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Marco Belinelli e i vecchietti terribili: solo LeBron James segna più del capitano della Virtus Bologna

Davide Fumagalli

Pubblicato 25/03/2024 alle 10:57 GMT+1

BASKET, SERIE A - Marco Belinelli sta giocando una delle sue migliori stagioni in carriera e a 38 anni il capitano della Virtus Bologna è ancora tra i migliori in Italia e in Europa. Fra i "vecchietti", solo l'alieno LeBron James segna di più a gara dell'ex Spurs che al Corriere di Bologna si è raccontato: "Non basta il talento se non lo alleni. Il mio tiro non è sempre stato così".

Belinelli è magico! Due triple ammazzagambe in 18 secondi!

Continua a stupire la stagione di Marco Belinelli che, a 38 anni, si conferma un giocatore indispensabile per le sorti della Virtus Bologna, lui che è il capitano. La guardia di San Giovanni in Persiceto, nato il 25 marzo 1986, viaggia a 14.2 punti di media in Serie A in circa 21' di utilizzo, e sale addirittura a 14.2 in Eurolega, numeri che nessuno avvicina a quell'età nel Vecchio Continente, visto che oltre a Marco solo Milos Teodosic e Nando De Colo vanno in doppia cifra di media a 37 anni (classe 1987). C'è soltanto un giocatore che fa meglio ed è LeBron James che, a 39 anni compiuti, supera i 25 punti a gara coi Los Angeles Lakers in NBA, ma stando sul parquet 35' di media.
La cosa che impressiona di Belinelli, reduce da 17 punti con 5 triple nella vittoria contro Milano, e da 21 con altre 5 bombe nella sconfitta in volata a Sassari, è che sta tenendo la terza miglior media punti in carriera, seconda solo ai 15 del 2020-21 (in appena 17 partite), e ai 16 punti di media del 2006-07 con la Fortitudo Bologna, l'ultimo anno in Italia prima di andare al Draft e poi in NBA. In America non è mai arrivato a queste cifre: il top lo ha raggiunto nelle 28 gare coi 76ers per chiudere la stagione 2017-18, 13.6 di media in 26'.
NomeData di nascitaPuntiMinutiSquadra
LeBron James30-12-198425.335Lakers (NBA)
Marco Belinelli25-3-198614.223Virtus Bologna
Nando De Colo23-6-198712.421ASVEL Villeurbane
Milos Teodosic19-3-19871021Stella Rossa
Chris Paul6-5-19859.327Warriors (NBA)
Lo stesso discorso vale per la percentuale dall'arco, specialità di cui è un professore assoluto: il 40% su 7.5 triple tentate (massimi in maglia Virtus mentre 7.5 triple tentate è career high) non tirava così bene dal 05-06 con la Fortitudo, 42% su 6.5 tentativi. Leggermente meglio ha fatto in NBA, con volumi e responsabilità differenti: ha tirato col 43% nel 13-14 con gli Spurs (l'anno del titolo e della gara di tiro vinta all'All Star Game, ma su 3.7 tentativi) e col 41.4% nel 2010-11 con i New Orleans Hornets (ma su 4 tentativi).
StagioneSquadraPunti% da treMinuti
2006-07Fortitudo Bologna163331
2020-21Virtus Bologna15.134.223
2023-24Virtus Bologna14.240.221
2017-18Philadelphia 76ers13.638.523
Con l'addio improvviso di David Logan, Marco Belinelli è il secondo giocatore più vecchio della Serie A dopo Toto Forray di Trento per appena 5 giorni (l'italo-argentino è nato il 20 marzo 1985, Beli il 25, ndr), poi ci sono Bryant Dunston e Andrea Cinciarini, loro pure classe 1986 ma nati a maggio e a giugno. Nulla a che vedere con l'alieno LeBron James, nato il 30 dicembre 1984 e che, oltre ai 25 punti, sta viaggiando lui pure col 41% da tre, nettamente la migliore in carriera (su 5.4 tentativi).
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Il morso di Belinelli: tripla decisiva e Virtus in finale

Il segreto di Belinelli? L'allenamento

Lo stesso Marco ha parlato dei suoi segreti, della sua longevità e dell'efficacia del suo tiro al Corriere di Bologna. "Non basta il talento se non lo alleni . Il mio tiro non è sempre stato così, ci ho lavorato tanto non per perfezionarlo ma per renderlo funzionale", racconta. Poi approfondisce: "Il lavoro fatto nei primi due anni, quando giocavo poco e mi sono impegnato ad allenarmi sul mio gioco, ancora me lo porto dietro. In NBA si migliora: Tony Parker non tirava così e Leonard non era quel fenomeno, solo per rimanere a due casi che ho visto da vicino".
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Marco Belinelli glaciale: tripla con fallo che decide la partita

Belinelli fa anche i nomi di due allenatori determinanti, Ron Adams e Marco Sanguettoli, il suo guru dalle giovanili: "Il momento più importante è stato a Chicago con Ron Adams, uno degli assistenti. Si è accorto che avrei potuto avere percentuali migliori senza abusare del tiro cadendo all’indietro, abbiamo lavorato tantissimo sul polso per avere un movimento perfetto che si trova solo con la ripetizione. Sanguettoli? Lavoriamo su tutto, tiro, gioco di piedi, mano destra, mano sinistra. Esercizi di ogni tipo, anche con una scopa per migliorare la parabola".
Infine Belinelli spiega i tiri fuori equilibrio e il modello Ginobili: "C’è un lavoro dietro, non mi sveglio la mattina e decido di tirare così perché penso di essere Jordan o Kobe. Il mio gioco sui blocchi ha come modello Ginobili, è sempre stato un esempio da seguire. Io non sto mai fermo sul campo, una cosa che magari i giovani non percepiscono mettendosi in un angolo e aspettando lo scarico per tirare".
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Verso Milano-Virtus, Ettore Messina: "Impressionato da Belinelli"

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