Fifa norme

La Fifa intende intervenire maggiormente sul mercato dei trasferimenti per ottenere più trasparenza e più fair-play finanziario. Un cambio nella normativa sui procuratori, un sistema centralizzato di trasferimenti e una migliore protezione dei minorenni: queste le tre fondamenta per raggiungere lo scopo, secondo quanto illustrato questo pomeriggio da Jerome Champagne e Marco Villiger, rispettivamente direttore delle questioni internazionali e direttore delle questioni legali della Fifa, nel corso di una conferenza telefonica alla quale sono state invitate le principali agenzie di stampa internazionali.

Al centro dei cambiamenti, l'istituzione di una grande banca dati sui trasferimenti a livello mondiale, il 'Transfer matching system' (Tms). Nel 'cervellone' vengono inseriti il maggior numero di dati sui trasferimenti: informazioni sui giocatori, i club, gli agenti, le eventuali commissioni. "Si tratta di un passo importante verso una migliore governabilità del calcio, come chiestoci dalle Federazioni", ha commentato Champagne.

Attualmente un centinaio di federazioni (fra cui quella italiana) e oltre un migliaio di club alimentano il Tms. "Entro marzo 2010, tutte le 208 Federazioni che compongono la Fifa dovrebbero utilizzarlo", ha annunciato Villiger.

La Fifa intende anche modificare i rapporti con gli intermediari per i trasferimenti. Il sistema di 'agenti Fifa' non ha infatti dato i risultati sperati. "Attualmente - ha riconosciuto Marco Villiger - solo il 25-30% dei trasferimenti viene effettuato da agenti con la licenza Fifa. Quando abbiamo instaurato questo sistema volevamo che la totalità delle operazioni di mercato venisse svolta da procuratori abilitati ma la verifica è quasi impossibile.

Vi è una sorta di omertà, nel senso che se un club è 'vittima' di un intermediario senza licenza, non denuncerà il caso alla Fifa perché teme che nel corso dell'inchiesta ci si accorga che anche lui ha fatto ricorso, per altri giocatori, ad agenti non riconosciuti". Il problema è che la Fifa non può intervenire contro persone che non fanno parte del mondo del calcio ed è dunque impotente di fronte a varie ingiustizie. "Per questo motivo -ha proseguito Villiger - stiamo modificando il sistema per integrare anche gli intermediari senza licenza, quali gli avvocati o i famigliari dei giocatori. I club e i giocatori sostengono questo cambiamento per un miglior controllo".

Terza priorità della Fifa sul mercato, una maggiore protezione dei minori. "Per limitare i trasferimenti dei minorenni - ha dichiarato Champagne - abbiamo deciso di aumentare nettamente gli indennizzi di formazione ai club. Finora erano di 10.000 euro l'anno. Adesso, secondo i casi, possono salire fino a 90.000 euro l'anno. Ciò dovrebbe limitare le 'razzie' di ragazzini da parte di certe società europee".

Altra misura: i centri di formazioni o accademie per giovani calciatori, pure se non dispongono di una prima squadra, dovranno essere abilitati dalla Fifa, che potrà così controllare meglio il flusso di giovani calciatori.

La Fifa ha poi ricordato che segue da vicino l'evoluzione in seno all'Unione Europea - ed i particolare il Trattato di Lisbona che riconosce il carattere specifico dello sport e che, se accettato dal popolo irlandese il 2 ottobre, entrerà in vigore - per poter imporre a termine la regola del '6+5' (non più di cinque stranieri in campo nelle gare di club). Champagne non ha infine nascosto alcune perplessità riguardo all'introduzione di un limite alle retribuzioni dei giocatori ('Salary Cap'). " Si rischierebbe un incremento difficilmente controllabile dei pagamenti in nero", ha spiegato.