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Juventus, cedere Vlahovic per prendere Lukaku? Perché sì e perché no dell'operazione che cambierebbe l'attacco di Madama

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Aggiornato 15/07/2023 alle 20:41 GMT+2

CALCIOMERCATO - Alla Juve conviene questo ribaltone in attacco? Da un lato abbiamo Romelu Lukaku, che nella sua carriera in nerazzurro ha segnato 78 gol in 132 apparizioni, mentre dall’altro Dusan Vlahovic, che da quando veste bianconero ha timbrato il cartellino per 23 volte su 63 presenze. Il gioco vale la candela? Vediamo.

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Romelu Lukaku non tornerà all’Inter. Dopo essere "scomparso” dai radar, il belga è stato raggiunto da una telefonata del ds nerazzurro Piero Ausilio dai toni accesi. Nella sintesi: il comportamento di Big Rom non è piaciuto e il club ha deciso di chiudere qui la questione, fine anche della trattativa con il Chelsea. Ora si attendono le mosse della Juventus di Cristiano Giuntoli, che con il giocatore e l’entourage ha già un accordo per 11 milioni netti all’anno (l’agevolazione per i bianconeri è dovuta al decreto crescita).
Prima di dare l’assalto definitivo, però, come hanno spiegato al centravanti e al Chelsea (con gli inglesi l’intesa c’è: 37 milioni + 2 di bonus), i bianconeri hanno la necessità di vendere Dusan Vlahovic al PSG, cercando di ricavare una cifra vicina ai 70-80 mln di euro. Fortunatamente per il club torinese la trattativa con i parigini sembra ben avviata, con il giocatore che ha dato il suo assenso a partire e Luis Enrique che lo ha messo in cima alla lista dei desideri. Quindi, trattativa chiusa? No, siamo ancora lontani dalle firme, e in questa attesa logorante che durerà ancora qualche giorno sorge spontanea una domanda: alla Juve conviene questo ribaltone? Da un lato abbiamo Romelu Lukaku, che nella sua carriera in nerazzurro ha segnato 78 gol in 132 apparizioni, mentre dall’altro Dusan Vlahovic, che da quando veste bianconero ha timbrato il cartellino per 23 volte su 63 presenze. Il gioco vale la candela? Vediamo.
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Perché sì

  • Realizzare una plusvalenza a bilancio
Alla Juventus serve liquidità, e questa operazione sarebbe il primo passo per averla. Lo abbiamo ribadito a più riprese: nel calcio di oggi bisogna avere delle basi economiche molto solide per vincere. L’Inter, ad esempio, ha alzato lo scudetto rinforzandosi in tutti i reparti; il Napoli, per citare l’ultima squadra campione d’Italia, ha sempre tenuto il portafoglio in ordine. La Juve, in questo momento, è in mezzo a un bivio, ma la doppia operazione Vlahovic-Lukaku potrebbe essere il primo passo per mettere una plusvalenza a bilancio e ripartire con il nuovo corso.
  • Un attaccante più pronto al 'calcio semplice' di Allegri
Vlahovic è molto forte, ma in questo momento ha ancora due difetti. Primo: ha bisogno di una squadra che lo esalti. Secondo: è un giocatore ancora tutto "da fare". Lukaku, al contrario del serbo, è un attaccante già pronto, già rodato. Sono tanti anni che calca i migliori palcoscenici europei: sa come si fa. In più, con il suo strapotere fisico, il suo gioco di sponda e la sua capacità di dialogare – e fare da riferimento – può essere più adatto a una Juve che senza Coppe ha l’obbligo di puntare allo scudetto.
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  • Esperienza ed entusiasmo
Lo scrivevamo anche poco fa: Vlahovic è giovane, mentre Lukaku è più esperto. Ad Allegri basterebbe questo per giustificare l’operazione che sta spingendo da marzo, ma c’è anche dell’altro. Il serbo, negli ultimi mesi in bianconero, è sembrato in rotta di collisione con l’allenatore e lo staff, digerendo mal volentieri qualche scelta tecnico-tattica e qualche panchina di troppo. Il belga, da questo punto di vista, sarebbe una boccata d’ossigeno per tutti quanti. Con il suo entusiasmo e la sua leadership, Lukaku restituirebbe energia a tutto l'ambiente bianconero.
  • Ipotesi Antonio Conte-bis
Spieghiamo meglio: nel caso la Juventus dovesse fallire anche questa terza annata sotto la gestione di Massimiliano Allegri, la presenza in rosa di Romelu Lukaku renderebbe nettamente più fattibile un potenziale ritorno di Antonio Conte. In fin dei conti lo sapete tutti, non è un segreto: il belga e l’allenatore salentino si vogliono molto bene, insieme hanno riportato l’Inter su tetto d’Italia, per cui le possibilità di un ricongiungimento sarebbero quantomeno esplorabili. Soprattutto se l’ex Everton dovesse firmare un quadriennale, aprendo un progetto a lungo termine.
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Antonio Conte insieme a Romelu Lukaku durante la loro parentesi interista

