Calciomercato - Morata: "Nessuno ha creduto in me quanto il Milan. Voglio essere leader e la Seconda Stella"

CALCIOMERCATO - Si è tenuta la presentazione ufficiale di Morata. Il nuovo attaccante del Milan ha risposto alle domande dei giornalisti nella sala stampa della sede del club rossonero in via Aldo Rossi. L'attaccante ex Atletico Madrid ha affermato di voler essere leader e di aver sentito la fiducia del Milan. Tutto ciò l'ha spinto ad accettare la proposta del Diavolo.

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Il colpaccio del Milan in questa sessione di calciomercato si chiama Álvaro Morata. L'attaccante spagnolo - campione e capitano della Spagna a Euro 2024 - ha lasciato l'Atlético Madrid per andare a caccia di serenità. Il Milan ha approfittato della situazione e l'ha ingaggiato. L'erede di Olivier Giroud è arrivato ieri a Linate dopo le vacanze e oggi si è presentato ai giornalisti all'interno della sala stampa della sede del Milan in via Aldo Rossi. Morata è stato presentato dal dirigente Zlatan Ibrahimovic. "Morata è il giocatore che cercavamo, sarà leader in campo e fuori dal campo: è importante avere un giocatore così in una squadra giovane, è un campione. Dio ha creato il mondo in sette giorni e questo è il giorno quattro", ha esordito Ibrahimovic. Poi Ibra ha svelato un aneddoto: "A Morata ho promesso la felicità, la squadra è ottima. Ci vuole equilibrio sia dentro che fuori dal campo: tutti aspettano lui. Deve essere se stesso: è già completo e al top".
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Alvaro Morata został nowym piłkarzem Milanu

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Morata: "Nessuno ha creduto in me quanto il Milan"

La parola poi è passata a Morata. L'ex attaccante della Juventus ha esordito: "Ringrazio il Milan: non ho avuto dubbi, dopo la chiamata di Zlatan e del mister ho accettato subito. Sentivo che il Milan mi dava fiducia e darò il massimo per questa maglia. Darò l'anima e sarò un leader". Morata ha poi aggiunto: "Ho parlato con Kaka, Shevchenko, Pato e Becham. Essere qui al Milan a fianco di una leggenda come Ibrahimovic è qualcosa di pazzesco per me". Morata ha parlato chiaramente dei suoi obiettivi, affermando: "Non me ne frega niente di fare 50 o 60 gol, voglio vincere dando il mio contributo. Ho sentito l'atmosfera di Milanello e c'è profumo di vittoria: voglio portare la seconda stella. Sono gli ultimi anni della mia carriera e sono i migliori".
L'ex attaccante dell'Atlético Madrid ha detto anche: "La Serie A per me è migliorata da quando me ne sono andato, ora si dà più spazio al talento". Poi ha aggiunto: "Il Milan assomiglia alla Spagna sia per idee di gioco che per valori. L'impronta di Fonseca è simile a quella della mia nazionale. Con Theo Hernández ho un rapporto bellissimo ed è un valore aggiunto per noi".

Morata: "In Italia mai ricevuto insulti alla famiglia"

Morata è arrivato al Milan anche per l'atmosfera tossica e l'hating che subiva in Spagna. L'attaccante ha glissato su questo punto ma - in proposito al suo ritorno da avversario a Torino quando il Milan affronterà la Juventus - ha affermato: "Questa è parte del calcio: se vai a un teatro e non è bello quello che vedi... I fischi vanno bene quando te li meriti, gli insulti delle squadre avversarie sono normali. Mai mi è capitato di andare in un posto in Italia e di avere una mancanza di rispetto quando ero con la famiglia. Alla Juventus ritroverò numerosi amici". Dopo questa frecciatina alla Spagna Morata ne ha rifilata un'altra, più sottile: "A Euro 2024 pensavano che fossimo troppo giovani per vincere l'Europeo e invece... Non sento al pressione di essere l'erede di Giroud", ha affermato il nuovo attaccante del Milan.
Morata ha espresso anche il proprio parere riguardo a Francesco Camarda, giovane prospetto del Milan molto interessante. Ha tal proposito ha affermato: "L'ho incontrato oggi. Ho guardato alcune partite sue: ha fatto molti più gol rispetto a quando ero io nelle giovanili del Real Madrid. Voglio solo aiutarlo, farlo crescere: sarà il futuro, o forse il presente, nel calcio non si sa mai. Magari faccio panchina per lui. Voglio aiutare i ragazzi: sono uno che scherza con i giovani ma anche che si arrabbia se non fanno le cose bene".
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