L'Olimpia Milano festeggia Santo Stefano con un primo tempo maestoso: Varese ko nel derby 96-84

Il piatto forte di Santo Stefano si trasforma in un cupcake per Milano. Senza Justin Reyes e Tariq Owens, fermato da una distorsione alla caviglia in settimana riacutizzatasi durante il riscaldamento, Varese non ha stazza e fisicità per competere sul parquet del Forum. E se a questo aggiungiamo la partenza fiammante dell'Olimpia, protagonista con il miglior quarto dell'intera stagione di LBA Serie A (36 punti segnati con 6/11 da tre), il verdetto è già scritto all'intervallo lungo. Milano torna negli spogliatoi con 57 punti segnati e un grasso +25 che trasforma i venti minuti restanti in un lungo garbage-time.

Coach Ettore Messina, tornato in panchina dopo i problemi influenzali accusati in settimana, trova una squadra rigenerata dall'epica vittoria in rimonta di venerdì sull'AS Monaco. Milano azzanna la partita in maniera famelica, sprizzando scintille offensive contro una Varese che mostra tutte le lacune della peggior difesa del campionato. Billy Baron, reduce dalle meraviglie in serie di Eurolega, tiene la mano in forno (11 punti, 3/6 da tre), Nik Melli sentenzia dal mid-range (11 con 4/4 al tiro) e Brandon Davies, ispiratissimo dopo la bella prova di venerdì e per la sfida alla sua ex-squadra, scava nel ventre molle del front-court di coach Matt Brase postando la miglior prova della stagione: 20 punti con 8/10 da due e 6 schiacciate, 8 rimbalzi, 2 stoppate, 3 assist per un rotondissimo 30 di valutazione complessivo.

Spinta da percentuali stellari al tiro, frutto di un attacco molto fluido e capace di sfruttare in campo aperto ogni singolo errore avversario, Milano balza sul 36-21 al primo riposo e continua a soffocare Varese ergendo un muro difensivo invalicabile nel secondo periodo (soltanto 11 punti subiti nel parziale). La Openjobmetis gioca una pallacanestro lontanissima dai suoi standard, sottoritmo, incapace di trovare soluzioni rapide al ferro e di ferire con il tiro pesante (solamente 3/14 nei primi venti minuti). Il divario si apre in maniera naturale quando anche Devon Hall (11) e Timothé Luwawu-Cabarrot (12) forniscono all'Olimpia altra polvere da sparo sul perimetro, e il 57-32 dell'intervallo lungo ha già deciso di fatto la partita.

L'ampio margine mostra però il suo volto più oscuro. La concentrazione dell'Olimpia precipita in tempi rapidissimi, Timothé Luwawu-Cabarrot saluta anzitempo (espulso per somma di tecnico e antisportivo), le palle perse aumentano in maniera esponenziale (21 alla fine, 5 consecutive) e Varese può griffare una reazione di orgoglio di 0-10 per rientrare fino al -15. Ma è un fuoco di paglia spento molto rapidamente da un time-out psicologico di coach Messina. Milano torna in campo riproponendo lo stesso volto dei primi venti minuti. Ispirata da un ottimo Kyle Hines (10 punti, 3/3 da due, 6 rimbalzi, 4 assist) e dalle vampate di Naz Mitrou-Long (10 dalla panchina), riapre la forbice oltre i 20 punti e può scatenare un lunghissimo garbage-time in cui Brandon Davies raccoglie gli applausi del Forum con una serie di schiacciate belluine. Varese rende meno amaro lo scarto nel finale (14-24 il parziale), trovando qualcosa anche da Jaron Johnson (12 con 4/13) e Tomas Woldetensae (8 con 2/8), i due più sottotono. Non bastano i 21 di Colbey Ross e i 19 di Willie Caruso.

Milano chiude l'anno solare mantenendo il Forum inviolato quantomeno in campionato, si porta a 10-2 in classifica e resta nella scia della Virtus Bologna capolista, in attesa dello scontro al vertice in trasferta del 2 gennaio. Varese incassa invece il terzo ko nelle ultime partite e scivola al quinto posto con un bilancio di 7-5, accoppiata con Trento.