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Wierer: "L'obiettivo è la medaglia in staffetta. 80 podi? Scoperto su Internet"

Marco Castro

Aggiornato 03/02/2024 alle 15:33 GMT+1

BIATHLON - Dorothea Wierer ha vissuto una stagione particolarmente travagliata a causa dei continui malanni, ma ora è pronta a dare battaglia ai Mondiali di Nove Mesto (7-18 febbraio). "Stare tanto sul divano è stato un trauma, ma sto tornando in forma: darò tutta me stessa" ha detto in un'intervista a Sportweek.

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La stagione del biathlon sta arrivando al suo momento clou, i Mondiali di biathlon di Nove Mesto (7-18 febbraio). Sulle nevi ceche, cercherà un guizzo Dorothea Wierer, colpita a ripetizione dai malanni in questo inverno e per questo motivo protagonista marginale della Coppa del Mondo. La 33enne di Anterselva ha svelato di aver deciso se ritirarsi o meno a fine anno, ma senza specificare la sua decisione. Questa, dunque, potrebbe anche essere l'ultima rassegna iridata a cui parteciperà la straordinaria campionessa altoatesina. Che nel frattempo ha parlato del suo momento di forma e delle sue aspettative per l'appuntamento in Repubblica Ceca in un'intervista a Sportweek.

Sulle difficoltà stagionali

"È stato un inizio di stagione complicato, ho preso quattro volte l'influenza. Sono tornata ad Anterselva, ma sugli sci ho fatto molta fatica. Sono stata tanto sul divano e per una come me, abituata a essere sempre in movimento, non è stato piacevole. Soprattutto perchè non l'ho scelto io".

Verso i Mondiali

"Ora sto meglio, sento che il fisico si sta riprendendo, pian piano sto tornando in forma. Ai Mondiali però manca poco, devo sperare quasi in un miracolo. La speranza è che io possa finalmente tornare a sentirmi come mi succede solitamente in gara, con tutte le forze in corpo e pienamente in salute".

Obiettivo

"La medaglia in staffetta. Abbiamo sempre fatto bene, speriamo di dimostrarlo anche in Repubblica Ceca".

Sui numeri

"80 podi in carriera? L'ho letto su Internet! Mi ha fatto un po' effetto, non lo nego. Anzi, è tanta roba. Quando gareggi per così tanto tempo, come è capitato a me, non ti rendi conto di quello che fai. Poi ti fermi e leggi i numeri: devo ammettere che è una bella sensazione".

Sui Mondiali dei sogni

"Anterselva 2020, a casa mia. Per me fu come un'Olimpiade, se non di più. Parlo di pressione, di aspettative, attenzione mediatica. Feci davvero bene (due ori e due argenti tra gare individuali e staffetta mista). Più passa il tempo più i ricordi si affievoliscono, quel Mondiale però sarà impossibile da dimenticare".
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