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Moglie Enke "Era depresso"

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Pubblicato 11/11/2009 alle 19:32 GMT+1

Commovente la lettera scritta dalla moglie di Robert Enke, portiere della nazionale tedesca che nella giornata di ieri si è tolto la vita

2009 Teresa Enke

Credit Foto dpa

Il portiere della nazionale tedesca Robert Enke (32 anni), che si è buttato ieri sotto un treno vicino a Hannover, soffriva da anni di una severa depressione. Lo hanno riferito oggi ad Hannover la moglie Teresa e il suo medico curante Valentin Markser. In un'altra conferenza stampa a Bonn la federcalcio tedesca ha annunciato la cancellazione dell'incontro contro il Cile in programma sabato a Colonia.
La morte del popolare giocatore, che ha lasciato una lettera di commiato nella quale si scusa con la moglie e con il medico curante per avere nascosto il suo stato nelle ultime settimane in modo da poter realizzare il suicidio, ha provocato commosse reazioni in Germania e all'estero, soprattutto in Spagna (ieri sera il Barcellona, uno dei suoi ex club, è sceso in campo in Coppa del Re con il lutto al braccio), Portogallo e Turchia, paesi in cui Enke ha giocato.
Anche la cancelliera Angela Merkel ha scritto una lettera alla vedova per esprimere il suo sgomento a causa della morte del portiere dell'Hannover96 e della nazionale. "Ho cercato di stargli vicino - ha detto tra le lacrime oggi la moglie Teresa - pensavamo di farcela. Le sue fasi depressive erano difficili da superare, ma avevamo già passato momenti molto delicati ed eravamo riusciti a superarli grazie anche all'aiuto del dottor Makser. Ho provato a stimolare mio marito e a dargli speranza, gli dicevo che non doveva vedere tutto in nero, perché nella vita ci sono anche cose belle, ma purtroppo non ha funzionato. Pensavamo di farcela grazie al nostro amore, che l'amore ci potesse aiutare ma non è bastato".
Enke, che ha indossato otto volte la maglia della nazionale e domenica scorsa era tornato in porta per l'Hannover 96 dopo un'assenza di alcune settimane attribuita ufficialmente a un virus intestinale, era in cura dal 2003 quando giocava per il Barcellona. Nel 2006 era rimasto molto scosso dalla morte della figlia Lara, di due anni, a causa di una malformazione cardiaca.
La moglie ha raccontato che anche negli ultimi tempi aveva evitato di rendere pubblica la sua malattia, per timore di danneggiare la sua carriera ma anche che gli togliessero la figlia adottiva Leila, di otto mesi. Un commovente servizio funebre in memoria del giocatore scomparso è stato celebrato in serata a Hannover dal vescovo Margot Kaessmann, presidente della Chiesa evangelica tedesca. Ad esso hanno preso parte tutti i principali dirigenti del calcio tedesco, molti nazionali e l'allenatore Joachim Low. Circa 700 persone nella chiesa e tremila fuori di questa, molte delle quali vestita con la maglia di Enke, hanno reso omaggio alla memoria del portiere della nazionale.
Successivamente i tifosi hanno dato vita a un corteo per le vie della città, fino allo stadio cittadino. Molti dei giocatori della nazionale, che hanno lasciato oggi il ritiro di Bonn dopo l'annuncio della cancellazione della partita contro il Cile, hanno promesso che saranno presenti domenica prossima nello stadio di Hannover alla commemorazione pubblica. Il capitano Michael Ballack, che conosceva Enke da quando avevano 13 anni (entrambi provenivano dalla ex Germania est), e gli altri nazionali si presenteranno al ritiro di Dusseldorf per preparare l'incontro amichevole di mercoledì prossimo a Gelsenkirchen contro la nazionale della Costa d'Avorio, come quello contro il Cile ora annullato parte della preparazione per i mondiali del prossimo anno in Sudafrica.
Quello di Enke, la cui ultima apparizione in nazionale risaliva al 12 agosto scorso contro l' Azerbaigian nelle qualificazioni mondiali (la Germania aveva vinto 2-0) non è l'unico caso di nazionale tedesco colpito da forte depressione. A gennaio 2007 anche il centrocampista Sebastian Deisler, all'epoca 27 anni, aveva annunciato dopo 36 presenze in nazionale il suo ritiro definitivo a causa di questa malattia, venutagli dopo una serie infinità di infortuni.
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