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Lionel Messi: "Italia fuori dai Mondiali? Follia, sarebbero favoriti. Non volevo andare via da Barcellona, il Covid..."

Luca Montanari

Pubblicato 30/05/2022 alle 21:35 GMT+2

CALCIO - In una lunga intervista per TyC Sports a pochi giorni da Italia-Argentina, Lionel Messi parla dell'assenza degli Azzurri in Qatar e della sua lunga e complicata ultima stagione: dal trasferimento al PSG, al Covid e ai fischi dei tifosi per l'eliminazione dalla Champions League.

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Lionel Messi si racconta in una lunga intervista al periodico argentino TyC Sports. Archiviata con ogni probabilità la stagione più complicata della sua carriera, la prima al PSG dopo il lunghissimo ciclo con il Barcellona, il sette volte Pallone d'oro è pronto per rivestire la maglia numero 10 albiceleste e sfidare l'Italia nella sfida amichevole ribattezzata "Finalissima" tra i trionfatori della Copa America e gli Azzurri campioni d'Europa, in programma il 1° giugno. Una partita molto cara a Messi, considerate le sue origini italiane. E il primo pensiero riguarda proprio il match del Wembley: "Sarà una partita ufficiale, ci sarà in palio una coppa e vogliamo vincerla come vorranno vincerla anche loro. E' una bella prova anche per noi". Riprendiamo i passaggi più importanti delle parole di Messi.

Messi sull'Italia: "Dispiace non vederla ai Mondiali, sarebbe partita favorita"

Sono i campioni d'Europa, si fossero qualificati per i Mondiali sarebbero stati i favoriti. Sono stati sfortunati, potevano qualificarsi già nel girone quando hanno avuto la possibilità di vincere la partita prima dei play-off e alla fine, per episodi, sono rimasti fuori dal Mondiale. Sicuramente l'Italia sarebbe stata una delle candidate alla vittoria, nessuno l'avrebbe voluta incrociare al sorteggio e per tutti questi motivi sarà un bel test per noi, per continuare a crescere, a migliorare e arrivare al top alla prima partita del Mondiale.
È folle che l'Italia abbia vinto gli Europei e non sia ai Mondiali. Per quello che rappresenta nella storia dei Mondiali, è un vero peccato. Al Psg ho instaurato un ottimo rapporto con Donnarumma e soprattutto Verratti, che mi hanno aiutato moltissimo al mio arrivo, e mi dispiace davvero per loro. Chi partirà favorita a questo punto? La Francia impressiona, l'Europeo è stato per loro un brutto colpo ma al Mondiale sarà di nuovo una forte candidata.
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Sull'addio al Barcellona

Non lo avrei mai immaginato. È stata dura, un anno difficile perché ambientarsi non è stato semplice. Dopo una vita passata nello stesso posto, non è facile alla mia età trasferirsi. A Barcellona avevo tutto, ho vissuto più a Barcellona che in Argentina. E le cose stavano andando molto bene. La verità è che non avevo intenzione di cambiare nulla.

La stagione col Psg

Ho dovuto anche abituarmi a un modo di giocare diverso, con nuovi compagni di squadra. Inoltre ho iniziato la stagione in ritardo, ho avuto dei problemi al ginocchio che non mi permettevano di giocare 3-4 gare di fila. Arrivati a Natale mi sono detto: 'ok, ora cambieranno le cose, l'ambientamento è finito'. E invece mi sono preso il Covid.

Il Covid: "Mi ha danneggiato i polmoni"

La verità è che mi ha colpito molto duramente. I sintomi che ho avuto sono molto simili a quelli della maggioranza delle persone che lo hanno avuto. Molta tosse, mal di gola, febbre. Ma il calvario per me è iniziato dopo. Il Covid mi ha lasciato degli strascichi importanti: mi ha danneggiato i polmoni. Non ho potuto allenarmi, sono tornato, ho provato ad allenarmi, ma non riuscivo a correre. Per un mese e mezzo non ho potuto correre. Non ho avuto paura, ma le notizie le ascoltiamo... Ho riniziato prima di quanto avrei dovuto ed è stata una scelta sbagliata. Per provare a bruciare i tempi ho finito per farmi male, ma non ce la facevo più a restare a casa senza giocare a calcio. Poi, tornato sul campo, abbiamo perso con il Real Madrid e quella sconfitta ci ha ucciso.

L'eliminazione in Champions: "Non avevo mai ricevuto fischi prima"

La vittoria del Real Madrid ci ha ucciso. Per me e per l’intero spogliatoio, oltre che per tutta Parigi, quella competizione ci aveva dato una grande illusione e poi, per come è andata la partita, il risultato è stato un duro colpo. Non sempre vince il migliore. Il Real, senza togliere niente ai loro meriti, non è stata la squadra migliore di questa edizione eppure ha battuto tutte le contendenti. I fischi dopo l'eliminazione in Champions? Per me era una novità, non mi era mai successo a Barcellona. Ma posso capire. Avevamo grandi speranze anche noi e anche per come è andata la partita l'eliminazione è stata un duro colpo. Conosco bene il Real, sapevo che dal nulla poteva tirare fuori un gol e cambiare tutto.

Benzema prossimo Pallone d'oro?

Non penso ci siano dubbi, è chiaro che debba vincerlo lui il Pallone d'oro. Il prossimo anno sarà diverso, sono già preparato per quello che verrà, conosco il club, la città, sono un po' più a mio agio con lo spogliatoio e i miei compagni di squadra e so che sarà diverso.
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