Italia brillante anche senza Wierer: azzurre della staffetta quarte

L'Italia femminile del biathlon porta a termine una staffetta di tutto rispetto a Hochfilzen: dopo aver accarezzato il sogno di salire sul podio, si accontenta di un ragguardevole quarto posto alle spalle di squadre sulla carta nettamente più forti: Norvegia, Svezia e Francia.

Applausi dunque per Samuela Comola, Lisa Vittozzi, Beatrice Trabucchi e Rebecca Passler, che non fanno rimpiangere l'assente Dorothea Wierer e portano a casa la classica "medaglia di legno", che però ha più l'aspetto del bicchiere mezzo pieno che mezzo vuoto.

La frazione di Comola è tranquilla: Samuela usa una ricarica nella prima serie di tiri e trova lo zero nella seconda, andando a contenereil distacco a meno di 8". Le subentra Vittozzi, che è velocissima già sugli sci. Lisa arriva al primo poligono rimontando dal quarto posto della connazionale e nettamente in testa; non sbaglia e vola via, presentandosi al secondo poligono con un vantaggio cospicuo su Norvegia, Svezia e Germania. Sbaglia due volte, ma è rapidissima a ricaricare e resta davanti in scioltezza, cambiando con Trabucchi con circa 30" di vantaggio.

Il giovane inserimento della squadra è meno attrezzata sugli sci rispetto alle avversarie e viene rimontata, ma fa il suo al poligono e trova il doppio zero.

Al termine della seconda serie, l'Italia è seconda e quindi virtualmente ancora sul podio, ma le altre dietro vanno forte e Passler, l'ultima frazionista, paga dazio nel confronto con Tandrevold, Hanna Oeberg e Simon. I due errori nella prima serie non aiutano, ma chiaramente non le si può dare nessuna colpa, anzi la sua bravura è quella di restare lì, non sbagliare nell'ultimo poligono e non farsi riprendere dalla Germania.