Vincono i tifosi! Lega Calcio tedesca annulla accordo con i fondi di private equity dopo le proteste: cosa è successo

Dopo settimane di proteste, è arrivata la vittoria dei tifosi! “È un bel giorno per i tifosi tedeschi” ha detto Thomas Kessen, portavoce dell'Unser Kurve, a seguito delle dichiarazioni di Hans-Joachim Watzke che, di fatto, cancella l'imminente accordo per i diritti televisivi tra Bundesliga e i fondi di private equity. A prendere la parola, infatti, è stato il portavoce della Lega Calcio tedesca (DFL) che ha dichiarato l'impossibilità di continuare le trattative con la finanziaria CVC per l'assegnazione dei diritti televisivi a partire dalla stagione 2025/2026 (l'asta ci sarebbe stata in aprile). Questo nonostante una votazione positiva da parte di 24 dei 36 club di Bundesliga e Bundesliga 2 che si erano detti favorevoli all'ingresso dei fondi per portare più soldi al sistema calcio tedesco (l'accordo con CVC prevedeva un indotto di circa 1 miliardo di dollari). Dopo una prima votazione fallita nel maggio scorso, si era raggiunta la maggioranza nella seconda votazione effettuata l'11 dicembre. Ma, da quel momento, sono partite le proteste dei tifosi.

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Si è cominciato con qualche coro, qualche striscione, e il lancio di qualche monetina di cioccolato in campo. Insomma, proteste pacifiche. Il caso più eclatante, e grave, si è registrato nella seconda serie tedesca, durante il match tra Amburgo e Hannover. Prima il match è stato sospeso perché i tifosi, durante l'intervallo, erano entrati in campo bloccando i pali delle porte con dei lucchetti da bicicletta. Costringendo alcuni addetti a rimuovere il tutto con delle seghe elettriche. Successivamente il match è stato di nuovo sospeso, dopo l'esposizione - da parte dei tifosi dell'Hannover - di uno stendardo, raffigurante il proprio Presidente, Martin Kind, al centro del mirino di un fucile. Perché? Perché era stato proprio uno dei Presidenti a votare sì per l'ingresso dei fondi. Altra sospensione e il match è ripreso solo 45 minuti più tardi.

In queste settimane le proteste si sono allargate a macchia d'olio. Non hanno avuto lo stesso risvolto del Volksparkstadion, ma sono aumentati i campi in cui i tifosi manifestavano il proprio disappunto. Nell'ultimo week end, infine, la protesta è avvenuta in tutti i campi. Tra palline da tennis lanciate sul terreno da gioco all'ingresso di macchinine telecomandate, con le gare che venivano puntualmente sospese. È successo anche durante Bochum e Bayern Monaco, col match sospeso sia nel primo che nel secondo tempo al Vonovia Ruhrstadion.

Dopo questo week end di furore, qualche Presidente ha proposto di effettuare una nuova votazione per verificare se ci fosse ancora il consenso col provvedimento preso nel dicembre scorso. E, soprattutto, si è chiesta una votazione trasparente con la possibilità di verificare cosa abbia votato ognuno. Nella precedente votazione, infatti, non si conosceva chi avesse votato cosa, se non per qualche Presidente che si era detto euforico per la possibilità di spartirsi questo miliardo di dollari (sicuramente aveva votato sì). Quando si è capito che non c'era questa idea, Hans-Joachim Watzke ha dovuto fare retromarcia.

Il piano degli investitori prevedeva la vendita per 20 anni, da parte della Lega calcio tedesca, del 6-8% delle azioni. Lega Calcio che avrebbe esternalizzato tutti i diritti televisivi alla finanziara CVC per un ammontare quantificabile tra gli 800 milioni e il miliardo di dollari.