Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Campionati avanti in estate: cosa succederà ai contratti in scadenza al 30 giugno

Simone Eterno

Aggiornato 18/03/2020 alle 07:03 GMT+1

Con la cancellazione ufficiale da parte della UEFA dell'Europeo di giugno, slitatto al 2021, scatta il via-libero per lo slittamento dei campionati. Cosa succederà però ai contratti in scadenza il 30 giugno, termine da sempre 'naturale' su cui si basa il pallone? FIFA e FIFPRO (il sindacato internazionale dei calciatori) hanno dato indicazioni precise: vediamo quali.

Piero Ausilio e Mauro Icardi: l'attaccante argentino è di fatto in prestito al PSG fino al prossimo 30 giugno 2020

Credit Foto Getty Images

Immaginate uno scenario del genere: cross di Nainggolan, gol di Icardi. Magari a Bergamo, all’ultima giornata, per la rete dell’Inter che vale lo Scudetto. Oppure la semifinale di Champions League, con il PSG in campo ma senza più Thiago Silva, Edinson Cavani, Thomas Meunier, Layvin Kurzawa; e il Bayern Monaco dall’altra pare senza Ivan Perisic e Philippe Coutinho, rientrati rispettivamente a Milano e Barcellona. E ancora la Juventus priva di Chiellini e Buffon, la Lazio senza Lulic, l’Inter senza più Young, Moses, Sanchez e potremmo andare avanti all’infinito.
picture

Mauro Icardi al momento della presentazione col PSG: con scadenza del prestito al 30 giugno 2020, Icardi è uno dei tanti nomi di questa vicenda

Credit Foto From Official Website

La questione è importante e la domanda assolutamente pertinente: che ne sarà dei calciatori con cartellini o prestiti in scadenza al prossimo 30 giugno?
Un’intera industria, quella del pallone, basa infatti la sua scadenza annuale al 30 di giugno. Da lì parte infatti poi un “nuovo anno”, con acquisti, cessioni, prestiti, ingressi e uscite, anche dal punto di vista semplicemente fiscale. Una situazione a cui mai nessuno avrebbe pensato di dover un giorno far fronte, eppure adesso è così: l’epidemia globale di COVID-19 cambia anche questi scenari.
Il rinvio ufficiale da parte della UEFA di Euro 2020 al giugno del 2021 ha di fatto aperto le porte di tutti i campionati a un prosieguo della stagione oltre alla soglia naturale del pallone; con campionati e coppe che slitteranno in estate. Ma allora cosa accadrà ai calciatori?

FIFA, UEFA e Fifpro in coro: trovare una soluzione

Una regola certa ancora non esiste. Ma sia la UEFA, che la FIFA, che la FIFPRO, il sindacato internazionale dei calciatori, sono già intervenuti per dare indicazioni chiare: bisognerà trovare una soluzione.
Una soluzione che secondo indiscrezioni raccolte da più parti, oltre che recuperate all’interno di alcune dichiarazioni ufficiali, fanno intendere ogni federazione dovrà trovare un modo per prolungare i contratti già in essere.
Lo aveva comunicato tra le righe la FIFA nel comunicato a firma Gianni Infantino lo scorso 17 marzo, dove si sosteneva testualmente:
La FIFA si consulterà anche con le parti interessate del calcio professionistico per essere in grado di annunciare a breve eventuali modifiche o dispense temporanee al Regolamento sullo status e il trasferimento dei giocatori per proteggere i contratti sia per i giocatori che per i club.
Così come di pari passo è andata FIFPRO, con il segretario Jonas Baer-Hoffman che in un’intervista alla BBC dichiarava:
Fifpro ha avviato trattative con la Fifa in merito alla difficoltà delle stagioni che andranno oltre la fine di giugno e su come funzioneranno le parti contrattuali in scadenza a maggio e a giugno. Un'idea sono le estensioni di emergenza del contratto, che dureranno per un altro paio di mesi e imporranno un divieto di trasferimento dei giocatori durante quel periodo.

Prolungare i contratti fino a metà luglio: l'idea della Lega Serie A

Insomma, lo scenario quasi distopico presentato a inizio articolo non dovrebbe presentarsi, con la volontà di tutti gli organi internazionali del calcio di far chiaramente proseguire con un minimo di credibilità una stagione già di per sé complicatissima.
La stessa Lega Serie A nell’assemblea telematica dello scorso 16 marzo aveva già ipotizzato uno sviluppo simile, con un prolungamento automatico dei contratti in scadenza tra le varie parti estendibile fino a metà luglio, quando la stagione, nonostante tutto (la UEFA ha infatti fornito un’ulteriore deroga al campionato italiano a poter concludere anche oltre il 27 giugno, data limite della stagione e termine ipotetico oggi per la finale di Champions League ma concessione lasciata al nostro Paese in quanto primo costretto allo stop dal punto di vista temporale).
picture

Damiano Tommasi, Cosimo Sibilia, Gabriele Gravina, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Vedremo, fatto sta che restano da risolvere questioni comunque importanti. Al di là degli accordi generali tra la Lega calcio, i club e l’assocalciatori, rimane attiva anche la questione della fiscalità delle società con lo Stato italiano, con le proroghe dei vari contratti e prestiti in scadenza che implicheranno chiaramente una variazione del versamento dei contributi.
Questioni sicuramente più tecniche che i dirigenti saranno però chiamati a risolvere già nelle prossime settimane. Perché se davvero sarà ripresa del calcio, dall’alto delle organizzazioni mondiali si è chiesto che questa sia in maniera credibile. E l’eventuale ‘liberi tutti’ dal 30 giugno in poi, a giochi eventualmente ancora in corsa, non sarebbe certamente tale.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità