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Ufficiale, Thiago Motta lascia il Bologna dopo la qualificazione alla Champions, il futuro sarà alla Juventus

Stefano Dolci

Aggiornato 23/05/2024 alle 14:39 GMT+2

CALCIOMERCATO - Con una nota il Bologna, dopo la storica qualificazione alla Champions League, annuncia il divorzio a fine stagione con il tecnico italo-brasiliano che, a questo punto, è l'indiziato numero uno a diventare il nuovo tecnico della Juventus, dopo l'esonero di Max Allegri. Il saluto di Saputo: "Avrei voluto che rimanesse ma non posso che ringraziare lui e il suo staff".

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Venerdì sera al “Luigi Ferraris” nel match contro il Genoa, Thiago Motta siederà per l’ultima volta sulla panchina del Bologna. Dopo aver guidato il club emiliano alla storica qualificazione alla Champions League, il tecnico italo-brasiliano in un vertice a Casteldebole con il patron felsineo Joey Saputo ha annunciato l’intenzione di non rinnovare il proprio contratto con i rossoblù, che dunque nella prossima stagione affronteranno l’impegno europeo con un nuovo allenatore.
Thiago Motta invece è pronto per abbracciare la Juventus, orfana di Massimiliano Allegri e che vuole avviare un nuovo corso con uno dei giovani tecnici più preparati e stimati della nostra Serie A. Da giorni ormai si susseguono notizie e indiscrezioni su un’intesa di massima raggiunta fra Motta e i bianconeri, sulla base di un triennale a circa 4,5 milioni di euro d’ingaggio a stagione. Un accordo che, verosimilmente, potrebbe essere ufficializzato già fra la metà e la fine della prossima settimana, in modo che poi il ds Giuntoli e il neoallenatore juventino possano iniziare a programmare la campagna acquisti e cessioni e la prossima annata, in cui la Signora tornerà protagonista non solo in Italia ma anche in Europa.

SAPUTO: "MOTTA HA DATO UN GIOCO BRILLANTE E FATTO LO STORIA, GLI AUGURIAMO IL MEGLIO PER IL FUTURO"

“In questi due anni ho conosciuto un allenatore preparato e vincente”, dichiara il Presidente Joey Saputo, “che ha dato alla squadra un’identità di gioco brillante. Il traguardo della qualificazione in Champions League consegna lui e tutti i giocatori alla storia del nostro Club. Avrei voluto che rimanesse al Bologna, ma non posso che ringraziare lui e il suo staff per queste stagioni meravigliose e augurargli il meglio per il futuro”.
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Thiago Motta insieme al presidente Joey Saputo

Credit Foto Getty Images

IL BIENNIO MAGICO DI MOTTA AL BOLOGNA

Chiamato a Bologna nel settembre del 2022 per ovviare all'esonero del poi compianto Sinisa Mihajlovic, Thiago Motta ha riportato il Bologna nella nobiltà del calcio giocando un calcio moderno e arioso che ha strappato gli applausi convinti di tutta Italia e ha riacceso la passione e l'entusiasmo di una piazza che l'unica partecipazione alla Coppa Campioni, poco meno di 60 anni fa. Dopo un inizio complicato, 1 punto nelle prime 4 partite della stagione 2022/2023, Motta nella prima annata pone le basi per la squadra che quest'anno ha conquistato applausi e favori praticamente in tutta Italia. Il suo Bologna arriva a migliorare difesa, possesso palla, gioco sulle fasce e valorizzazione di ogni profilo.
Sotto la sua guida e il suo 4-3-3 fluido e relazionale, in cui il movimento senza palla e il pressing la fanno da padrone e nessuno è indispensabile ma tutti sono importanti, Riccardo Orsolini e Alexis Saelemaekers sono diventati top player. Il primo, in particolare, autore di 10 gol fin qui dopo gli 11 della passata stagione (tutti sotto la sua guida tecnica). E che dire di Joshua Zirkzee, considerato il classico "gatto di marmo", almeno in Italia. L'anno scorso appena due centri, quest'anno 11, uno più bello dell'altro. Fino ad oggi, solo nel campionato belga - con la maglia dell'Anderlecht - l'attaccante olandese era riuscito ad esprimersi con 16 reti nella stagione 2020-2021. "Sono un rompic...", aveva ammesso Thiago Motta durante una conferenza. Senza scadere nello scurrile, si tratta di un allenatore meticoloso, di quelli che vivono giorno e notte al centro sportivo, studiano, innovano, attuano, si lanciano nel vuoto. Ora dopo aver scritto una pagina di storia del Bologna, la sfida sarà quella di avviare la restaurazione della Juventus, una sfida carica di fascino ma anche ricca di aspettative.
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Motta: "Ancelotti, Gasperini e Mou sono fantastici: spero tanto di imitarli"


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