Credit Foto Getty Images

  • Fattore Higuain
Dulcis in fundo, un fattore che trascende le analisi di campo e sfocia nel legame storico del pallone. Quando la Juve comprò Gonzalo Higuain dal Napoli, l’ultimo grande "traditore" del calcio italiano, l’operazione portò in dote tantissimi gol, scudetti vari e una finale di Champions League. Ora, sulla carta per Lukaku è molto difficile ripetere quello che fece l’argentino, però mai dire mai.
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Perché no

  • Vlahovic è più giovane e ha più margine
Carta d’identità di Lukaku: 30 anni. Carta d’identità di Vlahovic: 23 anni. Sta tutto qua il motivo per cui i bianconeri dire di no a Big Rom e trattenere il giovane serbo. L’ex Fiorentina è nettamente più acerbo del suo antagonista, ma ha margini di crescita pressoché sconfinati, dal gioco in aerea di rigore a quello spalle alla porta. Romelu Lukaku, invece, sembra nella fase finale della sua carriera, sia dal punto di vista tecnico che da quello fisico. Nell’ultima stagione è rimasto spesso ai box per infortunio: indizio preoccupante.
  • Le ruggini con il popolo juventino
Due episodi, piuttosto chiari, che non permetterebbero a Lukaku di entrare in sintonia con il popolo juventino. Il primo risale all’intervista rilasciata a Sky nel 2021, in cui senza remore diceva questo: "Se mi chiamassero Juve o Milan? Mai! Mi ero arrabbiato con il mio agente quando mi aveva detto della Juve, in Italia per me c'è solo l'Inter ed è sempre stato così". Il secondo, invece, datato martedì 4 aprile, il giorno della semifinale d’andata di Coppa Italia: Lukaku va sul dischetto al 94°, segna il gol dell’1-1, esulta in maniera esagerata davanti alla curva bianconera (secondo il direttore di gara) e viene espulso. Insomma: due macchie indelebili nel cuore del tifo bianconero.
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Lukaku espulso durante Juventus-Inter - Coppa Italia 2022/2023

Credit Foto Getty Images

  • Sconfessare un investimento top
Vlahovic è stato un investimento importante per la Juventus di due anni fa, sia a livello di cartellino che di stipendio. Una cessione, 18 mesi dopo, sarebbe come sconfessare in toto le mosse della precedente dirigenza, che aveva investito forte su un talento cristallino destinato a fare la differenza sia in Italia che in Europa. Inoltre, la Juve dalla cessione di Vlahovic al PSG ricaverebbe più o meno la stessa cifra dell'acquisto, rischiando anche di perderci qualche milioncino. In poche parole: un'operazione fallimentare.
  • Ingaggio pesante
La Juventus, verso l’inizio del calciomercato, aveva promesso una cosa. Anzi, due: un taglio netto del cordone ombelicale che legava la società ai giocatori più anziani e una gestione più oculata dagli ingaggi, in modo da favorire una ripartenza tranquilla e senza "contrattoni" che impastassero i movimenti. Ecco, secondo le voci che circolano, Romelu Lukaku alla Juventus andrebbe a guadagnare 11mln all’anno per quattro anni. Un messaggio, questo, in totale controtendenza rispetto agli annunci del club, e che farebbe storcere il naso a più di un tifoso.
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