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Achille Polonara pronto a tornare dopo il tumore: "La botta è stata tosta ma ora sto bene e voglio aiutare la Virtus"

Davide Fumagalli

Pubblicato 02/12/2023 alle 10:35 GMT+1

BASKET, SERIE A - Achille Polonara ha parlato a cuore aperto al podcast della Virtus Bologna del'esperienza col tumore ai testicoli e l'operazione: il rientro in campo è vicino, forse già il 10 dicembre al Forum contro Milano. "Non vedo l’ora di tornare in campo e di portare il mio contributo. È stato un periodo molto tosto ma oggi posso dire che sto bene", ha raccontato Achille.

Achille Polonara durante Virtus Bologna-Openjobmetis Varese - LBA 2023-24

Credit Foto Imago

Il peggio sembra ormai alle spalle ed è vicino il rientro in campo di Achille Polonara che in settimana ha svolto il primo allenamento coi compagni della Virtus Segafredo Bologna dopo aver scoperto il tumore ai testicoli e poi essersi sottoposto a operazione e alla chemioterapia. "Sto bene, è stato un periodo tosto ma sono felice di essere tornato nel gruppo. Si tratta del primo allenamento dopo questa situazione complicata e delicata, sono felice, dopo 2 mesi dall’operazione sto bene e sono pronto per tornare a giocare", ha raccontato Achille al podcast ufficiale del club bianconero, lui che potrebbe già tornare in campo domenica 10 dicembre nel big match del Forum contro Milano (alle ore 17.30 in chiaro su Nove e DMAX).
A 49 giorni dall’intervento chirurgico che ha rimosso una neoplasia testicolare, il mancino di Ancona ha raccontato come ha scoperto la malattia: "L’ho scoperto per un controllo antidoping dopo la finale di Supercoppa di Brescia, il risultato è arrivato il 6 ottobre con una mail dal Controllo Federale del Doping, quando dopopranzo ero nel letto con mia moglie e mia figlia. Mi sono preoccupato, in tanti anni di test antidoping non avevo mai ricevuto mail: c’era scritto che avevo un valore anomalo e dovevo dimostrare in due settimane se questo proveniva dal mio corpo o meno".
Sto bene, è stato un periodo tosto ma sono felice di essere tornato nel gruppo. Sono felice, dopo 2 mesi dall’operazione sto bene e sono pronto per tornare a giocare
Polonara ha poi spiegato di aver scoperto che si trattava della stessa patologia che colpì Francesco Acerbi, difensore dell'Inter. "Parlai col dottore della Virtus, Rizzo, che mi disse che si sarebbe mosso per scoprire di che si trattasse, ma in generale si raccomandò di non preoccuparmi. Mi sono documentato su questo valore HGC su Internet, dove ho trovato inizialmente riferimenti alla gravidanza, poi con una ricerca inerente al campo degli atleti ho trovato un articolo sul calciatore Acerbi, che ha avuto la stessa cosa e la scoprì praticamente nella stessa maniera, cioè tramite un controllo antidoping. Il Dottor Rizzo mi ha detto che saremmo dovuti andare all’Ospedale Sant’Orsola a fare un esame, e ciò che mi aspettavo, dopo aver letto l’articolo su Acerbi, era qualcosa di simile: con l’ecografia si è subito visto, infatti, il tumore. Lì per lì l’ho presa abbastanza tranquillamente: i dottori mi hanno detto che non erano a rischio né la mia vita né la mia carriera, e questo mi ha aiutato parecchio", ha detto.
Sono stati giorni difficile ma ora il peggio è passato, racconta l'ala della Nazionale: "In 32 anni non avevo mai subito nessun’operazione, mi sono dovuto invece fermare per una cosa delicata ed il fatto di dovermi sottoporre ad un intervento mi preoccupava. Dopo l’operazione ho pensato “basta, è fatta”, ma in realtà è più importante la TAC dopo, che ti dice se il tumore se ne è andato o meno. Sono stati giorni di ansia, ma adesso spero che il peggio sia passato e che possa tornare tutto come prima". In un periodo buio, importanti sono stati il ruolo della famiglia e i tanti messaggi di affetto ricevuti: "Ai miei figli non l’ho detto, sono molto piccoli e non si potevano rendere conto della problematica. Non si sono neanche resi conto di quello che ho avuto, solo negli ultimi giorni, essendomi tagliato i capelli, gli ho spiegato che non era una cosa legata alla mia volontà ma ad un problema che avevo avuto e che sarebbero ricresciuti. Il fatto che siano così piccoli è stato un vantaggio, non ho dovuto spiegare delle cose complicate che avrebbero potuto scombussolarli. I messaggi? Mi hanno scritto in tantissimi, soprattutto ragazzi che hanno avuto il mio stesso problema, che mi hanno rincuorato, rassicurandomi del fatto che tutto torna come prima e si possono avere altri figli: sono stati messaggi di grande conforto per me".
Mi hanno scritto in tantissimi, soprattutto ragazzi che hanno avuto il mio stesso problema, che mi hanno rincuorato, rassicurandomi del fatto che tutto torna come prima
Ora l'obiettivo è tornare in campo e Achille non vede l'ora, pur essendo sempre rimasto dentro la squadra: "Sono molto contento di essere qua, sin da quando ho firmato ho ricevuto tantissimo affetto da parte dei tifosi: sono carico e contento di come i ragazzi stanno andando, mi auguro di riuscire a portare prima possibile anche il mio contributo. Il mio rientro? Non vedrò l’ora, sono molto carico ma per fortuna a 32 anni ho raggiunto la consapevolezza del fatto che quando si prende la partita in questa maniera spesso si fanno brutte figure: cercherò di giocare in maniera tranquilla, come se non fossi mai stato fermo, provando a dare quello che posso".
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Spissu su Polonara: "Il tumore uno shock, per me è un fratello"

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