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Walter De Raffaele a Basket Zone: "Tortona ha entusiasmo e ambizione. L'addio a Venezia? C'è un po' di amaro in bocca"

Giulia Cicchinè

Pubblicato 04/03/2024 alle 19:58 GMT+1

BASKET, SERIE A - Walter de Raffaele torna in pista a Tortona, in una squadra che nella seconda parte di stagione 2023-24 ha bisogno di una svolta. Di questa sua nuova esperienza ne parla a Basket Zone; un viaggio che parte da Livorno, dal Walter giocatore fino ad arrivare appunto a Tortona, al De Raffaele Coach, con passaggi obbligati anche a Venezia, e al futuro in panchina e non.

De Raffaele a Basket Zone: "Per vincere servono equilibrio e tempo"

A Tortona serviva un cambio di marcia, a Walter De Raffaele una panchina. Le storie nascono anche così, e quando due realtà si trovano con obiettivi comuni, succedono grandi cose, Walter De Raffaele è arrivato “da poco” sulla panchina della Bertram Derthona eppure sembra già vedersi la sua mano, con un gioco diverso e di sicuro efficace. Lo abbiamo intervistato a Basket Zone per farci raccontare in che cosa consiste il suo cambiamento nella Bertram e, a meno di 10 giornate dal termine della regular season, dove può arrivare questa squadra?
Di Tortona mi ha colpito l’entusiasmo di tutte le persone che sono qui a lavorare, anche la purezza perché pur essendo una società giovane, avendo fatto così bene in poco tempo, c’è ancora quel pizzicorino di purezza nel voler scalare e crescere. Tuttavia, sono sempre passi da fare con molto equilibrio, con molta pazienza, perché si deve costruire piano piano insieme
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Walter De Raffaele

Credit Foto Getty Images

Mezzi e ambizioni per diventare una grande del campionato e non solo, quali sono le basi da mettere per fare questo salto?
Tante piccole cose, tante componenti non piccole. La prima è esattamente l'idea che deve avere il club di stare più anni ad alto livello. Cioè non è obbligatorio vincere subito, non si può vincere subito ma stare tanti anni ad alto livello vuol dire essere pronti, perché finché ci sono corazzate come Milano e Bologna si può provare a competere, ma la logica dice che fai fatica e devi essere pronto a prendere quello che può venire fuori
E a livello di gruppo squadra, come farla? Come costruirla?
Bisogna partire da un gruppo di italiani che deve pian piano crescere, diventare un gruppo che può portare avanti la squadra e magari implementarlo con un elemento. Non dico di aggiungere tanti americani, ma magari uno o due giocatori che poi possono diventare giocatori franchigia e quindi fondamentalmente mantenere un gruppo che poi negli anni possa crescere fino a competere in Europa e in campionato. Per questo ci vuole tempo e ci vuole la consapevolezza che questo tipo di visione, questo tipo di progetto non può essere scalfito da una vittoria da una sconfitta
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Highlights: Tortona-Venezia 75-69

Tanti successi seguendo questo modello sono arrivati in laguna, alla Umana Reyer Venezia che è stata allenata per tante vittoriose stagioni proprio da De Raffaele. Eppure l’epilogo non è stato dei migliori…
Amaro in bocca? Sì. Penso di aver dato tanto e aver ricevuto tanto da Venezia, ho dato tutto me stesso e i risultati sono stati una gioia per tutti. L'epilogo certamente non mi ha reso felice, per quanto legittimo. Mi aspettavo assolutamente un po' più di credibilità all'interno di una squadra che squadra non era, però fa parte dello sport. Purtroppo lo sport è diventato business, è sempre stato forse business. Quindi lo comprendo ma non ne sono rimasto felice però alla fine poi si capisce anche da queste situazioni chi veramente è stato sincero e chi lo è stato un po' meno
Poco prima di De Raffaele, a Tortona è arrivato Colbey Ross, playmaker ex Varese e soprattutto MVP dell’ultimo campionato. Ross arriva da un sistema che si basa su numeri e statistiche: come ci si trova in questo sistema il coach?
Ho visto il lavoro fatto a Varese, sono uno che segue le statistiche, ci lavoriamo. Ma credo che i numeri siano molto di aiuto nel capire magari un giocatore, la tendenza di una squadra, però poi non perdo mai il senso pratico del campo, della situazione per quanto poi le statistiche, anche in fase di costruzione, possano aiutare nella scelta dei giocatori
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Ecco la Coppa Italia, la Generazione Vincente Napoli può fare festa

Reduci dalla Coppa Italia, competizone delle sorprese per eccellenza. Lo stesso De Raffaele è stato artefice di un capolavoro nel 2020 a Pesaro con Venezia. Squadra arrivata da 8a nel seed capace di alzare la coppa.
Nel 2023 altra sorpresa, Brescia. Nel 2024 Napoli. Queste squadre “mine vaganti” in Coppa, possono essere anche mine nella corsa scudetto?
Penso che la Coppa Italia siano quattro giorni magici e se una squadra per mille situazioni arriva a questi quattro giorni con condizione mentale-fisica, magari un pizzico di fortuna, magari un pochino meno nelle altre squadre e si può arrivare fino in fondo, perché sono tutte partite secche e nella partita secca si può provare a competere, perché magari non ci sono le stesse condizioni squadra avversaria. In una serie playoff, ancor più scudetto la vedo diversamente
Se Coach De Raffaele dovesse pensare al futuro
Sono uno che si sempre rimboccato le maniche, che ha sempre lavorato per cercare di ottenere ciò che il club gli ha chiesto e quindi confido in questa Tortona, che è una bellissima sfida. Spero ci sia la possibilità nei prossimi anni di riuscire a portare a compimento questa sfida e dare soddisfazione a chi giustamente investe in questo club
L’intervista completa di De Raffaele è su Discovery Plus e in formato podcast in tutte le piattaforme streaming.
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De Raffaele a Basket Zone: "Per vincere servono equilibrio e tempo"

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