Inter, il mercato finisce sotto accusa: in panchina contro la Juventus c'erano 85 milioni. I casi Luis Henrique e Diouf

SERIE A - La bruciante sconfitta contro la Juventus nel derby d'Italia, che fa seguito al ko in casa contro l'Udinese prima della sosta, ha fatto suonare il campanello d'allarme in casa nerazzurra. La Gazzetta dello Sport punta l'indice, in particolare, sulle scelte operate in sede di campagna acquisti.

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La rocambolesca sconfitta contro la Juventus in un derby d'Italia che, ancora una volta, ha regalato emozioni a non finire ha fatto scattare il campanello d'allarme in casa Inter. Sul banco degli imputati finiscono in tanti: dai giocatori, autori di alcuni errori individuali pagati a caro prezzo, a Cristian Chivu, tutti hanno la loro fetta di responsabilità. La Gazzetta dello Sport, in particolare, mette nel mirino la campagna acquisti del club partendo da un dato: fatta eccezione per Akanji, acquistato nelle ultime ore di mercato e al suo debutto proprio allo Stadium contro i bianconeri, gli altri dieci undicesimi erano gli stessi della passati stagione.
"C'erano 85 milioni di euro seduti comodi in panchina - scrive La Gazzetta dello Sport -, a partire da quei 14 spesi per Sucic, il tuttofare della mediana. Il primo dei nuovi ad alzarsi dalla panchina è stato Bonny: 23 milioni pagati al Parma e già una certa autorevolezza al posto della controfigura di Lautaro. Per correggere la rotta davanti, Chivu ha usato il francese 21enne e non Pio Esposito, scalpitante a bordo campo. Diouf e Luis Henrique, pagati insieme quasi 50 milioni, hanno avuto modo di conoscere ancora meglio la Pinetina nelle ultime due settimane, ma nessuno dei due è salito sul palcoscenico dello Stadium".
La nostra opinione. L'Inter vista in questo primissimo scorcio di stagione trasmette la sensazione di una squadra che ha bisogno di trovare un nuovo volto. Troppo tardi? Bisognava intervenire prima con acquisti più mirati? Forse sì, ma è anche vero che la rosa a disposizione di Chivu è di qualità e che il tecnico ha la possibilità di intervenire anche adesso, a stagione iniziata. Un paio di esempi su tutti: perché non inserire in pianta stabile Sucic cercando di farlo coesistere con Barella e Calhanoglu? Vista la cronica assenza di un giocatore in grado di saltare l'uomo, perché non tentare la carta Luis Henrique, acquistato sostanzialmente per questo?

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