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Milano vince gara 5 con l'asse Shields-Melli e l'X-Factor Voigtmann, la Virtus Bologna è senza Shengelia e Teodosic

Davide Fumagalli

Pubblicato 20/06/2023 alle 12:30 GMT+2

SERIE A - Il quinto episodio della serie tra Olimpia Milano e Virtus Bologna ricalca un po' gara 2 ma la squadra di Messina è brava a chiudere il discorso senza rischi grazie ai pilastri Shields e Melli, all'arma tattica Voigtmann e all'impatto di Biligha. La Segafredo invece ha solo Belinelli mentre sono letteralmente assenti sia Teodosic, sia Shengelia: vitale sarà ritrovarli in gara 6.

Milano batte Bologna in gara-5, Shields MVP: gli highlights in 120''

Il fattore campo continua ad essere determinante in questa Finale Scudetto 2023 e anche gara 5 non va diversamente. In un Mediolanum Forum sold-out l'EA7 Emporio Armani Milano batte la Segafredo Virtus Bologna79-72, si porta sul 3-2 nella serie e si conquista il primo match point Scudetto con gara 6 in programma mercoledì sera in Emilia (ore 20.30 sui canali Warner Bros Discovery). Dopo una gara 4 ricca di colpi di scena e chiusa dopo due overtime, gara 5 invece ha seguito un canovaccio chiaro con l'Olimpia praticamente sempre in testa e con la Virtus che non ha sostanzialmente mai dato l'impressione di poterla vincere, anche quando ha rimontato da -13 nel terzo periodo e poi si è portata ancora a -2 a 5' dalla sirena conclusiva.

Shields e Melli, due pilastri

Se in gara 4 la loro prova titanica non era bastata - col senno di poi è stata determinante la prematura uscita di entrambi per 5 falli -, in gara 5 invece è sufficiente per conquistare con merito la vittoria. Nik Melli stampa la seconda doppia doppia consecutiva - 12 punti e 11 rimbalzi in gara 4, 13+12 in gara 5 -, la terza nelle Finals e la quinta in carriera in A; Shavon Shields si ferma a 22 punti con 24 di valutazione, la stessa di gara 4 dove aveva dovuto fare gli straordinari con 26 e 9 rimbalzi.
Il contributo degli altri ha permesso al danese di Kansas City di arrivare lucido nel finale di partita quando servivano dei canestri importanti e lui li ha realizzati, cercando sempre di attaccare entrando nell'arco e mettendo grande pressione sulla difesa: segna 8 degli ultimi 12 punti della squadra, soprattutto i due canestri per andare a +6 che sostanzialmente mandano ko la Virtus. Per Melli invece solito grande lavoro da facilitatore e da collante nelle due metà campo, confortante per Ettore Messina che Milano abbia ri-allungato con lui in panchina negli ultimi 5'.
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Voigtmann ricama l'assist, Melli decolla per la bimane

X-Factor Voigtmann e la carta Biligha

Se uno guardasse il boxscore, potrebbe dire che Johannes Voigtmann ha fatto il "compitino": 8 punti con 0 su 2 dall'arco in 26'. Però se poi si guarda meglio, si notano 6 rimbalzi, una stoppata, 2 rubate e addirittura 5 assist, peggio solo dei 6 nella sconfitta in gara 3. Il tedescone ex CSKA continua a ripagare la fiducia del suo allenatore che in questi playoff lo ha preferito sempre a Brandon Davies: pur con quei centimetri riesce a tenere i cambi in difesa contro gli esterni mentre in attacco sta facendo vedere di poter mettere palla per terra e coinvolgere i compagni, non solo sparare in catch-and-shoot. L'azione manifesto è l'assist battuto a terra dalla lunetta per la schiacciata di Biligha, solo sotto canestro.
A proposito di Paul Biligha, il centro della nazionale è un altro che conferma l'enorme affidabilità, uno che davvero risponde sempre presente quando chiamato da coach Messina. Chiude con 4 punti senza errori al tiro, 2 rimbalzi in attacco e una stoppata in 12' di pura sostanza con 6 di valutazione. Il suo atletismo, la sua mobilità e la sua intelligenza nel far girare palla e nel bloccare si dimostrano importanti, a maggior ragione in una serata in cui Kyle Hines non riesce a contribuire evidentemente per l'infortunio alla spalla rimediato in gara 4.
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Transizione super di Milano: Biligha stoppa, Melli inchioda!

