n.e., Burnell, Bendzius 14, Gentile 5, Diop 10. All. Bucchi.
  • Bologna: Frazer 15, Manna n.e., Aradori 18, Durham 4, Mingotti n.e., Zedda n.e., Benzing n.e., Feldeine 10, Fantinelli, Charalampopoulos 15, Groselle 16, Borra 1. All. Martino.
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Highlights: Sassari-Fortitudo Bologna 85-79

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Vanoli Cremona – Nutribullet Treviso 74-67

Di Davide Fumagalli. Vittoria importantissima per la Vanoli Cremona che supera 74-67 la Nutribullet Treviso, centra il settimo successo del suo campionato e aggancia a 14 punti la Fortitudo Bologna, entrambe ultime e a -4 dalla zona salvezza dove c'è, fra le altre, proprio la formazione biancoblu veneta. Un risultato dal retrogusto amaro perchè coach Paolo Galbiati perde sia Peppe Poeta per un problema muscolare alla gamba, che Andrea Pecchia, uscito in barella a 5' dalla fine a causa di una distorsione al ginocchio sinistro mentre rientrava in difesa, un episodio che non lascia ben sperare in attesa degli esami di routine. Per quanto riguarda la gara, determinante Jamuni McNeace con 17 punti, un solo errore al tiro e 7 rimbalzi, Spagnolo e Pecchia chiudono con 12 punti, Tinkle e l'ultimo arrivato Juskevicius ne aggiungono 10, più altri 7 diu Cournooh che firma il canestro del definitivo sorpasso sul 69-67. Un passo indietro invece per Treviso che, senza Sims, deve incassare un nuovo ko dopo il successo di sabato scorso con Trento: il migliore è Bortolani con 15 punti e 7 rimbalzi mentre Imbrò e Jones ne aggiungono 12 a testa.
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Jamuni McNeace va fino in fondo per la schiacciata

Al PalaRadi va in scena una sfida sempre equilibrata, il primo periodo si chiude sul 17-13 per Cremona, poi nel secondo periodo Imbrò e Bortolani mettono davanti Treviso, e all'intervallo è 36-34 con la penetrazione a fil di sirena di Russell. In avvio di secondo tempo la Nutribullet scappa fino a +8 sul 42-34 coi canestri di Jones e Sokolowski, la Vanoli però risponde con le triple di Pecchia e Tinkle, Spagnolo impatta, poi di nuovo Pecchia, McNeace e Juskevicius mandano i padroni di casa sul +5, 56-51. Al 30' il tabellone dice 56-53, con l'equilibrio che regna sovrano.
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Aaron Jones va in cielo e completa due alley-oop per Treviso

Nel quarto periodo la Vanoli sembra averne di più, la squadra di Galbiati arriva fino a +8 sul 61-53 con una bomba di Spagnolo e ancora Juskevicius, ma la Nutribullet non ci sta, rimonta e pareggia sul 61-61 a 5' dalla fine. Lì cala il gelo sul PalaRadi perchè Pecchia si fa male e esce in barella fra gli applausi di tutti, avversari compresi. L'episodio dà ancora più motivazioni a Cremona che torna a +4 con le giocate di un dominante McNeace, poi è Cournooh a segnare in penetrazione il 69-67. Subito dopo Treviso non risponde, molla anche in difesa e Spagnolo va al ferro per il comodo 71-67. La Nutribullet a quel punto va in tilt, non trova più la via del canestro e così la Vanoli chiude il discorso coi liberi di McNeace e Cournhoo per il 74-67 finale.
  • Cremona: Dime 2, McNeace 17, Zacchigna, Pecchia 12, Poeta 4, Spagnolo 12, Vecchiola, Errica ne, Kohs, Tinkle 10, Cournooh 7, Juskevicius 10. All. Galbiati.
  • Treviso: Jurkatamm ne, Russell 4, Vettori ne, Bortolani 15, Imbrò 12, Chillo 10, Sokolowski 5, Dimsa 5, Jones 12, Akele 4. All. Menetti.
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Highlights: Cremona-Treviso 74-67

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Carpegna Prosciutto Pesaro – Germani Brescia 83-88

Di Davide Fumagalli. La Germani Brescia non si ferma più e centra la 12esima vittoria di fila sbancando la Vitrifrigo Arena: 88-83 sulla Carpegna Prosciutto Pesaro in rimonta da -16 e successo numero 16 in stagione per 32 punti, validi per un terzo porto assolutamente blindato. La truppa di Alessandro Magro, reduce da una settimana difficile con svariati giocatori acciaccati, sembra cedere di schianto nel terzo periodo e invece costruisce un clamoroso parziale di 17-0 a cavallo degli ultimi due quarti e la spunta in volata coi canestri di Della Valle, 19 punti, Petrucelli, 16, e di capitan Moss, 8 punti ma pesantissimi; preziosi anche gli 11 di Naz Mitrou-Long e i 13 di Burns, uscito anzitempo per una distorsione alla caviglia dopo che la Leonessa aveva già perso Cobbins per un problema al piede. Occasione sprecata invece per la Pesaro di Luca Banchi, maestro di Magro dai tempi di Siena, che si inceppa sul più bello: una volta a +16 la Carpegna Prosciutto va in tilt, non segna per quasi sette minuti e concede il fianco alla Leonessa che si prende la partita. Gli adriatici, fermi a 18 punti, a +4 su Cremona e Fortitudo Bologna, hanno 13 punti da Delfino e 11 a testa di Sanford e Lamb, mentre il migliore è Tyrique Jones con 20 punti e 10 rimbalzi.
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Della Valle, Moss e Petrucelli coi canestri decisivi per Brescia

