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Conte: “Nessuna combine, ma ricordo i tifosi esultare contro”

Enrico Turcato

Aggiornato 17/07/2015 alle 13:05 GMT+2

Il Ct della Nazionale ha deposto a Bari sulle presunte accuse di combine: "Escludo categoricamente". E su Salernitana-Bari del 2009 spiega: "Le due squadre erano gemellate, sentivo i nostri tifosi esultare ai loro gol, ma io ho motivato la squadra". Poi Gazzi su Bari-Treviso: "Ero nello spogliatoio e sentii parlare Santoruvo con altri compagni della possibilità di lasciare la partita al Treviso"

Antonio Conte in conferenza stampa alla Nazionale Italiana, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Ancora una volta Antonio Conte cancella ogni tipo di accusa su presunti accordi o combine nel calcioscommesse. Nessuna alterazione volontaria dei risultati, nessun episodio che possa mettere in dubbio il regolare svolgimento delle partite. Il Ct della Nazionale oggi era al Tribunale di Bari per deporre in uno dei processi che lo riguardano. E in particolare quello del primo filone del calcioscommesse, riferito alle stagioni 2007/08 e 2008/09, quando Conte era tecnico del Bari.

Bari-Treviso: Conte esclude, Gazzi racconta un episodio strano

Una delle tante partite finite sotto inchiesta è Bari-Treviso del 10 maggio 2008, terminata 1-0 a favore degli ospiti. Secondo Conte, però, non ci furono episodi che avrebbero potuto far pensare alla possibilità di alterazioni volute dei risultati. "Lo escludo categoricamente, anche perché in quella partita l'impegno fu buono, l'impegno di una squadra che ha giocato la partita e che alla fine del primo tempo si è presa pure un cazziatone per aumentare i tiri. All’inizio della partita - spiega Conte - voglio silenzio e grande concentrazione. Se vedo schiamazzi posso anche decidere di cambiare la formazione all'ultimo momento". Secondo il Ct in quella partita non ci furono "errori marchiani da parte dei giocatori”. Sulla stessa partita, però, è diversa la versione di Alessandro Gazzi, ex centrocampista del Bari, altro testimone del processo: "Alcuni giorni prima della partita io ero nello spogliatoio e sentii parlare Santoruvo con altri compagni della possibilità di lasciare la partita al Treviso".
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Conte al Bari

Credit Foto Other Agency

Salernitana-Bari: i nostri tifosi tifavano contro

L’anno dopo il Bari ottenne la promozione in serie A, sempre con l’ex tecnico della Juventus alla guida del club. "Nella settimana prima della partita con la Salernitana non si faceva altro che parlare del gemellaggio tra le tifoserie". Così Conte sulla partita Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, finita 3-2. "L'unica stranezza che ricordo è stata la vicinanza dei tifosi che premevamo per favorire la Salernitana e anche durante la partita i nostri tifosi esultavano anche quando segnava la squadra avversaria". Conte spiega che "prima della partita cercai di dare motivazioni importanti per giocare. Avevamo fatto un percorso straordinario e volevamo mantenere la testa della classifica sollevando la coppa della serie B. Avevo anche parlato ai giocatori del gemellaggio dicendo che non doveva interessarli. E infatti fu una partita molto garibaldina, si giocò a viso aperto. L'impegno fu buono".

A Bari un grande percorso, riempivamo lo stadio

Conte, poi, ritorna sulle stagioni a Bari, spiegandone le emozioni vissute. "Subentrai a Materazzi e trovai il Bari in zona retrocessione. Quella stagione (2007/08, ndr) si concluse con la squadra che, dopo un bellissimo percorso, fu addirittura giudice della promozione, favorendo di fatto il Bologna nella salvezza perché prima pareggiammo a Bologna e poi vincemmo a Lecce. Fu un percorso esaltante. Quando venni chiamato trovai una squadra che aveva voglia di fare cose belle e importante. Giocammo un calcio propositivo. Da 320 spettatori arrivammo a riempire lo stadio".
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