Rimbalzi e attacco bilanciato

In gara 4 a far la differenza erano state le percentuali mentre la lotta a rimbalzo era stata praticamente pari. In gara 5 invece il controllo dei tabelloni è tornato ad essere decisivo, in una serata dove le due squadre hanno concluso con percentuali sostanzialmente identiche. Milano domina con 40 rimbalzi contro 26, addirittura 12 contro 5 in quelli offensivi, segno che l'Olimpia ha avuto ben 7 extra possessi in più: 4 arrivano da Melli, 2 a testa per Biligha e Ricci, giocatori di voglia e di energia che al Forum si esaltano. Viceversa la Virtus è stata esclusa dalla battaglia sotto il canestro biancorosso e anche il fatto che il migliore in questa statistica sia Daniel Hackett con 5 rimbalzi, una guardia, indica che i lunghi non hanno avuto pochissimo impatto in termini fisici e atletici, imperdonabile in una finale.
Inoltre, una differenza importante, un aggiustamento, è arrivato a livello offensivo per l'EA7 Emporio Armani. In gara 4 41 tiri da due e 39 da tre, in gara 5 le triple tirate sono state 20 mentre le conclusioni da due 41, il doppio. Questo perchè la Virtus continua a fare un lavoro ottimo sulle guardie avversarie, impedisce delle uscite pulite dai blocchi e c'è grande aggressività soprattutto su Napier e Baron (12 punti a testa con 4-10 da tre in coppia), ma anche nei closeout su Voigtmann. E qui è uscita la bravura di Milano nell'attaccare l'area, trovare buone soluzioni dal mid-range e sfruttare lo short-roll del lungo che si pianta in lunetta dopo il blocco, e da lì può smistare la palla per i migliori ricevitori, cosa fatta bene da Melli ma anche dagli stessi Voigtmann e Biligha (19-16 il conto degli assist alla fine).

Shengelia e Teodosic assenti ingiustificati

Il successo in doppio overtime di gara 4 pareve avesse portato l'inerzia verso la Virtus, la sensazione era che Sergio Scariolo potesse avere più armi e invece in gara 5 Bologna ha annaspato per tutta la partita, sempre ad inseguire e aggrappata al solito Marco Belinelli e alle fiammate di esuberanza fisica di Hackett e Cordinier, questi due ottimi anche in difesa. Però la manovra è stata molto più farneticante e i lunghi non sono riusciti ad incidere, con Mickey e Shengelia costantemente respinti in maniera evidente da Melli e soci.
A proposito di Shengelia, il georgiano ha mostrato un body-language preoccupante, i problemi di falli non lo hanno aiutato ma sembra un po' a corto di fiato, soprattutto sta sbagliando fin troppe scelte per un giocatore del suo calibro. Se nelle prime due partite era stato uno dei pochi a salvarsi, nelle due sfide della Segafredo Arena ha mostrato segni di cedimento e in gara 5 è stato disastroso con appena 2 punti con 1 su 7 al tiro, -1 di valutazione e -9 di plus minus.
Purtroppo per la Virtus Bologna, anche Milos Teodosic non si è "presentato" ieri sera: il serbo, fondamentale nelle due vittorie casalinghe, ha fatto anche peggio della disastrosa gara 2. Ha chiuso con 0 punti in 16' con 0 su 6 da tre, 2 perse, 2 assist e -13 di plus minus, segno che con lui in campo la Segafredo è naufragata. Più che altro ha sparato a salve e si è intestardito, per questo motivo Scariolo l'ha tenuto seduto nel quarto periodo perchè quando il Mago di Valjevo è in queste serate storte, diventa abrasivo per tutta la squadra. In gara 6 servirà la miglior versione di Teodosic e di Shengelia, altrimenti per Bologna sarà durissima.
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Milano batte Bologna in gara-5, Shields MVP: gli highlights in 120''

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