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Il borsino dopo Monza-Milan: Pulisic e Loftus-Cheek in crescita, Leao serve più testa. Buon ingresso di Chukwueze

Lorenzo Rigamonti

Aggiornato 16/12/2023 alle 17:04 GMT+1

AMICHEVOLI - Chi sale e chi scende dopo il derby lombardo andato in scena in occasione del Trofeo Silvio Berlusconi? Stefano Pioli raccoglie buone indicazioni dal suo undici titolare, mentre Raffaele Palladino ritrova parecchie pedine risultate decisive sul sentiero della scorsa stagione.

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Prove di campionato in Monza-Milan, match valido per la prima edizione del Trofeo Silvio Berlusconi. In una serata organizzata per ricordare l'ex patron dei due club lombardi, la squadra di Pioli emerge vittoriosa dalla lotteria dei rigori. Pulisic e Colpani fissano il risultato sull'1-1 al termine dei 90', poi l'errore di Birindelli risulta decisivo nella battaglia dal dischetto. Nel Milan buoni segnali dai nuovi innesti: Pulisic, Reijnders, Loftus-Cheek e anche Chukwueze (anche se solo per 10') brillano. In ombra invece Rafa Leao. Brutto esordio in biancorosso per Danilo D'Ambrosio.
Di seguito il borsino in casa Milan e Monza, tra conferme, sorprese e delusioni. Chi sale e chi scende a meno di due settimane dall'esordio di campionato?
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Monza-Milan, Trofeo Berlusconi

Credit Foto Getty Images

Chi sale

Christian PULISIC - Partenza disordinata, poi comincia ad ingranare fino ad agguantare il primo gol in rossonero. E' proprio questo il trend che piacerà di più a Pioli: l'americano crea tanto sulla fascia, senza paura di sbagliare. L'episodio che vale il vantaggio rossonero scaturisce tutto dai suoi piedi, ed è lo stampo perfetto della sua prestazione: lo statunitense scambia con Giroud, si incunea in area, si procura il rigore, lo sbaglia, poi corregge in rete sulla respinta. Un uragano di energia e idee, da ammaestrare pazientemente col proseguire della stagione. Un approccio più propositvo e continuo rispetto a quello della sua controparte, Rafa Leao.
Ruben LOFTUS-CHEEK e Tijani REIJNDERS- Tanta quantità e qualità tra le linee. RLC più di tutti è stato una presenza costante in questa tornata prestagionale. Si inventa una manciata di incursioni interessanti, dialoga bene con Reijnders e regge meglio le lunghe distanze rispetto a qualche suo compagno. Anche l'olandese si è fatto trovare pronto, ed ora scalpita per un avvio di stagione da protagonista.
Samuel CHUKWUEZE - Pioli gli concede qualche scampolo di gara, e il nigeriano sfrutta al massimo lo spazio concessogli. Gioca 10' col piglio giusto, sprintando tra difesa e attacco, puntando l'uomo e sollecitando un paio d'azioni pericolose. I presupposti per incidere sulla partita non ci sono, ma ha già lasciato intravedere delle caratteristiche che lo renderebbero una pedina fondamentale nello scacchiere dei milanesi.
Carlos AUGUSTO - Assist perfetto per Colpani, Palladino lo riscopre come regista e tuttofare. E' lui uno dei pochi a brillare in un primo tempo attendista da parte dei brianzoli.

Chi scende

Rafa LEAO - L'unica nota veramente stonata della serata. Si scatena in un primo quarto d'ora sontuoso, poi si sfilaccia fino ad eclissarsi. Pioli lo richiama più volte, lo vorrebbe più continuo e più partecipe, ma Rafa non reagisce. Anzi, da lì nasce una serie di svarioni nei paraggi della porta difesa da Di Gregorio. Poco mordente sulle conclusioni: la condizione fisica non manca, servono solo più testa e più determinazione (specialmente col 10 sulle spalle).
Theo HERNANDEZ - Le incursioni avanzate non mancano, ma la gamba non riesce ancora a raggiungere il numero massimo di giri. Si spinge, leggermente appannato, al limite dell'area in una manciata di occasioni, ma fatica a trovare lucidità per rendersi determinante. Non corre fino in fondo nemmeno in occasione del pareggio di Colpani: incomprensione con Tomori, e il giocatore biancorosso può colpire indisturbato.
Danilo D'AMBROSIO - Esordio a freddo - è costretto a entrare in campo per rilevare l'infortunato Bettella dopo appena 20' - e doccia ancora più gelata sul primo episodio chiave. Lo sgambetto su un Pulisic smarcatissimo in area causa il rigore del vantaggio rossonero.
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D'Ambrosio è del Monza: "Galliani mi voleva già al Milan..."

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