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Italia, Gianluigi Donnarumma: "È stata una stagione difficile, dobbiamo ripartire. Milan? Nessun rammarico"

Luca Montanari

Pubblicato 29/05/2022 alle 14:36 GMT+2

NAZIONALE - Le parole di Gianluigi Donnarumma nella conferenza stampa prima del match contro l'Argentina mercoledì 1° giugno al Wembley, dove quasi un anno fu protagonista con l'Italia campione d'Europa.

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Una stagione di più bassi che alti, così si può definire la tanto controversa prima annata di Gigio Donnarumma al Paris Saint-Germain. Il grande protagonista che ha permesso all'Italia di vincere gli Europei ha dovuto fare a rotazione tra i pali con Keylor Navas nella squadra parigina, ma ciò non ha precluso la sua titolarità fissa in Nazionale. Ora il portiere ex-Milan classe '99 si prepara in vista delle prossime sfide con la maglia azzurra, a partire dal match amichevole contro l'Argentina, in quella che di fatto si può definire una sorta di finalissima di "Supercoppa" tra la nazionale vincitrice della Copa America e quella che ha trionfato un anno fa, proprio a Wembley. Gianluigi Donnarumma ha parlato in conferenza stampa a Coverciano.

Su Courtois, protagonista della Champions vinta dal Real Madrid

Ieri ho visto la gara e ha disputato una partita incredibile, ha tenuto in piedi il Real Madrid fino all'ultimo. Un po' di effetto mi ha fatto, potevamo esserci noi, ma purtroppo il calcio è così. Hanno vinto loro e a Courtois faccio i complimenti, ha fatto grandi interventi.

Sul futuro

Non è stato un anno facile, ma sono sempre io e lavoro sempre al massimo. Sono sempre a disposizione della squadra, dell'Italia. Non c'è alcun problema, bisogna solo ripartire e farlo al meglio.

Su Chiellini

Mancherà tutto di Giorgio, sia in campo che fuori è stato un punto di riferimento per il calcio italiano e mondiale, soprattutto per noi giovani. Ci ha dato una grande mano, vogliamo ora dargli una grande gioia. In campo mancherà, è veramente fantastico e ti dà sempre una mano, anche con una semplice parola.

La prima stagione al PSG e il Milan

Far parte di una società del genere e di una squadra del genere ti aiuta tanto, alternarsi per un portiere non è semplice ma questa stagione mi ha aiutato da tutti i punti di vista. Dopo aver vinto il titolo l'anno perfetto era lo Scudetto del Milan e gli faccio i complimenti, hanno fatto un lavoro incredibile e sono orgoglioso di loro. Se c'è rammarico? No sono contento per quanto fatto il Milan e ho scritto a tutti i miei compagni. Sono felice per quanto hanno fatto ma non c'è rammarico.
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La Nazionale

Dobbiamo ripartire e farlo dai giovani: con me ci sono tanti ragazzi su cui puntare, c'è Bastoni, Raspadori, Scamacca... Ora però bisogna ripartire, la delusione del Mondiale è ancora fresca e mercoledì dobbiamo vincere. Dobbiamo subito ripartire giocando bene e ottenendo grandi risultati. Non dobbiamo dimenticare quanto fatto all'Europeo, questo è un gruppo fantastico e ci ha fatto ottenere un risultato incredibile. Alcuni ragazzi non saranno più con noi ma noi giovani dobbiamo riportare l'Italia dove merita. Rassicurazioni non mi servono, è stato un anno difficile ma rassicurazioni non mi servono. Sono sempre stato attento a lavorare, mi sento orgoglioso sempre di essere qui e di indossare questa maglia.

Su Raiola

È stato un anno sì, complicato. Però bisogna ripartire, bisogna accettarlo e andare avanti, bisogna lavorare più di prima. Su Raiola, dico che ho avuto un rapporto incredibile ed è stata davvero una doccia fredda. Voglio ricordarlo sempre col sorriso, ha sempre voluto fare qualcosa di importante per i calciatori, ci darà una grande forza. La promessa che ho fatto a Raiola? La confesserò dopo averla mantenuta...

Le critiche

Ho le spalle larghe e riesco a gestirle, così come gestisco gli elogi. Fa parte del vostro lavoro. Sul gioco coi piedi, è normale ci siano benefici ma a volte rischi un pochino, in alcune partite rischiare tanto diventa complicato e bisogna saper gestire certe situazioni. Il ruolo è cambiato tanto, io ho avuto la fortuna di lavorarci tanto al settore giovanile del Milan e avevo già la prospettiva di giocare la palla da dietro. Sicuramente in alcuni momenti di alcune partite non bisogna rischiare così tanto, il calcio è cambiato.
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