Calcio Thomas Tuchel: "Jorginho merita il Pallone d'Oro"
Pubblicato 09/10/2021 alle 15:16 GMT+2
CALCIO - "Un giocatore intelligentissimo, è un piacere essere il suo allenatore, ha una grande visione del calcio, del gioco, questo mi piace." Così Thomas Tuchel sul regista di Italia e Chelsea Jorginho.
Thomas Tuchel ha parlato della corsa al Pallone d'Oro ai microfoni della Gazzetta dello Sport direttamente dal Festival dello Sport di Trento edizione 2021. Ecco alcuni stralci del lungo intervento del tecnico tedesco Campione d'Europa in carica per club con il suo Chelsea:
Su Jorginho
"Per me è uno di quelli che merita di vincerlo, è un giocatore intelligentissimo, è un piacere essere il suo allenatore, ha una grande visione del calcio, del gioco, questo mi piace. Ieri è arrivata la lista dei 30 candidati, ne sento parlare ufficialmente ora, per me non è importante questa lista. Per me i premi individuali, nel calcio, non hanno grande significato. Ovviamente i calciatori vorrebbero vincerlo, i giornalisti anche dire chi è il migliore. Ci sono punte, difensori, portieri, è impossibile fare un confronto reale, giudicare chi sia davvero, oggettivamente. Chi dovrebbe dirlo? Senza conoscere i 30, ci saranno senz'altro calciatori straordinari e tutti lo meriterebbero. Mi piacerebbe che un mio giocatore lo vincesse, certo, perché saprei quale sarebbe l'effetto. Poi è una brava persona, un ottimo giocatore. Ma in generale non è la cosa più importante del calcio".
Allenare in Italia
"Siamo appena tornati da Torino e sono stato a cena con il caffè, il dopo caffè, perdi e devi tornare a casa dopo questo trattamento. Già provato (ride, ndr). Ora non posso chiedere di più, sono al Chelsea, ma il calcio, fino a quando ero bambino, mi ricordo sempre le grandi squadre italiane, quelle che giocavano nell'Inter, tanti italiani vivono in Germania, noi passiamo le vacanze spesso in Italia. C'è una connessione fra me e l'Italia. I logo, le magliette, è una nazione da calcio, in cui è importantissimo, è bellissimo lavorare per la qualità, siete così tattici. Sarebbe un piacere puro per me venire a lavorarci, sentire l'atmosfera che si sente per lo sport, creare un festival come questo. È straordinario e lo sento bene".
Sull'Atalanta
Noi abbiamo giocato con l'Atalanta, con il PSG, Gasperini è un amico dell'allenatore dei portieri del PSG, Gianluca Spinelli. Quando abbiamo analizzato la squadra ce ne siamo innamorati. Sono bizzarri e folli in questo momento. Andavamo avanti e indietro, fast forward e rewind. Giocavano con cose che pensavano che non potessero fare, segnavano un sacco. Mi domandavo se fosse una squadra italiana davvero. Queste cose mi fanno alzare presto la mattina per ricominciare a lavorare. Voi siete al top da questo punto di vista, lo siete sempre stati".
Sull'Ital-Mancio
"È facile dirlo, mi è piaciuto tutto. All'europeo ho capito sin da subito che sarebbero stati tra i favoriti. Per la squadra, la panchina, l'atmosfera, lo spogliatoio. Ho visto una squadra di altissima qualità, tatticamente ben messa. Non è così ovvio. Non si possono fare confronti, ma questa è stata una squadra straordinaria. Mi è piaciuto tutto. Mentalmente in questi casi la guardo più da tifoso che da allenatore. La televisione è sempre accesa, ma dopo un po' la spegni. Devo dire che la Nazionale italiana mi ha chiamato, è stata una vittoria meritatissima, con questo sforzo di squadra. Mancini ha costruito, lungo tantissime partite, una squadra straordinaria".
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