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Calciomercato, Milan: Donnarumma, sarà rinnovo o addio?

Stefano Silvestri

Pubblicato 11/09/2020 alle 19:08 GMT+2

Tre anni dopo, la storia si ripete come in un loop e il fantasma dell'addio a parametro zero diventa sempre più concreto. Dalle possibilità italiane ed estere a un sudatissimo prolungamento, ecco gli scenari possibili.

Donnarumma - SPAL-Milan - Serie A 2019/2020 - Imago pub only in ITAxGERxSUIxAUT

Credit Foto Imago

30 giugno 2021. Una data che il Milan ha già segnato in rosso sul calendario. Perché, a oggi, è l'ultimo giorno di contratto di Gianluigi Donnarumma, già protagonista tre estati fa di una vicenda spinosissima, poi rattoppata col rinnovo. Tutto rischia di ripetersi, come in un loop infernale. Tra la paura sempre più fondata del club di perdere a parametro zero il proprio gioiello, i rapporti mai troppo semplici con Mino Raiola e mezza Europa con l'orecchio teso, in attesa di capire cosa accadrà nelle stanze di Casa Milan.
Raiola e la dirigenza milanista hanno conversato più volte, in queste settimane. Argomento più urgente: il rinnovo di Zlatan Ibrahimovic. Che alla fine è arrivato, facendo tutti felici. Ora è il turno di Donnarumma, ma si parte in salita: per firmare, l'agente avrebbe infatti chiesto 10 milioni di euro all'anno contro i 6 attualmente percepiti dal gigante della Nazionale. Richiesta che il Milan è restio ad accogliere. E dunque si rimane così, in standby, mentre all'inizio della nuova stagione rossonera mancano appena sei giorni. Con tanti interrogativi per il futuro, ma anche per il presente. Come agire con Donnarumma? Come gestire la patata bollente? E inoltre, dove potrebbe andare a giocare Gigio in caso di addio al Milan?

In Italia poca scelta: c'è solo la Juventus

La volontà di Donnarumma, che non vede di buon occhio un trasferimento all'estero, è quella di rimanere in Italia. Ma l'unica opzione reale, subito o a parametro zero tra un anno, è la Juventus. Che ha peraltro manifestato più volte la propria stima nei confronti del portierone campano, ma che allo stesso tempo può contare sulle mani sicure di Szczesny e non ha intenzione di cambiare. Gigio era stato proposto un paio d'anni fa anche alla Roma, che aveva però declinato a causa del suo alto ingaggio.
Scelta non esattamente ampia nemmeno all'estero, dove tutte le grandi hanno chiuso la propria porta a doppia mandata. Il Barcellona con Ter Stegen, il Manchester City con Ederson, il Liverpool con Alisson e via dicendo. Le opzioni più percorribili portano al Chelsea, regina della finestra estiva di mercato, e al PSG, che già aveva provato concretamente a trattare con il Milan in tempi non sospetti. Ma, come detto, la prima scelta di Donnarumma continua a essere l'Italia. Una matassa complicata da sbrogliare.
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Gianluigi Donnarumma

Credit Foto Getty Images

Lo scenario più concreto: un altro rinnovo sudato

Per questo la sensazione è che, alla fine, un accordo tra Donnarumma e il Milan si troverà. Sudato, sudatissimo, come già accaduto nell'estate del 2017, ma si troverà. Specialmente se attorno a lui verrà costruita una squadra in grado di lottare costantemente per le prime posizioni. Un prolungamento di contratto fino al 2023, come da volontà della società, con corposo adeguamento, come da volontà di Raiola. Gigio è nato e cresciuto nel Diavolo, ne ha indossato la fascia di capitano e, dopo lo sbandamento di tre anni fa, ha il rosso e il nero nel sangue.
"Sappiamo che tutti che il Milan ha fatto la storia, è un club incredibile - ha detto Donnarumma qualche settimana fa, a margine della gara numero 200 con la maglia rossonera - Spero di riportarlo dove merita perché è abituato ad altri palcoscenici. Io cerco di dare la mia esperienza al gruppo, sono 5 anni che sono qui, e cerco di trasmetterla alla squadra. Cerco di aiutare i compagni come loro lo fanno con me".
Parole che testimoniano la serenità di un ragazzo che, ad appena 21 anni, ha già il mondo ai propri piedi. La porta del Milan, quella della Nazionale. La stima dell'ambiente. Manca un tassello: il rinnovo, appunto. Il tempo scorre, la nuova stagione è alle porte, ma il club rimane fiducioso. La missione è una e una sola: evitare di arrivare al prossimo 30 giugno con il coltello dalla parte della lama.
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