L'Olimpia Milano risorge sulla distanza, Reggio Emilia battuta 79-68

MEDIOLANUM FORUM DI ASSAGO (MI) - A fine primo quarto, Milano si ritrova doppiata sul tabellone. Ha più palle perse (10) che punti segnati (9). Un gioco offensivo che rasenta lo zero. E avverte, sul fondo delle orecchie, qualche fischio di disappunto fioccare dagli spalti del Forum. Le scorie della brutta sconfitta di Napoli sembrano ancora impresse a fuoco nella mente dei giocatori. Le idee sono scarse e confuse. Le mani tremolanti. Anche di fronte a un'intera settimana di pausa per il rinvio del match di Eurolega contro il Maccabi, che ha permesso alla squadra di riposare dopo le trasferte ravvicinate di Istanbul e Napoli e di preparare con calma e attenzione la partita. Perché Reggio Emilia, reduce da un avvio di stagione brillante con le due vittorie a Brindisi e su Scafati, è squadra pericolosa e profonda, pronta a candidarsi come dark-horse per la corsa ai playoff.

La scintilla che illumina le tenebre scaturisce dalla panchina. Lì, dove coach Ettore Messina ammassa ancora una quantità enorme di big-men, pronto a trasferire anche in campionato l'assetto con il triplo lungo testato in maniera positiva contro il Fenerbahçe. Stefano Tonut, top-scorer con 16 punti, suona la sveglia su entrambe le metacampo, alzando i toni difensivi dopo il blando approccio collettivo. Ismael Kamagate (7+5 rimbalzi) lo segue a ruota, mostrando per la prima volta le qualità che lo hanno reso uno dei talenti più preziosi della scorsa Eurocup.

Rianimata dalla sua second-unit, l'Olimpia recupera fluidità e fiducia offensiva. Segna 25 punti nel solo secondo quarto. 51 nei due periodi centrali. E abbassa con prepotenza la saracinesca difensiva. La Reggiana arrembante dei primi dieci minuti sfiorisce con il primo intervallo, smarrendosi in un'infinita serie di azioni mal costruite e tiri a bassa percentuale. Ora è la UnaHotels ad ammassare palle perse (14 alla fine) e a far risuonare con sinistra costanza i ferri del Forum (6/30 da tre punti). Ne esce un secondo quarto da 9 punti segnati. 27, in totale, nei due periodi centrali. Dove l'Olimpia, sgasando con la quinta marcia innestata, allunga sul +15 dandosi la possibilità di gestire il grosso vantaggio nel finale.

Nikola Mirotic, già proiettato al doppio turno di fuoco che vedrà Milano affrontare le due finaliste della scorsa Eurolega tra martedì e giovedì, gioca una partita cheta (12+4 rimbalzi in 28 minuti). E allora, arrivano in soccorso i muscoli di Alex Poythress (14 senza errori al tiro), elettrico nella ripresa dopo un avvio sottotono, e i guizzi di Kevin Pangos (12+4 assist), tornato improvvisamente a dare segnali positivi di crescita tecnica e mentale. Ma la totale mancanza di reazione della UnaHotels, piattissima anche sul piano emotivo quando l'Olimpia costruisce il break decisivo di 17-0 nel secondo quarto, fa passare in secondo piano un'altra serata opaca di Shavon Shields, fermo a 8 punti con 1/7 dal campo.

Reggio perde presto la leadership dei suoi punti di riferimento principali. Langston Galloway fa a cornate con i ferri di Assago (11 punti ma 3/13). Jamar Smith disputa una partita impalpabile per un giocatore del suo livello tecnico (6 con 2/6). Kevin Hervey e Darion Atkins scompaiono dopo un primo quarto d'ora promettente, affogando sotto il peso e l'esperienza del front-court avversario. Resta in vaga linea di galleggiamento il solo Briante Weber (16), ma la nettissima involuzione collettiva, anche quando Milano rallenta vistosamente limitandosi a una scialba amministrazione controllata nel finale, apre qualche dubbio nella mente di coach Priftis.

La UnaHotels tornerà in campo sabato 21 ottobre in trasferta al PalaRadi contro la Vanoli Cremona (LIVE su Eurosport 2 e discovery+ alle 20.30). Milano sarà invece di scena a Casale Monferrato nel big-match della quarta giornata contro la Bertram Derthona Tortona, LIVE in chiaro su DMAX domenica 22 ottobre alle 18.15.