Al Milan il Berlusconi

Bene la Juventus nel primo tempo, benissimo il Milan nella ripresa. Il Trofeo Berlusconi lascia ai rossoneri un successo che non conta molto e ai bianconeri due infortuni che contano moltissimo. Mentre il Diavolo può godersi la soddisfazione di aver comunque battuto i campioni d’Italia, Capello deve infatti prendere atto dei guai di Nedved (uscito dopo nemmeno 20 minuti per una distorsione alla caviglia, Mutu al suo posto) e soprattutto di Buffon, costretto al forfait a metà ripresa per una lussazione alla spalla dopo un’uscita-kamikaze su Kakà al 55’. E anche Ibrahimovic è uscito malconcio, colpito a un polpaccio da Stam.

Sul fronte agonistico, la Juve ha messo la prima impronta sulla partita, anzi nella prima mezz'ora ha quasi ridicolizzato il Milan: sembra una questione di passo, ma la partita racconterà che era solo una questione tattica. Emerson e Vieira in mezzo, Ibrahimovic e Trezeguet davanti hanno fatto impazzire i rossoneri, affondando nei buchi lasciati dalla difesa milanista, schierata a quattro ma con Jankulovski terzino sinistro poco difensivo e Maldini quasi in stato confusionale. Già al 7' Vieira verticalizza splendidamente per Ibra, che calcia sulla faccia di Dida. Stesso movimento ma interpeti ed esito diverso al 19': Zebina chiude triangolo con Trezeguet e serve in profondità Vieira sullo scatto, il francese davanti a Dida non sbaglia.

Il Milan fatica a manovrare, cercando troppo il lancio in profondità sul legnoso Vieri e poco il possesso palla, perché Ambrosini e Gattuso danno poco in fase di costruzione. La Juve invece colpisce anche un palo al 31', con lo scatenato Ibrahimovic, che punta Maldini al limite, si sposta il pallone e calcia col sinistro sul palo esterno. Meno male per il Milan che si sveglia Kakà. Il brasiliano calcia appena fuori al 36' mentre al 39' chiama al miracolo Buffon cercando il palo lontano con un tagliente rasoterra a giro che il fenomeno juventino devia allungandosi sulla propria sinistra.

A inizio ripresa, il Milan cambia decisamente volto, con Seedorf in mezzo, Nesta per Maldini, Gilardino per Vieri e Kaladze per Jankulovski. Al 49', Gila si vede subito annullare un gol per fuorigioco. Gol che arriva al 52': è di Kakà, che chiude in area col destro un invito di Shevchenko dal fondo. Vieira in mezzo non fa più filtro e nemmeno costruisce, i cambi fanno il resto. Dalle sostituzioni guadagna sempre il Milan: entra anche Rui Costa che in mezz'ora dà spettacolo. Il portoghese prende un palo clamoroso al 74' su invito in pallonetto di Pirlo (dopo un tunnel di Rui a Giannichedda) ma la giocata più preziosa è quella che al 77' innesca in verticale Serginho: il brasiliano controlla e poi fulmina Chimenti in diagonale col sinistro. È il gol che interrompe due anni di successi della Juve nel “Berlusconi”.