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Quando Pulvirenti diceva "il calcio è morto"

Stefano Dolci

Aggiornato 23/06/2015 alle 11:10 GMT+2

Il presidente del Catania agli arresti domiciliari con l'accusa di aver comprato delle partite per evitare la retrocessione del Catania il 28 ottobre 2012 dopo una sconfitta contro la Juventus fu protagonista di uno sfogo in conferenza stampa che fece grande scalpore: "Il calcio è morto: la panchina della Juventus ha annullato un nostro gol regolare"

Antonino Pulvirenti in panchina durante una sfida del Catania, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Ora che Antonino Pulvirenti è agli arresti domiciliari nella sua abitazione accusato dalla Dda di Catania di truffa, frode sportiva e aver comprato a tavolino partite per evitare al club etneo la retrocessione in Lega Pro fa sorridere che proprio il patron del Catania qualche anni fa parlava di calcio morto e di credibilità pari a zero di questo mondo.
Nell’era di Youtube e dei social media però dove tutto è registrato è ovviamente tornata virale lo sfogo in conferenza stampa di Pulvirenti dopo Catania-Juve del 28 ottobre 2012 (gara conclusa col punteggio di 0-1 per i bianconeri) nel quale il presidente del Catania gridò allo scandalo per la decisione di Gervasoni una rete regolare di Bergessio, convalidandola inzialmente e poi annullandola in seguito alle proteste vibranti della panchina bianconera.
“Oggi il calcio è morto. Se una panchina può annullare un gol è finita. Come si può giocare in queste condizioni. A fine partita l’arbitro mi ha detto mi dispiace. Ripeto la decisione l’ha presa la panchina della Juve non l’arbitro. Ma adesso non si può fare più una mi…”
Ecco lo sfogo di Pulvirenti in Catania-Juventus del 28/10/2012
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