Baggio vuole tornare

Baggio vuole tornare nel mondo del pallone. A un anno abbondante dal ritiro l'annuncio è di quelli che fa sensazione. Il divin codino, fantasista di classe amato come personaggio ma a volte discusso per il suo ruolo in mezzo al campo, aveva abbandonato le scene dopo le ultime stagioni al Brescia. Per stare lontano dai riflettori, autoesiliandosi, magari in Argentina a coltivare l'hobby della caccia.

Ma il richiamo della passione del pallone è troppo forte. E così annuncia: "Attualmente sono fuori dal mondo del calcio per una mia scelta, ma non escludo di potervi tornare tra qualche tempo. Ho già diverse proposte che sto vagliando: al momento giusto farò la scelta che ritengo più giusta".

Lo fa dal Giappone, paese in cui è talmente amato da essere protagonista di una collazione di francobolli, dove è andato come ambasciatore di buona volontà della Fao. Il numero dieci della nazionale oltre che di Fiorentina, Juventus, Milan, Inter, Bologna e Brescia non nasconde i propri interesse per il ruolo di allenatore: "Marco Van Basten è partito subito come Ct della nazionale olandese, ma in Italia la situazione è diversa e io penso che occorra un processo graduale, cominciando da una squadra di club".

Baggio quindi vuole sedersi in panchina. Proprio lì dove alcuni allenatori lo hanno confinato. Un vero e proprio ritorno.