Match spettacolare e ad alto punteggio nel primo quarto, Brescia risponde colpo su colpo ad una Pesaro ispirata, Delfino e Lamb replicano alle triple di Della Valle e Petrucelli, e alla prima pausa è 28-23 per i padroni di casa nonostante "ADV" sia già a quota 15. Nel secondo periodo la Carpegna Prosciuto aumenta la fisicità, Zanotti e Sanford mostrano i muscoli, arriva il +9 sul 35-26, poi il margine si dilata a 12 punti per la bomba di Moretti e un canestro di Demetrio: 47-35. La Germani sbanda, Moss segna dall'arco, e all'intervallo è -10 sul 48-38.
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Mareks Mejeris arriva a rimorchio e si porta a casa il ferro

La ripresa si apre con 4 punti in fila di Burns che portano Brescia a -6, ma Pesaro non resta a guardare, rimette il piede sul gas e con Jones, Moretti e Mejeris dilaga fino a +16 sul 58-42. La Leonessa sembra vicina a chiudere la sua striscia, ci sono palle perse e un po' di nervosismo, ma dopo la bomba del +14 di Lamb arriva un 10-0 firmato da Burns e dalle triple di Petrucelli e Gabriel per il -4 di fine terzo periodo, 64-60. Nel quarto quarto prosegue il digiuno della Carpegna Prosciutto mentre Brescia rimonta in maniera impetuosa: sono Laquintana e Moss a firmare i canestri del sorpasso sul 67-64 e poi, dopo un guizzo di Pesaro con Sanford e Moretti, ci pensano Moore in schiacciata e Mitrou-Long con la tripla a fare 74-70. Il finale è bellissimo, Jones non ci sta ma dall'altra parte Petrucelli, Moss e Della Valle fanno le giocate decisive per l'85-80: la tripla di Amedeo dell'81-76 e il suo unico canestro della ripresa. A chiudere il discorso ci pensano ancora Petrucelli e poi Laquintana coi liberi del definitivo 88-83.
  • Pesaro: Mejeris 8, Moretti 10, Tambone 5, Stazzonelli, Lamb 11, Zanotti 3, Sanford 11, Demetrio 2, Delfino 13, Jones 20. All. Banchi.
  • Brescia: Gabriel 9, Moore 4, Mitrou-Long 11, Petrucelli 16, Della Valle 19, Eboua, Parrillo ne, Cobbins, Biatcha ne, Burns 13, Laquintana 8, Moss 8. All. Magro.
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Highlights: Pesaro-Brescia 83-88

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Dolomiti Energia Trentino – Allianz Trieste 75-74

Di Marco Arcari. Dopo 1 vittoria nelle ultime 18 partite (EuroCup inclusa) e un'astinenza in Serie A di quasi tre mesi, la Dolomiti Energia Trentino ritrova il successo al termine di una partita a tratti incredibile e sicuramente combattuta contro Trieste. Diego Flaccadori (23 punti) e il 20/29 a cronometro fermo garantiscono infatti il successo ai bianconeri, che agganciano in classifica proprio l'Allianz. Partita che inizia a ritmi forsennati, con Adrian Banks (12 punti nel 1° quarto, 22 alla fine) a regalare perle in attacco e ingaggiare un bel duello a distanza ravvicinata con lo stesso Flaccadori. Già la frazione iniziale fa però capire quale sarà il punto debole della squadra di coach Ciani: le palle perse. Complici le 5 dei primi 10' di gara, Trieste non riesce infatti ad andare oltre il 22-26 nonostante un ottimo 10/16 dal campo. L'Aquila si riorganizza difensivamente, trovando in Desonta Bradford e Jordan Caroline i giocatori capaci di coadiuvare al meglio Flaccadori per la rimonta, ma nel 2° quarto beneficia anche del buon impatto di Luca Conti e resta comunque in scia agli ospiti.
La ripresa si apre invece con una serie incredibile di errori al tiro (5/19 dal campo per Trento nel 3° quarto) dei padroni di casa, che si aggrappano così alle triple di un redivivo Cameron Reynolds. L'Allianz riscappa così sul +11, ma non riesce poi a gestire questo vantaggio a causa di vari fattori e così la squadra di coach Molin rientra completamente in partita, sfruttando ancora l'intensità del duo Bradford-Caroline (58-61 al 30'). Nella frazione conclusiva, oltre ai tiri liberi, la differenza la fanno le scelte offensive. Corey Davis è fenomenale nel punto a punto che si sviluppa tra le due squadre, ma gli ultimi possessi alabardati non lo vedono protagonista. Flaccadori attrae allora a sé questo posticipo (10 punti nel 4° quarto) con penetrazioni intelligenti nel momento in cui la difesa ospite ha già esaurito il bonus e firma dalla lunetta il vantaggio definitivo (75-74). Coach Ciani chiama infatti timeout e disegna lo schema con 18'' ancora da giocare, ma i suoi cestisti eseguono malissimo e la preghiera di Lever, dopo un in-out da batticuore, non viene accolta dal ferro della BLM Group Arena.
  • Trento: Forray 4, Reynolds 14, Williams 8, Flaccadori 23, Bradford 9, Mezzanotte, Conti 5, Caroline 9, Ladurner, Johnson 1. All. Molin
  • Trieste: Davis 15, Banks 22, Grazulis 11, Delìa 5, Konate, Deangeli, Mian 8, Campogrande 3, Cavaliero 3, Lever 7. All. Ciani
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Highlights: Trento-Trieste 75-74

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Oltre a Della Valle e Mitrou-Long: gli artefici del terzo posto di Brescia

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