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Milan, Futuro Leao, il padre Antonio a Record: "Ci stiamo lavorando, Rafa adora l'Italia ma stiamo trattando su tutto"

Pietro Pisaneschi

Pubblicato 15/11/2022 alle 22:38 GMT+1

CALCIOMERCATO - In un intervista al giornale portoghese Record, Antonio Leao, padre del giocatore del Milan, ha parlato del futuro del figlio. "Stiamo trattando, perché Rafael ha un contratto che scade nel 2024. Fino a quella data, stiamo trattando su tutto". Sui problemi con lo Sporting Lisbona glissa: "Se ne occupano gli avvocati, Rafael si preoccupa solo del campo".

Leão in azione durante Cremonese-Milan - Serie A 2022/2023

Credit Foto Getty Images

Ormai è un fatto acclarato: il rinnovo di Rafael Leao con il Milan sarà uno degli argomenti caldi della prossima sessione di calciomercato. Candidato ad essere uno dei protagonisti del Mondiale, l'esterno portoghese sembra essere uno dei giocatori più corteggiati d'Europa e i discorsi sul suo rinnovo, rimandati proprio al ritorno di Leao dal Qatar, tengono sulla graticola i tanti tifosi rossoneri che non vorrebbero verdersi portar via il loro gioiello più splendente. A (non) fare chiarezza ci ha pensato dunque Antonio Leao, il padre di Rafael. Del suo futuro ma anche, e soprattutto, del suo passato ha parlato in un'intervista rilasciata allla testata portoghese Record, tradotta poi in italiano dal sito MilanNews.

LO SFOGO: "DAL PORTOGALLO SEMPRE E SOLO CRITICHE"

Cosa ci dice il padre del futuro di Leao? Sostanzialmente poco o nulla, più che altro sembra mandare segnali ai detrattori del figlio e vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Anzi, più che sassolini sembrano macigni. "Questa convocazione per il Mondiale è la prova che tutto il percorso fatto è valso la pena" afferma Antonio Leao "Rafael è cresciuto, ha imparato, ha sofferto e oggi è lì in Qatar. È cresciuto difendendo il talento che ha sempre avuto. Ha lottato per realizzare il suo sogno. Ha lavorato fino ad oggi ed è riuscito a realizzare il suo sogno". C'è soddisfazione, quella tipica di un padre che vede il figlio realizzare i propri obiettivi di vita, ma anche una certa dose di senso di rivalsa soprattutto per esser stato criticato in passato di aver strappato il figlio alla sua terra, ossia di aver preteso che Leao abbandonasse il Portogallo. "Non era necessario partire ma le cose accadono e basta" confessa il padre del rossonero "Dio mi ha guardato, era con me. Ho fatto quel che ho fatto nonostante qualcuno dicesse "povero ragazzo, così si perderà". Nessuno mi ha maia ritenuto un padre fantastico per essere sempre stato accanto a mio figlio".

"RINNOVO? SIAMO AL LAVORO" E DELLA QUESTIONE SPORTING SE NE OCCUPANO GLI AVVOCATI

Finite le frecce più o meno avvelenate da lanciare, Antonio Leao affronta il problema del rapporto con lo Sporting Lisbona e la sentenza della Corte d'Appello di Lisbona che riguarda il figlio. O meglio, più che affrontarla la dribbla come fa Rafael sulla fascia sinistra con gli avversari. "I problemi dei tribunali sono degli avvocati e dei giudici che li risolvono" asserisce "Rafael non è un bambino abbandonato ma ha una famiglia. Vive su consiglio di suo padre, madre, zio, famiglia. Questo problema dei tribunali è dei genitori. Il problema con il calcio è suo. E Rafael risponde sui campi di calcio mentre i tribunali decidono". Tutto chiaro, ma il problema persiste visto che la grana con lo Sporting Lisbona ha finito per condizionare in qualche modo anche le trattative per il rinnovo con i rossoneri. Della sentenza si occuperano anche gli avvocati, ma a pagare tocca a Rafael Leao o alla società per il quale firmerà. A proposito, quale sarà? "La risposta è: ci stiamo lavorando". Così tanto risposta non è, il padre di Leao se ne accorge e aggiusta il tiro: "Stiamo trattando, perché Rafael ha un contratto che scade nel 2024. Fino a quella data, stiamo trattando su tutto. Senza Chelsea, senza Barcellona, ​​senza Real Madrid" che comunque, in qualche modo, vengono tirate in ballo. Antonio Leao poi manda segnali ai tifosi rossoneri: "Lui adora stare in Italia. Ha una predilezione per gli italiani, quella che i portoghesi non hanno per lui" altro dardo avvelenato "Ha vinto il premio di miglior giocatore della scorsa Serie A non perché fosse bello, ma semplicemente...perché è il migliore".

LEAO AL MONDIALE: QUESTIONE DI PROFUMO

Tra problemi con il passato e questioni sul futuro, il presente di Rafael Leao si chiama Portogallo. Probabilmente, è uno dei nomi più attesi del Mondiale, manifestazione che potrebbe definitivamente consacrarlo. Avrà gli occhi di mezzo mondo calcistico addosso. Desiderato, ambito e a quanto sembra anche possibile da ingaggiare finchè non metterà nero su bianco con il Milan che intanto aspetta. Cosa deve fare Rafael in Qatar viene chiesto al padre Antonio. "Deve fare quello che ha sempre fatto fin da piccolo, lasciare il suo profumo in campo". Questione olfattiva dunque. Al Milan si augurano che il profumo che lascerà Leao in sede quando ci sarà l'incontro per il rinnovo non sia di bruciato. Lì sì che scatterebbe l'allarme.
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